JazzMi 2022 programma: Milano capitale del jazz, dieci giorni di concerti ed eventi

Il festival dedicato a un genere capace di rinnovarsi negli anni: dallo swing di inizio '900 alle commistioni con elettronica e world music. Si parte il 29 settembre

Il manifesto di JazzMi

Il manifesto di JazzMi

Una settimana all'avvio ufficiale di JazzMi. L'appuntamento, giunto alla sua settima edizione, rappresenta uno degli eventi più importanti dedicati a quella che è considerata la "musica classica del popolo afroamericano". Concerti, artisti, film, laboratori, incontri, libri, mostre, percorsi, eventi speciali e tanto altro dalla mattina a notte fonda: Milano diventa capitale del jazz per dieci giorni, da giovedì 29 settembre a domenica 9 ottobre. 

Cuore della manifestazione, ovviamente, sono i concerti dal vivo. Sui palchi disseminati per tutta la città saliranno ensemble e artisti singoli, in una panoramica dell'attuale momento di un genere che ha le sue radici nei primi decenni del secolo scorso ma è stato capace di rinnovarsi nel corso degli anni, in un fruttuoso movimento di contaminazioni e incursioni in altri suoni. Senza mai dimenticare la lezione dei maestri. In questi anni il jazz sta vivendo un periodo di particolare vivacità, negli Stati Uniti - là dove è nato - ma anche in Europa e in Italia.

Ecco alcuni dei live più attesi dagli appassionati: si apre giovedì 29 settembre con un connubio "eretico", quello formato dal soul man ultracontemporaneo Venerus e gli storici Casino Royale, gruppo milanese che pur non facendone il centro del loro sound, per altro in perenne evoluzione, hanno sempre flirtato con le tendenze più aggiornate del jazz. (teatro Dal Verme). Ancora, il tributo a David Bowie del trombettista Paolo Fresu (venerdì 30 settembre al Conservatorio). O il pianoforte innervato di soluzioni hip-hop di Alfa Mist (sabato 1 ottobre alla Santeria). Torna alle sue origini, invece, Mario Biondi, che domenica 2 ottobre sarà al Del Verme con con l'High Five Quintet, per una reunion attesa da tempo dai fan del Barry White italiano.

Brasile protagonista mercoledì 5 ottobre alla Triennale di Milano con gli Azymuth, leggendario combo jazz-funk-samba che ha influenzato generazioni di artisti, dalla musica afroamericana all'elettronica. Sempre nel segno della commistione fra generi il live di giovedì 6 ottobre al Conservatorio: scendono in campo i the Paradox, duo formato dal pioniere della techno di Detroit Jeff Mills e il tastierista di origine guyanese Jean-Phi Dari, per un viaggio fra i ritmi martellanti dell'elettronica e il tribalismo afrobeat. Il giorno dopo, venerdì 7 ottobre in Triennale, tocca alla polistrumentista Emma-Jean Thackray, giovanissima autrice di Yellow, uno degli album più apprezzati dell'anno passato, caleidoscopica scorribanda fusion, fra gli esempi più nitidi di una world music aggiornata al nuovo secolo. Curiosità desta la presenza di una leggenda della musica italiana: Bobby Solo. Il pioniere del rock'n'roll tricolore si esibirà con Boogie Boy, cantante e pianista scatenato, sabato 8 ottobre in Santeria. L'ultimo giorno, domenica 9 ottobre, ancora Italia, con Raphael Gualazzi, chiamato a presentare il suo nuovo album "Bar del sole" al Conservatorio.

 

 

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