LUCA MIGNANI
Sport

Maignan, nodo rinnovo. Magic Mike ancora fermo. Il Milan riflette sul futuro e mette Suzuki nel mirino

L’estremo difensore assente domani a Udine per un risentimento al polpaccio. Il club frena sull’accordo da 5 milioni a stagione, si rischia l’addio a zero. Tra i profili seguiti dalla dirigenza c’è il portiere giapponese in forza al Parma.

L’estremo difensore assente domani a Udine per un risentimento al polpaccio. Il club frena sull’accordo da 5 milioni a stagione, si rischia l’addio a zero. Tra i profili seguiti dalla dirigenza c’è il portiere giapponese in forza al Parma.

L’estremo difensore assente domani a Udine per un risentimento al polpaccio. Il club frena sull’accordo da 5 milioni a stagione, si rischia l’addio a zero. Tra i profili seguiti dalla dirigenza c’è il portiere giapponese in forza al Parma.

Dallo Scudetto vinto al primo colpo alla fascia di capitano consegnatagli quest’anno da Massimiliano Allegri. Dal premio di miglior portiere della Serie A 2021-2022 a quello assegnatogli agli Europei dell’anno scorso. Ma anche i numerosi infortuni di questi anni, qualche papera di troppo, quel rinnovo di contratto pronto nei mesi invernali e tuttavia rimasto lì per scelta della società. Magic mountains con "Magic" Mike Maignan. Tutt’ora. Per il risentimento al polpaccio che lo estrometterà dalla trasferta di domani a Udine. Per la scadenza del legame con il Milan datata giugno 2026, con conseguente rischio (a dir poco) di un addio a parametro zero, come nell’illustre caso del predecessore Donnarumma.

Le basi per prolungare erano state messe giù ben bene e tutte: fino a giugno 2028 con opzione per un altro anno, con un ingaggio che sarebbe volato da 2,8 milioni a 5 a stagione. La frenata era arrivata da via Aldo Rossi. Negli occhi, su tutti, l’errore al De Kuip in Champions costato la partita, per una qualificazione poi definitivamente saltata al ritorno a San Siro contro il Feyenoord. In più, la lista dei vari stop forzati negli anni: infortunii a polso, coscia, ginocchio, adduttori, mano, testa e soprattutto polpaccio. Tra Milan e nazionale francese, 11 partite saltate nel primo anno, poi ben 31 (sempre per il polpaccio), 10 e appena 2 nell’ultima stagione. In estate, le sirene inglesi avevano cantato per il 30enne. Il portiere aveva trovato l’accordo con il Chelsea che lo avrebbe voluto subito per il Mondiale per club. L’offerta portata a Casa Milan, però, è stata rispedita al mittente. Maignan ha preso atto, non ha puntato i piedi né fatto il diavolo a quattro, atteggiamento molto apprezzato dalla società di via Aldo Rossi.

Tutt’altro paio di maniche, però, la riapertura delle trattative per il rinnovo. Le percentuali di un addio a zero la prossima estate restano alte. Anche se il Milan potrebbe ben avere in programma di provare a ricucire, da quel punto di vista. Il francese, in passato, ha cambiato idea. Con Ibrahimovic, ai tempi del Paris Saint-Germain, erano volati insulti e poi si erano ritrovati in rossonero. Con Rabiot "ci eravamo quasi menati", ha raccontato in passato, mentre ora il rapporto è saldissimo. Qui, però, la questione è ben diversa. Tanto che i rossoneri stanno seguendo, tra gli altri, Zion Suzuki del Parma, per l’anno prossimo.

Sul fronte rinnovi, poi, dal pollice verso per Maignan a quelli ben più in alto per Christian Pulisic e Alexis Saelemaekers, entrambi in scadenza nel 2027. Anche per lo statunitense le trattative si erano arenate nei mesi scorsi, in questo caso per scelta dell’attaccante derivante dall’intenzione di constatare, prima, che Milan sarebbe diventato. Numeri notevoli per il 27enne ex Borussia Dortmund e Chelsea che ha iniziato la sua terza stagione in rossonero: con il Diavolo è già a 104 presenze, 34 gol e 23 assist. Si va verso il prolungamento fino al 2029, con ritocco dello stipendio da 4 a 5 milioni a stagione. Stesso destino all’orizzonte anche per il figliol prodigo Alexis Saelemaekers, spedito in prestito a Bologna e Roma nei due campionati precedenti e ora tornato a Milano. Igli Tare, nel primo giorno da direttore sportivo del Milan, aveva incontrato la dirigenza giallorossa per blindare il belga, molto apprezzato da Allegri, a maggior ragione nel nuovo 3-5-2. Nella bozza del nuovo contratto, ingaggio da 1,5 a 3 milioni, almeno fino al 2029.

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