
Pesce fresco nell'acquasantiera di marmo a Sea Signora
La ‘Signora del mare’ (il Mediterraneo), ‘approda’ a Milano: ha infatti inaugurato (il 9 settembre 2025) nel cuore dello storico quartiere di Brera, emblema di cultura e gastronomia, il ristorante ‘Sea Signora’ che porta la firma, e dunque il gusto e l’arte culinaria, di Antonio Fresa, chef e imprenditore con già all’attivo numerosi bistrot e locali gourmet, oltre ad una trattoria e ad un delivery, nell’est europeo.
Gli chef Antonio Fresa e Roberto Godi
Alla guida di Sea Signora due protagonisti d’eccezione: Antonio Fresa, proprietario, e Roberto Godi, executive chef. Sea Signora è solo l’ultimo progetto di Fresa, chef e imprenditore nel mondo della ristorazione internazionale che, con questo ristorante, segna il suo ritorno in Italia. Roberto Godi, chef di straordinaria sensibilità e rigore, porta con sé un bagaglio di esperienze accumulato tra Italia ed estero, arricchito da influenze orientali e da una tensione costante alla perfezione.
Sfida nella ristorazione: assumere e incentivare

”Dopo tanti anni all'estero avevo il desiderio di ritornare a casa, anche perché l'Italia è il mio Paese, ma con una sfida un po’ personale: nel mio piccolo cambiare un po’ le regole della ristorazione o, meglio, dei ristoratori – racconta lo chef ed imprenditore Antonio Fresa – . Io sono venuto via dall’Italia perché c’erano problemi di base con i pagamenti, per cui sto assumendomi l’impegno di fare questo lavoro in modo serio, rimettendo in gioco un po’ anche tutti, i cuochi e i camerieri – tramite un sistema di incentivazione -: fare il bello, far guadagnare la gente, non solo me, e fare ristorazione”. "Sea è il mare, signora è la mia signora – spiega Antonio Fresa, chef e imprenditore -: è un ristorante di pesce mediterraneo perché utilizziamo anche delle spezie che non sono italiane, come i limoni salati col labneh: non volevo sentirmi ristretto nella cucina italiana”.
Sea Signora Milano, le specialità

Tra i migliori piatti, ci sono le Signature, come “La nostra pasta, le loringhittas con lattume di tonno (prodotto gastronomico che si ottiene dalla sacca del seme del tonno maschio; è l’equivalente della bottarga fatta di uova essicate di alcuni pesci femmine), sardella e limone salato, fuori dal mondo e supercostosa. Poi la nostra cot
oletta alla milanese col rombo impanato con un’insalatina di cicorie un po’ miste con del pomodoro al tartufo molto gustoso, polpo alla griglia con friggitelli e un po' di spezie, un po’ piccantino. Mescoliamo parecchio dolce, salato e speziato. Poi abbiamo la nostra tartare di tonno, fatta di fronte a clienti col vecchio tritacarne di una volta, poi il flambè. Quindi la nostra Mezzamanica Alfredo fatta con burro, parmigiano, acciughe, e poi 50 g di caviale sopra, anche quella flambata di fronte al cliente”. Tra le specialità, anche l’Ostrica con caviale nero e rosso, l’Involtino di Cecina de Leon con tartare di manzo e caviale nero e la Sogliola alla Roberto, arricchita con vongole, moscardino e cannolicchi, espressioni di una cucina che mette al centro la qualità dei prodotti e l’originalità dei piatti.Sea Signora, il locale
Il pesce fresco, in via dei Fiori chiari a Milano, nel nuovo locale nel quartiere di Brera, è esposto nel ghiaccio in un’acquasantiera di marmo ma le profondità marine sono richiamate anche dalla colonna-acquario con piante e giochi di colore, che richiama il mare e accompagna gli ospiti in un viaggio sensoriale già nella veduta della sala. La cucina, curata dall’executive chef Roberto Godi, è uno spazio aperto, sotto gli occhi della clientela più attenta e curiosa.

L’ambiente, frutto di un anno di ristrutturazione, curata dall’architetto Fabio Bronda, è raffinato, fonde legno e marmo smeraldo scuro, tendaggi porpora, lampadari e sedute in velluto che evocano le quinte del teatro. Eccellenza anche nei dettagli, con piatti ‘firmati’ Sea Signora realizzati dal brand Richard Ginori, richiamando così ciò che rappresenta l’autentico design italiano sin dal 1735: “Era il mio sogno – afferma Fresa – perché ammiravo le produzioni Ginori sin da bambino”.
Cocktail, vini e la bavaglia

Alla clientela viene proposta la grande bavaglia Sea Signora, simpaticamente anti schizzo. Ai 72 posti a tavola si aggiungono 8 posti al bancone dei cocktail, vera e propria porta d’ingresso al locale per chi vuole solo assaggiare alcune delle portate più sfiziose. Il team dei bartender è guidato dal mixologist milanese Alessandro Orlandini che presenta una drink list tra grandi classici, i signature a basso contenuto alcolico (o con liquori dealcolizzati) e una sezione mensile dedicata alla sperimentazione. L’attenzione alla materia prima – ghiaccio incluso – è sempre in primo piano. Nella carta dei vini particolare attenzione è riservata alla Francia, con un focus su Borgogna e Champagne, ma evitando volutamente le maison più note, privilegiando etichette meno conosciute.
Antonio Fresa, chi è il fondatore di Sea Signora

Antonio Fresa, nato in Puglia, manifesta fin da piccolo con un profondo legame con la cucina grazie all'influenza della madre e della nonna, che gli trasmettono l’amore per i sapori autentici e per la convivialità della tavola. All'età di 12 anni si trasferisce con la famiglia a San Giovanni Valdarno, in Toscana, luogo che Antonio considera la sua seconda casa. A soli 14 anni, inizia a lavorare in cucina, mentre a 17 lascia l'Italia per esplorare il mondo della ristorazione in tutte le sue sfaccettature, maturando e arricchendo il suo bagaglio tecnico e culturale in diversi ristoranti internazionali. Nel 2015 Antonio si trasferisce in Russia, stabilendosi a San Pietroburgo: qui si fa presto un nome come chef in alcuni dei ristoranti più prestigiosi della città, tra cui Grappollo, Probka e Barbaresco. La sua carriera prosegue come brand chef per Probka, ruolo che ricopre fino al 2020. Il 2016 segna un punto di svolta nella sua carriera, con l'apertura del neo-bistrot Jerome, punto di riferimento per i gourmet di San Pietroburgo, ottenendo ampi riconoscimenti.
Il primo Sea Signora e il Fresa’s group
Nel 2018, inizia anche la sua carriera imprenditoriale con l’apertura del bistrot Saviv a San Pietroburgo, seguito nel 2020 dal servizio di cucina delivery Neo Kitchen e dall’apertura del primo Sea Signora, un ristorante fusion dedicato ai sapori del mare. Queste aperture sono i primi semi di quello che diventerà poi il Fresa’s Group, un progetto imprenditoriale tra tradizione culinaria italiana e sguardo cosmopolita che si espande ristoranti di successo come Marso Polo (trattoria italiana a Mosca), un secondo bistrot Saviv, il sofisticato Fresa presso il Sofitel Hotel di Mosca, e il Tel Aviv. Nel 2024, il gruppo raggiunge la Russia orientale con l’apertura di Tiama a Vladivostok, offrendo un’esperienza unica di cucina italiana. Nel settembre 2025 il gruppo debutta in Italia con l’apertura di Sea, Signora a Milano, il progetto più ambizioso, con il quale Antonio Fresa torna alle sue radici forte delle esperienze accumulate in oltre dieci anni di lavoro fuori dal suo paese di origine.
Antonio Fresa ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il premio come Miglior Gruppo di Ristoranti e la nomina a Miglior Ristoratore dall’autorevole Night2day nel 2024.