MONICA GUERCI
Cosa Fare

Foliage in Valtellina: 10 itinerari tra natura, borghi e panorami

Dai vigneti ai larici dorati. Dalle cantine storiche alle passeggiate in alta quota, dieci proposte e qualche consiglio per vivere la stagione tra escursioni, paesaggi e sapori locali

Trekking d'autunno in Val Zebrù (ph. Giacomo Meneghello - APF Valtellina)

Trekking d'autunno in Val Zebrù (ph. Giacomo Meneghello - APF Valtellina)

Con l’arrivo dell’autunno la Valtellina cambia volto e si prepara a uno degli appuntamenti più attesi della stagione: il foliage. I paesaggi alpini si tingono di giallo, arancio e rosso, offrendo scenari ideali per escursioni, visite culturali e momenti all’aria aperta.

Se per gli astronomi l’autunno inizia il 22 settembre e per i meteorologi il 1° del mese, in montagna il vero segnale è dato dal mutare del paesaggio: i larici diventano dorati, i vigneti si accendono di arancio, gli aceri virano al rosso vivo e le faggete assumono toni bronzo. È la stagione più adatta per attività a ritmo lento, dalle passeggiate lungo la Via dei Terrazzamenti alle escursioni in quota. Cascate e riserve naturali mostrano prospettive nuove, mentre i borghi e le cantine raccontano il legame tra tradizione e territorio.

@Roby Ganassa

La Valtellina propone dieci itinerari tematici che intrecciano natura, storia e cultura. Camminate tra i vigneti, visite a siti storici e uscite nei parchi alpini diventano l’occasione per vivere la montagna nel periodo più suggestivo dell’anno. Da metà settembre a novembre il paesaggio cambia volto settimana dopo settimana, regalando scenari sempre diversi.

Dalle porte della valle lungo le strade del fondovalle, fino alle località più in quota – Madesimo, Valmalenco, Valfurva e Livigno – l’autunno si racconta con sfumature sempre nuove. I boschi, i terrazzamenti vitati e le cime alpine accompagnano in un percorso che unisce natura e tradizione.

Sono dieci le proposte pensate per innamorarsi dei colori del foliage e scoprire il territorio valtellinese tra paesaggi, enogastronomia e outdoor.

1 – La Via dei Terrazzamenti: tra vigneti e borghi

Un itinerario che corre per 70 km da Morbegno a Tirano e unisce natura e cultura. La Via dei Terrazzamenti attraversa vigneti storici di Nebbiolo, cantine e borghi medioevali, con numerosi agriturismi lungo il percorso. È un cammino a tappe che si può percorrere anche solo in parte, con tratti adatti a tutti, e in autunno regala il meglio con la vendemmia appena conclusa. Periodo consigliato: fine settembre – ottobre. Qui la mappa.

2 – Val Tartano e il Ponte nel Cielo

Il Ponte nel Cielo è uno dei ponti tibetani più alti d’Europa: 234 metri di lunghezza sospesi a 140 metri dal suolo. Si trova in Val Tartano, raggiungibile in circa 30 minuti da Morbegno. L’attraversamento è alla portata di tutti, anche di chi si avvicina alla montagna per la prima volta, ma chi soffre di vertigini dovrebbe valutare con attenzione. Nei weekend autunnali la zona si anima di escursionisti, quindi è consigliabile prenotare in anticipo. L’esperienza può trasformarsi in un’intera giornata tra natura e tradizione: è possibile effettuare l’escursione tutto l’anno, ma in autunno il colpo d’occhio sui pendii scoscesi coi colori infuocati della stagione regala uno scenario che sembra uscito da una tavolozza d’artista.

3 – Valchiavenna: cascate e l’antico villaggio di Savogno

Le Cascate dell’Acquafraggia, nel borgo di Piuro, sono visitabili tutto l’anno, ma in autunno acquistano una scenografia particolare grazie agli alberi che si colorano ai lati. Per i più allenati, il sentiero di 2.886 gradini porta fino a Savogno, villaggio in pietra abbandonato e ora recuperato con alcune strutture ricettive. La bellezza degli scenari ricompensa ampiamente la fatica dell’ascesa. Il percorso richiede circa 2 ore di salita e scarponi adeguati. Info qui,

4 –  Madesimo: Lago Azzurro e Rifugio Bertacchi

Il Lago Azzurro, facilmente raggiungibile con una breve camminata, è perfetto per le famiglie. Per un’escursione più impegnativa si prosegue verso il Rifugio Bertacchi (2.178 m), raggiungibile in circa 2 ore con un dislivello di 400 metri. Da qui si gode una vista ampia sui monti circostanti. Non mancano passeggiate più brevi e accessibili, come quelle all’altopiano degli Andossi e alla Cascata di Val Febbraro, ideali per immergersi nella natura in tutta

tranquillità e a ritmo slow.

5 –  Val Masino e Val di Mello: natura protetta

Mello valley - Valtellina (IT)
Mello valley lake - Valtellina (IT)

Sempre sul lato nord della Valtellina si trova la Val Masino, simbolo del patrimonio naturalistico della zona. L’autunno è il momento ideale per scoprire questi paesaggi, dominati dall’elegante profilo del Monte Disgrazia (3.678 m), un tempo noto con il romantico appellativo di “Pizzo Bello”. Qui, lo sguardo si perde tra tre autentici monumenti naturali: poco dopo San Martino si apre la Foresta dei Bagni di Masino, un bosco incantato con un percorso attrezzato per ipovedenti. Più avanti La Piana di Predarossa (1.950 m) è raggiungibile con una camminata di un’ora dal parcheggio e regala viste spettacolari sui ghiacciai. L’ingresso della Val di Mello, Riserva Naturale, è a pagamento nei mesi di maggior affluenza, ma in autunno è più tranquillo. Da non perdere il “Bidet della Contessa”, piccolo lago alpino di facile accesso.

6 – Valmalenco: il Lago Lagazzuolo

La Valmalenco si estende a nord-est di Sondrio fino al massiccio del Pizzo Bernina e si distingue per il suo straordinario patrimonio naturale. In autunno, castani e frassini trasformano i boschi in un mosaico di gialli, arancioni, rossi e marroni. Dal fondovalle, a 400-500 metri, fino alle vette del Pizzo Bernina, a 4.049 metri, le sfumature cromatiche cambiano continuamente. Qui una delle escursioni simbolo conduce al Lago Lagazzuolo (Sondrio), a 2.000 metri. Si parte da Chiareggio, raggiungibile in auto, e si percorre un sentiero di circa 2 ore con 600 metri di dislivello. Il lago, circondato da larici, è uno dei punti panoramici più suggestivi della valle. Consigliato per escursionisti mediamente allenati.

7- Aprica e la Riserva Pian di Gembro

Ad Aprica il foliage si ammira nella Riserva Naturale Pian di Gembro, con una torbiera di origine glaciale e sentieri adatti a tutte le età. Il percorso principale è pianeggiante e si completa in un’ora. Per camminate più lunghe si può salire a Trivigno o imboccare i sentieri della Val Caronella. Le Valli di Sant’Antonio, poco distanti, sono perfette per escursioni slow tra ruscelli e pascoli.

8 – Val Zebrù nel Parco Nazionale dello Stelvio

Trekking d'autunno in Val Zebrù
Valfurva, Val zebrù trekking d'autunno_ph. Giacomo Meneghello - APF Valtellina

In Alta Valtellina la Val Zebrù, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, si estende per 12 km. È un percorso ideale per il trekking autunnale: le baite in legno e i pascoli punteggiati di cervi regalano un’atmosfera autentica. In questo periodo si può ascoltare il bramito del cervo, esperienza che attira appassionati di natura da tutta Italia. Sentieri di difficoltà media, consigliati scarponi e abbigliamento caldo.

9 – Valdidentro: Val Viola e Laghi di Cancano

Da Arnoga parte il sentiero che porta in Val Viola, valle pianeggiante che si percorre in circa 2 ore ed è perfetta anche in mountain bike. I Laghi di Cancano, invece, sono raggiungibili in auto e circondati da percorsi ciclabili e pedonali pianeggianti. Ottima soluzione per famiglie con bambini e per chi vuole un’escursione semplice con panorami di grande effetto.

10 – Livigno e la Val Alpisella

A Livigno, la Val Alpisella si raggiunge in auto o in bici lungo una pista ciclo-pedonale. L’escursione porta al Lago Alpisella e alle sorgenti dell’Adda. Sentieri ampi, pendenze moderate e possibilità di noleggio e-bike la rendono un’opzione adatta a tutti. Da non perdere una sosta al Lago di Livigno, che in autunno si colora di riflessi dorati.