Cinisello, mezzo secolo di calcio in mostra al MuFoCo

Ultras, tifo allo stadio e ai bar, i grandi eventi sportivi in un percorso espositivo tra reportage, installazioni e video

Davide Baldrati

Davide Baldrati

Cinisello Balsamo (Milano), 12 giugno 2021 – C’è il rito della domenica allo stadio, come momento sociale. La ritualità della visione della partita al bar. Le tifoserie storiche e quelle nuove, che si preparano ai più grandi eventi sportivi della loro storia. Da oggi, sabato 12 giugno, fino a domenica 24 ottobre, al Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo sarà possibile ripercorrere la storia del calcio, dagli anni Cinquanta fino a giorni nostri, in Italia e nel mondo. La mostra collettiva “Chi non salta. Calcio. Cultura. Identità”, a cura di Matteo Balduzzi, offre una riflessione sul gioco del calcio come espressione dell'identità individuale e collettiva. Si tratta di un progetto espositivo articolato, che prende il via con lo svolgersi degli Europei. L’esposizione indaga il ruolo del calcio nella cultura italiana, presentando una panoramica per immagini della sua presenza nella società, nel paesaggio, nella memoria e nella cultura del nostro Paese. Protagonisti dell’esposizione saranno i lavori di oltre trenta artisti di generazioni, discipline e linguaggi diversi – tra fotografie, installazioni e video – presentati in dialogo con le collezioni del MuFoCo, alcune produzioni artistiche recenti, raccolte di immagini di taglio antropologico, progetti partecipati.

All’interno del percorso, si trova anche il progetto “Gioventù Ultras”, appositamente concepito per la mostra: diverse selezioni di immagini dell’archivio, alcuni documenti, uno striscione e altri materiali di matrice ultras, oltre a una piattaforma di dialogo, che propone un programma di incontri e presentazioni. “A cinquant’anni dal suo debutto, la cultura ultras perpetua e rinnova il proprio successo fra i tifosi di tutto il mondo. La fedeltà alla propria squadra spinge gli ultras a innovare e a proporre, con il loro tifo, uno spettacolo nello spettacolo. Al dilagare della violenza, essi oppongono innanzitutto creatività, autonomia, rifiuto della mercificazione del calcio e critica della repressione”. La mostra si apre con un’introduzione dedicata al rapporto tra arte e calcio e prosegue poi con due sezioni principali: il calcio guardato, come tifo e rappresentazione di un’identità collettiva nella sala al primo piano, e il calcio giocato, come pratica, momento di incontro e formazione al secondo piano. A completare il percorso, una mostra all’aperto dedicata al calcio nella città di Cinisello Balsamo, risultato di un progetto speciale prodotto per l’occasione e da un’attività di ricerca specifica e partecipata svolta sul territorio. Qui si ripercorre la storia delle società locali, con i suoi grandi campioni come Pierino Prati e Gaetano Scirea

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