Riapre il Parco Le Cornelle, nuovi animali e misure di sicurezza

Cigone di Abdim, mostri di Gila e un potamocero tra le specie da scoprire. Ingressi contingentati nell'oasi faunistica della Bergamasca

Una cicogna di Abdim

Una cicogna di Abdim

Bergamo, 28 aprile 2021 - Riapre al pubblico il parco faunistico Le Cornelle in totale sicurezza con nuovi arrivi, segno del forte impegno della struttura per la salvaguardia delle specie animali a rischio di estinzione e ad alto valore conservazionistico. Nonostante la chiusura dovuta alle restrizioni per il contenimento della diffusione della pandemia  Covid, Il Parco Faunistico ha messo al primo posto la sicurezza e la salute dei suoi ospiti proseguendo nei progetti EEP (European Endangered Species Program), programmi europei di salvaguardia della biodiversità animale, che hanno portato all’arrivo di nuove specie di volatili, mammiferi e rettili.

Da Amsterdam sono arrivati 8 esemplari di spatola europea, una specie fortemente legata alla Pianura Padana. Questi uccelli trampolieri, infatti, erano particolarmente diffusi nel sud Europa e in Italia in prossimità di zone umide e paludose, ma la continua perdita del loro habitat ha messo in pericolo il futuro di questa specie che ora trova alle Cornelle una casa per formare e accrescere una nuova colonia autoctona. A popolare la Selva Tropicale anche 8  cicogne di Abdim. La "cicogna ventrebianco", anch'essa a rischio estinzione, è l’esemplare più piccolo al mondo della sua famiglia, con una lunghezza massima di 73 centimetri e  un peso di poco superiore a 1 chilo. Diffusa dall’Etiopia al Sudafrica, è considerata portatrice di pioggia e segno di buon auspicio.  

Dalla Germania arriva invece una femmina di potamocero. Questo mammifero è il più piccolo e vistoso tra le 5 specie di suidi africani con un peso che varia dai 45 ai 120 chili e un corpo corto, stretto e di colore fulvo attraversato dal capo alla coda da una stretta cresta bianca. Nonostante la specie non sia in pericolo di estinzione, la caccia a scopi alimentari o per difesa dai danni causati alle attività agricole sta compromettendo la sicurezza degli animali nei loro habitat naturali. Per questa ragione, i potamoceri fanno parte del programma di riproduzione EEP del Parco e la femmina conoscerà a breve il suo compagno.

Infine nel rettilario ecco i mostri di Gila. L’Heloderma Suspectum, questo il nome scientifico, è un grosso sauro diffuso soprattutto nel Sud degli Stati Uniti. Il suo nome deriva da quello del fiume Gila, affluente del Colorado, che sorge nel Nuovo Messico e attraversa l’Arizona ed è l’unico della sua specie ad essere velenoso. Si ciba di piccoli mammiferi stringendo le sue prede tra le mandibole e iniettando del veleno letale attraverso il suo morso. Il Parco ne ospita 2 esemplari.

“Per certe specie le strutture protette rimangono le uniche possibilità di sopravvivere sul Pianeta. La partecipazione ai programmi di riproduzione EEP permette al Parco e ai suoi animali di mantenere un pool genetico tale per cui, quando le condizioni naturali torneranno ad essere ottimali, le specie protette potranno essere reintrodotte in sicurezza nei loro habitat naturali. – afferma Maurizio Oltolina, direttore sanitario del Parco faunistico Le Cornelle –. “Una responsabilità di tutti, grandi e piccini, nei confronti della natura che non è solo la casa degli animali, ma anche la nostra e per questo ce ne dobbiamo prendere maggiore cura”.

Il Parco è aperto tutti i giorni e come previsto dalle normative, l’accesso all’area di circa 126mila metri quadrati, in via Cornelle 16 a Valbrembo, avverrà solo rispettando un rigido protocollo di sicurezza che prevede la misurazione della temperatura all’ingresso, consentito solo se muniti di mascherine. All’interno del Parco sono dislocati dispenser con gel disinfettante. Per evitare assembramenti gli ingressi sono contingentati, per questo si incentiva la vendita online dei biglietti che consente l’ingresso diretto con corsia preferenziale.  Per informazioni: www.lecornelle.it.