
Mola onda verde accompagna la goleada dell’Inter nella prima giornata di campionatotrascinandosi dietro piacevoli novità. Perché oltre alla ritrovata sintonia...
Mola onda verde accompagna la goleada dell’Inter nella prima giornata di campionato trascinandosi dietro piacevoli novità. Perché oltre alla ritrovata sintonia della coppia Thuram-Martinez in attacco, contro il Torino c’è stato molto di più. Per esempio la freschezza e le qualità di Petar Sucic, puro talento scuola Dinamo Zagabria (formidabile “cantera“ per i campioni del domani), uno cui non sono tremate le gambe all’impatto con l’esigente e nobilissima platea di San Siro. Per la gioia, ovviamente, dell’Inter e dei suoi tifosi. E del tecnico Cristian Chivu che sul ragazzino punta molto. Arrivato il 4 giugno a fronte di un investimento di 14 milioni di euro (più eventuali altri 2 di bonus), il centrocampista è stato il migliore in campo nel match contro i granata, e questo non era affatto scontato perché giocava titolare al posto dello squalificato Calhanoglu.
Vero, è solo una partita (e che partita, quella dei nerazzurri) ma per quanto visto nei novanta minuti sarà il turco in futuro a doversi guardare le spalle. La vivacità e la voglia di consacrazione del più giovane croato lasciano intendere che anche per un “senatore“ come Hakan non può esserci il posto fisso garantito. Sucic ha brillato in mediana proprio in quel ruolo, assolvendo le funzioni di metronomo con autorevolezza. Fa parte di quel quartetto di “baby terribili“ voluto da tecnico e dirigenza per rinverdire la rosa: con Petar, infatti, sono arrivati (o tornati alla base) Pio Esposito (20 anni), Ange-Yoan Bonny (21) e Luis Henrique (23). Una strategia fondamentale e che potrebbe regalare enorme soddisfazione in ottica futura (già al Mondiale per Club c’erano stati segnali incoraggianti, con l’assist proprio di Sucic per Esposito nel match col River Plate), anche perché i risultati già si vedono: nella notte di San Siro oltre all’ottima prestazione di Sucic c’è stata pure la prima rete di Bonny, sbloccatosi in un amen per lasciare il segno in campionato. Se son rose...
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