Il Mantello di Arlecchino accende le periferie di Bergamo

Festival diffuso e installazioni artistiche tra Valtesse e Colognola. Dal 6 giugno

Arlecchino

Arlecchino

Bergamo - Dal 6 giugno, al via le feste nei quartieri di Valtesse S.Antonio Valverde e Colognola. Dopo mesi di progettazione partecipata per il progetto ideato dal Teatro Tascabile di Bergamo, in partnership con HG8, impresa sociale, de "Il Mantello di Arlecchino" è arrivato il momento della festa che coinvolgerà i cittadini dei due quartieri periferici della città di Bergamo.

"Il Mantello di Arlecchino è stato pensato come un atto di scambio reciproco tra i vari settori di una comunità", spiega Tiziana Barbiero, Teatro Tascabile di Bergamo. Si parte da lunedì 6 a giovedì 9 giugno, a Valtesse, con il festival diffuso, con una visita guidata a luoghi inconsueti del quartiere; martedì 7 giugno, alle ore 19.15 a Valtesse S. Antonio Valverde, verrà inaugurata "Interspecies", l'installazione artistica composta da dieci grandi sculture tessili e la relativa opera digitale; sabato 11, alle ore 18, sulla Greenway, a Valverde, verrà messo in scena "Valverde, un pic-nic artistico nel verde".

A Colognola, da lunedì 13 a giovedì 16 giugno, festival diffuso, una sorta di "liturgia artistica delle ore", in cui il quartiere si trasformerà diventando un luogo imprevedibile e incantato; sabato 18 giugno, alle ore 17.30, in piazza Emanuele Filiberto, verrà messo in scena "La piazza ritrovata" ; lunedì 20 giugno, alle ore 19.45, presso l'Auditorium di San Sisto, avrà luogo l'inaugurazione di Fa' 'l so' te'p, l'installazione artistica che prende come spunto l'Arazzo di Bayeux, per raccontare, attraverso 70 metri di stoffa cucita e dipinta, la vita quotidiana del quartiere, i suoi abitanti, la sua memoria storica e il suo futuro e la relativa opera digitale.  

"Il Mantello digitale costituisce un'opportunità di ampliare l'accesso alle opere visuali. Le opere digitali consentono di valorizzare il contributo dei cittadini al Mantello di Arlecchino, dà loro voce raccontando le storie raccolte in questi mesi, attraverso interviste, laboratori e momenti informali di incontro e scambio. Le storie raccontate sono trasposte su un portale, dove, voci, parole, racconti e disegni si materializzano attraverso il mezzo digitale e si trasformano in due opere che permettono all'utente di interagire con un ambiente virtuale avvicinandosi a nuove forme di fruizione culturale amplificata dal mezzo digitale", racconta Fabiana Gerosa, HG80, impresa sociale.