Braidense e Marino Darsa "Shakespeare croato"

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di Stefania Consenti

Marino Darsa, commediografo rinascimentale, ai più risulterà un illustre sconosciuto. Nato a Ragusa di Dalmazia nel 1508, morto a Venezia nel 1567, rappresenta per i croati ciò che Shakespeare è per gli inglesi, Dante per gli italiani, Cervantes per gli spagnoli. Parte dalla Biblioteca Braidense l’iniziativa di questo "ponte di cultura" fra Milano e Dubrovnik, "due coste adriatiche e due paesi vicini e amici, Italia e Croazia", sottolinea James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Braidense. Con la felicissima idea di esporre gli unici volumi a stampa di Darsa, tutti stampati a Venezia e che parevano scomparsi nel nulla prima di essere ritrovati nelle ricche collezioni della Braidense.

Infatti La Tirena Comedia, l’unica copia esistente nel mondo dell’editio princeps della produzione di Darsa, è un’autentica rarità esposta (da oggi sino al 17 settembre, della Biblioteca Braidense, 9,30-13,30 dal lunedì al venerdi) in due importanti prime edizioni entrambe del 1551, una contenente solo Tirena Comedia stampata a Venezia da Andrea Arrivabene e l’altra intitolata Piesni Ijuvene stampata

a Venezia da Niccolò Bascarini. Il terzo volume esposto di Marino Darsa è pure un’edizione della Tirena comedia, stampata a Venezia presso Marco Ginammi nel 1630.I tre volumi fanno parte della raccolta Corniani – Algarotti, acquistata dalla Braidense nel 1891, unica nel suo genere poichè comprende circa 10 mila libretti teatrali dal secolo XVI al XIX. Raccolta messa in vendita dagli eredi di Algarotti e acquistata dal prefetto della Braidense al prezzo di 2500. Giunse in Braidense il 7 marzo 1891.

In mostra quattro volumi dalla collezione privata Pambianchi-Kramarić, delle principali opere di Marko Marulić- Marco Marulo, autore del primo poema epico in lingua croata. Sono scarse le notizie sulla vita di Darsa ma sono italiani i luoghi da lui frequentati per la sua formazione e fortuna letteraria. Educato a Siena, vissuto a Firenze, tutte le sue opere vengono stampate a Venezia, città in cui muore ed è sepolto nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Per questo la sua eredità italiana, in particolare la parte conservata in Braidense, è estremamente importante per la letteratura rinascimentale croata e italiana. Fra i preziosi volumi della Braidense ci sono anche opere di un altro illustre croato, Ruggiero Giuseppe Boscovich.