ALESSANDRO SALEMI
Cosa Fare

La vera storia di Gian Paolo Osio, l'amante della Monaca di Monza: uno spettacolo ai Musei Civici

Uno sguardo puntuale e documentato sull'uomo che Manzoni trasformò nel suo oscuro Egidio. Una storia affascinante che si muove tra amori proibiti, nobiltà locale e crimine, nel cuore della Monza spagnola di fine Cinquecento

Egidio (Gian Paolo Osio) e la Monaca di Monza

Egidio (Gian Paolo Osio) e la Monaca di Monza

Monza, 26 giugno 2025 – Alto, bruno, affascinante e sfuggente. Non è un ritratto da romanzo, ma quello reale, e documentato, di Gian Paolo Osio, l’uomo che conquistò Suor Virginia Maria, al secolo Marianna de Leyva, nota ai più come la Monaca di Monza. A lui, figura controversa e carismatica, è dedicata la conferenza storica con letture sceniche e musica dal vivo “La vera storia di Gian Paolo Osio, l’amante della Monaca di Monza”, oggi alle 18 nel suggestivo chiostro dei Musei Civici di Monza. Ingresso gratuito con prenotazione online, già in numeri da tutto esaurito.

Un evento firmato da La Casa della Poesia di Monza, con testi originali dello storico e ricercatore Ettore Radice, che introdurrà lo spettacolo offrendo uno sguardo puntuale e documentato sull'uomo che Manzoni trasformò nel suo oscuro Egidio. Una storia affascinante che si muove tra amori proibiti, nobiltà locale e crimine, nel cuore della Monza spagnola di fine Cinquecento.

“Gian Paolo Osio — spiega Radice — apparteneva a un’antica famiglia monzese, la stessa da cui discese il generale conte Egidio Osio, precettore di Vittorio Emanuele III”. Il loro palazzo, in centro città, confinava con le mura del convento di Santa Margherita. È lì che, nell’estate del 1597, il venticinquenne Osio incrocia per la prima volta lo sguardo di Suor Virginia, già costretta dalla famiglia alla vita monastica. Nasce così una passione clandestina e devastante, che porterà entrambi sull’orlo della rovina.

Per indagare chi fosse davvero Osio, Ettore Radice ha studiato cronache e atti giudiziari, scavando negli archivi di Stato di Milano e in quelli comunali di Monza. Il ritratto che ne emerge — e che verrà restituito al pubblico in forma scenica e narrativa — è quello di un uomo ambiguo, seduttore e tragico, che affascinò anche lo storico Giuseppe Ripamonti. Questi, nelle sue Historiae Patriae, lo descrive come «ricco e ozioso», ma dotato di un’eleganza magnetica, ablissimo nella scherma, nella danza e nell’arte di cavalcare.

Ad accompagnare le letture ci saranno le voci di Francesca Redaelli, Guido Garlati e Silvia Messa, mentre al violoncello accompagna Isabella Veggiotti. Uno spettacolo che fonde storia, letteratura e musica per far conoscere meglio un personaggio manzoniano finora poco approfondito. Perché, dietro l’Egidio del romanzo, c’è stato davvero un Gian Paolo. Ed era molto più di un semplice antagonista.