Fontane, praline e sculture: il programma della Festa del cioccolato

La decima edizione della manifestazione è in programma da giovedì 26 a domenica 29 gennaio

La Festa del cioccolato di Bergamo

La Festa del cioccolato di Bergamo

Vicino alla Vedovella sarà installata un’altra fontana, ma di cioccolato, dalla cui cima uscirà una fonduta che il veronese Fabrizio Stringhetto proporrà in abbinamento a fragole fresche. Pochi metri più avanti i visitatori potranno trovare i rinomati cuneesi, bonbon di cioccolato fondente ripieni di rum, e il Basin d’Vila, due cialde con nocciole - rigorosamente delle Langhe - unite da crema di cioccolato. E poi barrette e scorze d’arancia, mattoncini, praline di ogni foggia e sapore, piccole sculture che cavalcano la contemporaneità e le mode: dagli smartphone al genere dark (bare con scheletri), da scarpe col tacco a rossetti al genere noir (pistole, manette), da chitarre e sculture calciofile.

Sono alcune delle golosità che si potranno gustare e acquistare alla decima edizione della Festa del Cioccolato, in programma da giovedì 26 a domenica 29 (ore 9-20, tranne il sabato fino alle 23), uno degli appuntamenti più attesi dai bergamaschi. La manifestazione sarà inaugurata giovedì alle 16,30 con una degustazione di cioccolata calda. Venerdì alle 20,30 il cioccolato sarà protagonista dell’abituale cena di solidarietà alla trattoria D’Ambrosio, in via Broseta. La titolare, Giuliana, è infatti da anni l’apprezzata madrina della kermesse che richiama nel capoluogo orobico migliaia di visitatori, amanti del “cibo degli dei“. Il ricavato della cena sarà interamente devoluto in beneficenza.

Il menù prevede tagliatelle al cacao preparate dai maestri pasticcieri e cucinate secondo una ricetta dei fratelli Cerea, del ristorante Da Vittorio.

Sabato, invece, andrà in scena la Notte nera, con gli stand che rimarranno aperti fino alle 23, mentre domenica lo scultore Bruno Manenti realizzerà, partendo da un cubo di cioccolato di 20 chili, un’opera ispirata a Bergamo. I visitatori potranno assaggiare le scaglie rimaste.