
Sul posto mezzi di soccorso (foto di repertorio)
Brescia – Una tragedia si è consumata nelle prime ore di mercoledì mattina sull’autostrada A4, nel tratto tra Sirmione e Peschiera del Garda, in provincia di Brescia. Un camionista di 73 anni è stato trovato morto all'interno della sua cabina di guida poco dopo le 6.30, mentre il mezzo sostava in una piazzola di sosta.
Non è chiaro, al momento, da quando tempo l’uomo si trovasse lì, ma sembra essere stato stroncato da un malore improvviso. Secondo le prime ipotesi, il caldo torrido di questi giorni potrebbe aver contribuito al tragico epilogo.
La zona di Brescia ha infatti registrato nella giornata di martedì temperature estreme, tanto che le autorità avevano emanato un allerta da bollino rosso. Le temperature erano insopportabili e sono registrati picchi localizzati di 38 gradi che hanno messo a dura prova la resistenza fisica di chi lavorava.
Sul luogo della tragedia sono immediatamente intervenuti una pattuglia della Polizia stradale di Padova Sud, i Vigili del fuoco e le ambulanze del 118, ma per l’anziano autotrasportatore non c’è stato nulla da fare. Le autorità hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per chiarire le cause del decesso.
L'episodio evidenzia i rischi legati alle ondate di calore per chi svolge attività lavorative particolarmente esposte, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Le temperature record di questi giorni stanno mettendo a dura prova la popolazione, con particolare attenzione richiesta per le categorie più vulnerabili come gli anziani e chi lavora all’aperto.
Proprio martedì è stata emanata un’ordinanza che da mercoledì 2 luglio e fino al 15 settembre 2025, in Lombardia sarà vietato lavorare all’aperto nelle ore più calde della giornata, dalle 12.30 alle 16.00. Questo divieto non riguarda tutti i giorni del periodo indicato, ma solo nelle zone dove c’è un rischio “alto” per i lavoratori nella mappa Worklimate che viene aggiornata quotidianamente: al link è possibile controllare il livello di rischio in ogni comune.
L’ordinanza riguarda i lavoratori delle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche, e rappresenta una risposta concreta ai rischi del caldo estremo che minacciano quotidianamente migliaia di lavoratori esposti al sole.