Cantù, gli alunni del Cardinal Ferrari portano in scena la guerra partigiana

Debutta questo fine settimana al Teatro San Teodoro uno spettacolo ispirato alle vicende della Repubblica partigiana dell'Ossola

Un'immagine dello spettacolo in scena a San Teodoro

Un'immagine dello spettacolo in scena a San Teodoro

Cantù (Como), 27 novembre 2019 - Le vicende della Repubblica partigiana dell’Ossola portate in scena da studenti e docenti  dell’Istituto Scolastico “Cardinal Ferrari” di Cantù. “E poi scoppierà l’incendio” è il titolo del  progetto di teatro sociale a carattere didattico-pedagogico che, dopo il debutto del mese scorso al Teatro Galletti di Domodossola, torna sul palco e stavolta su quello di casa: 15 fra alunni ed ex alunni (di età compresa fra i 15 e i 26 anni), sapientemente diretti da un’équipe di docenti  dell’istituto brianzolo, saranno infatti protagonisti di una serie di spettacoli al Teatro San Teodoro  di Cantù.

Sono trascorsi 75 anni da quando, tra il 9 settembre ed il 23 ottobre 1944, le comunità partigiane ossolane riuscirono a liberare la valle dalla dominazione nazifascista e a dar vita a un’esperienza  repubblicana basata su principi di giustizia, rispetto e umanità. Si trattò di una piccola oasi  democratica e pacifica in un mondo ancora attanagliato dagli orrori della guerra: il suo esempio avrebbe poi fatto da guida ai padri dell’Assemblea costituente.

«Il progetto è iniziato oltre un anno fa - raccontano i docenti Silvia Mauri e Paolo Novati, rispettivamente regista e co-autore dello spettacolo - da un’idea del nostro collega Simone Montorfano, professore di Storia e Filosofia. La sua attività di ricerca d’archivio, sviluppatasi in particolar modo presso la Casa della Resistenza di Mergozzo, ha portato al coinvolgimento di tutti sin dalla stesura del testo. È stato un lavoro importante, affrontato dai ragazzi con grande serietà, attenzione e condivisione, per mezzo del quale abbiamo inteso tener viva la memoria di una straordinaria pagina di storia locale con l’obiettivo di strappare all’oblio il sacrificio di persone comuni che hanno creduto nella libertà».

Sono tre gli spettacoli in programma in meno di un mese: il primo riservato alle scuole del territorio, gli altri aperti al pubblico. Si inizia venerdì 29 novembre, alle 10.30, con la matinée per i ragazzi, alle quali seguirà - alle ore 21 - un appuntamento serale che ha già fatto registrare il tutto esaurito. Per questo motivo è stato fissato un nuovo spettacolo, in programma domenica 22 dicembre sempre alle 21. Ad accompagnare le scene di “E poi scoppierà l’incendio” le sonate per violino del compositore ungherese Béla Bartók.