
Lautaro Martinez abbraccia Leo Messi: notte speciale per entrambe
Un’Inter su due binari, tra lavoro e riposo, con parte dell’organico impegnata altrove: da una parte i protagonisti sparsi in giro per il mondo, dall’altra Cristian Chivu che lavora con i pochi rimasti ad Appiano Gentile. E le immagini forti son due: la gioia di Lautaro Martinez con la maglia dell’Argentina e il test amichevole vinto 3-1 contro il Padova, utile a mantenere la gamba in vista del derby d’Italia dopo il duro risveglio con l’Udinese.
A Caracas, nella sfida di qualificazione contro il Venezuela, Lautaro è entrato in campo al 74’. Due minuti più tardi ha fatto esplodere la notte sudamericana con un colpo di testa su assist di Nico Gonzalez: rete numero 33 in Nazionale. Tanto basta per scalzare Diego Armando Maradona e salire al quinto posto assoluto nella classifica dei marcatori dell’Albiceleste. Davanti a lui restano solo mostri sacri: Messi (114), Batistuta (55), Aguero (41) e Crespo (35). Un traguardo che pesa: "Quando ho sentito il mio nome, tremavo. È stato meraviglioso", ha raccontato il Toro, sempre più bandiera dell’Inter e della sua Argentina. Poi, in un’intervista concessa a France Football, Lautaro è tornato sul post Monaco di Baviera: "Per cinque giorni non volevo parlare con nessuno, solo con i miei compagni ma non mi usciva nulla e non riuscivo a dire niente. Ero bloccato, angosciato e triste. In questi ultimi tre anni siamo arrivati a giocare due finali di Champions, abbiamo fatto un grandissimo campionato, nelle ultime partite però ci è sempre mancato qualcosa per poter raggiungere l’obiettivo principale che era la Champions. Forse impotenza è la parola giusta, perché non siamo riusciti a fare in campo quello su cui avevamo lavorato".
Nel frattempo a Milano, campo del BPER Training Centre, Chivu ha schierato una formazione sperimentale contro il Padova di Serie B. L’Inter si è imposta per 3-1 grazie ai gol di Mkhitaryan, Carlos Augusto e Andy Diouf, uno dei volti nuovi arrivati in estate. Un successo utile soprattutto a testare condizione e soluzioni, con Bonny impiegato come unica punta nel primo tempo. Per il giovane attaccante un’occasione preziosa per accumulare minuti e responsabilità al centro dell’attacco. La gara ha visto un’Inter propositiva, capace di creare e concretizzare con esperienza. Mkhitaryan ha sbloccato il risultato con la consueta intelligenza, Carlos Augusto ha raddoppiato con una discesa delle sue e Diouf ha chiuso i conti confermando la sua duttilità in mezzo al campo. Il Padova ha trovato comunque il gol della bandiera, ma la sfida è stata utile più che altro a mantenere il ritmo e a inserire i nuovi schemi richiesti dal tecnico. Al termine dell’amichevole Chivu ha concesso tre giorni di riposo al gruppo rimasto a disposizione: la Pinetina resterà chiusa fino a martedì. Da quel momento scatterà la vera preparazione verso la super sfida contro la Juventus, in programma sabato 13 settembre alle 18. Un derby d’Italia che vale già tantissimo.
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