
Un momento della scorsa edizione del FuoriFEST
Como, 7 maggio 2025 – Quale città più adatta di Como per approfondire il tema dell’abitare? Con tutte le sue contraddizioni, sempre più inabitabile, fedele al dogma del “decoro” urbano, turistificata ed ecosistemicamente fragile. Nessuna e infatti da domani, giovedì 8 maggio, a domenica 11 maggio, proprio in riva al Lario si terrà la terza edizione di un festival, il FuoriFEST, che intende approfondire tutte le sfaccettature dell’argomento.
Cos’è il FuoriFEST
Ma cos’è FuoriFEST? È il festival ideato dal collettivo giornalistico under35 FuoriFuoco dedicato al giornalismo nelle sue nuove forme e trasformazioni, realizzato con il contributo di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca tramite bando YouthBank e in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Astra. I luoghi del festival saranno il cinema Astra, la Libreria La Ciurma e gli spazi di GenerAzioni all’ex Tintostamperia Val Mulini. Si parlerà di trasformazioni urbane, gentrificazione, degli effetti del turismo sulle città, di crisi climatica, in una quattro giorni che si snoderà tra proiezioni, tavole rotonde, presentazioni di libri, mostre, laboratori di giornalismo, di produzione di manifesti, con tanto di dj-set.
Verrà proiettato anche il primo documentario del collettivo FuoriFuoco “Como, fuori dalle mura, la storia di via Milano” (sabato 10 maggio, ex Tintostamperia Val Mulini, ore 17) realizzato con un contributo di CGIL Como. Il documentario racconta via Milano, con la sua vivace multiculturalità, la sua divisione tra “alta” e “bassa” nell’immaginario e nel linguaggio cittadino e il continuo cambiamento che la interessa, come luogo emblematico per leggere le trasformazioni, i processi, le contraddizioni e le resistenze della città.
Gli ospiti e gli appuntamenti
Tra gli ospiti il giornalista, fotoreporter e documentarista Luca Pistone, la giornalista del collettivo FADA Anna Toniolo, la fisica e comunicatrice scientifica Sofia Farina, il presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e portavoce del Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo” Roberto Fumagalli, la giornalista italo-palestinese Alba Nabulsi, l’autore di fumetti e illustratore Elio Ferrario, la giornalista ambientale Chiara Spallino, l’istruttore di scialpinismo del Club Alpino Italiano di Como Massimo Lozzi e Mecenate Povero, progetto di divulgazione dedicato al fumetto autoprodotto.
I documentari proiettati saranno “Serre” di Luca Pistone (giovedì 8 maggio, cinema Astra, ore 21), sullo sfruttamento lavorativo e la degradazione ambientale del mercato ortofrutticolo ragusano; “Kill Zone: Inside Gaza” di Vanessa Bowles, in collaborazione con DIG Festival, (venerdì 9 maggio, cinema Astra, ore 21), un resoconto dettagliato dell’assalto militare israeliano su Gaza visto attraverso gli occhi di bambini, giornalisti e medici; e, infine, “Esseri Urbani” di Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi e Simone Pontini (sabato 10 maggio, ex Tintostamperia val Mulini, ore 21), un racconto di vita di quartiere di una Milano sommersa, un tentativo di dare voce a quelle realtà e quelle persone invisibilizzate sotto la narrazione della “città progresso”.
Le mostre esposte, invece, saranno Colonialismo Chimico del collettivo Fada, che denuncia l’impatto dell’esportazione dei pesticidi europei nel sud globale, e Dimore, in cui 9 fotografi, dall’Italia alla Cina, dalla Georgia all’Egitto, esplorano le diverse e multiformi accezioni del concetto di abitare. Le mostre verranno inaugurate venerdì 8 maggio alle ore 18 all’ex Tintostamperia Val Mulini e saranno visitabili per tutto sabato 10 e domenica 11.
Il programma completo del festival è disponibile qui. Gli incontri sono interamente gratuiti, previa iscrizione su Eventbrite a questo link.