La cultura torna in quota al rifugio Rosalba

Domenica 27 settembre in Grignetta gli incontri letterari dedicati alla montagna

La Grignetta

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Lecco, 22 settembre 2020 - Fra ricordi, racconti, immagini e video dedicati al mondo della montagna i rifugi delle Grigne sono un avamposto anche per la cultura. Domenica 27 settembre il rifugio Rosalba ospita infatti una giornata dedicata alla letteratura di montagna e a quelle storie che hanno reso grande l’alpinismo lecchese in giro per il mondo. Dopo il successo del festival “In Grigna” del 2019 e l’omaggio a Riccardo Cassin che si era svolto non a caso fra le guglie del suo “giardino di pietra”, il rifugio Rosalba, in collaborazione con i Ragni di Lecco e Campsirago Residenza organizza alcuni incontri letterari.

Ad aprire la giornata di domenica, alle ore 11, sarà Marco Albino Ferrari che presenterà “Mia Sconosciuta” (Ponte delle Grazie). L’autore dialogherà con il pubblico raccontando i particolari del suo libro più personale dedicato alla figura della madre. In “Mia sconosciuta” Ferrari ricerca e ricostruisce il volto e il corpo di sua madre, il suo aspetto più privato. Un incontro intimo e diretto tra scrittore e spettatore, al riparo dalle montagne, filo conduttore del libro.

Alle 13.30 l’alpinista scrittore Serafino Ripamonti invece porterà il pubblico direttamente nella epopea dei Maglioni rossi, attraverso le storie e le immagini raccolte nella pubblicazione “I ragni di Lecco” (Rizzoli) da poco dato alle stampe. Una storia che ha preso il via proprio sulla roccia della Grignetta per poi dare vita ad una serie infinita di avventure sulle cime di tutto il mondo. Ripamonti svelerà anche la Grigna degli anni Trenta - quella dell’alpinismo operaio che ha creato il terreno e le basi per la nascita dei Ragni di Lecco - e narra in profondità l’eccezionale generazione alpinistica del dopoguerra. L’autore rievocherà quei magici anni nei quali anche solo giungere in treno e a piedi ai Piani dei Resinelli era già un’avventura, e dove le guglie della Grigna rappresentavano la fantasia estrema dei grandi scalatori.

Infine alle 15.00 il terzo incontro, quello con Ivano Zanetti, storico chiodatore della Grigna che presenterà in prima assoluta la richiodatura di una via sulla vicina Piramide Casati dedicata ad Achille Pasini, storico gestore del Rifugio Rosalba, uomo carismatico e appassionato, scomparso nel 2006. Negli anni ’70 e ’80 un punto di riferimento per gli alpinisti della sua generazione. Pasini è stato un personaggio importante nel mondo delle Grigne perché sapeva aggregare le persone attorno alla passione per la montagna, diventando un padre per i giovani alpinisti, a cui forniva appoggio e sostegno negli anni di apertura e di scoperta delle vie più dure ed inaccessibili della Grigna. Attraverso foto e video raccolti durante il lavoro in parete e il racconto di Zanetti il pubblico potrà riscoprire una via quasi dimenticata e conoscere il lavoro che c’è dietro alla chiodatura di una via alpinistica di notevoli difficoltà.

Al tramonto tornano al Rifugio Rosalba i danzatori Alice Beatrice Carrino e Giuseppe Morello che chiuderanno la giornata con un'improvvisazione di danza sulla cresta della montagna. Tutti gli incontri e la performance sono a ingresso gratuito.

"Sembra proprio che il covid abbia fatto conoscere le montagne lecchesi a molti nuovi frequentatori. E’ questo il momento giusto per organizzare eventi culturali in quota per trasmettere il messaggio che la montagna e i rifugi non sono luoghi da “consumare” ma da vivere e conoscere nel profondo e che hanno una storia - commenta Alex Torricini, uno dei gestori del rifugio - I tre incontri in programma, anche se dissimili, hanno in comune l’aspetto della scoperta: scoprire come si trasforma l’esperienza personale e intima della vita di Marco albino Ferrari in racconto letterario; scoprire il cuore della storia della Grigna e delle sue arrampicata attraverso l'esperienza dei Ragni di Lecco raccontata da Serafino Ripamonti; scoprire cosa si nasconde dietro la creazione di una  uova via, a partire dall'idea, fino alle fasi tecniche di chiodatura passando di emozione in emozione grazie all'esperienza di Ivano Zanetti che sta chiodando una via dedicata ad uno storico gestore del Rifugio Rosalba e che dialogherà con Manrico Dell'Agnola".