GIANLUCA BOSIA
Editoriale e Commento

La scelta di Alessio

Mollare tutto per andare fare il contadino in Australia lasciandosi alle spalle laurea, master e un buon posto di lavoro

Mollo tutto ma non apro un chiringuito come un milanese imbruttito qualunque: “Vado a fare il contadino in Australia con laurea, master e un lavoro in Pirelli”.  È la scelta di Alessio Giovanelli, 28 anni. Come lui, secondo gli ultimi dati della Fondazione Nord Est, tra il 2011 e il 2023 circa 350 mila persone tra i 18 e 34 anni hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero e la regione con più giovani emigranti è la Lombardia.

“Grazie a Milano - spiega Alessio - ho capito cosa voglio e cosa non voglio: è un piccolo ecosistema, fai sempre le stesse cose e l’importante è farle. Le sere in cui sei da solo in casa, ti domandi il perché. Ma non dovrebbe essere così”.

Per Alessio nessuna ricerca di un posto di lavoro pagato dignitosamente e di un’azienda dove essere giovani non è un problema. Semplicemente la voglia di un’identità meno scritta e ristretta, di un orizzonte che vada oltre un mini appartamento con vista su un palazzone cresciuto dove c’era un cortile.

Molti dei pre Generazione Z faticheranno a capire. “Hai una laurea, un buon lavoro e vai a fare il contadino a ore in una fattoria in Australia?”. Le risposte dei tanti Alessio non debbono necessariamente convincere noi. A contare è altro. “Sogna, ragazzo sogna” ma non fermati a sognare come tanti che ti hanno preceduto perché è un attimo  diventare un boomer imbruttito.