
L’ironia come chiave interpretativa della realtà e della natura umana, e l’elemento onirico per trasportare l’osservatore in una dimensione senza spazio...
L’ironia come chiave interpretativa della realtà e della natura umana, e l’elemento onirico per trasportare l’osservatore in una dimensione senza spazio né tempo. Da questo dualismo prende spunto “Ironico-Onirico“, la prima personale di Omar Tigrini che sarà inaugurata martedì alle 18 a Menaggio (Como) in piazza Garibaldi 7 e rimarrà aperta fino al 10 agosto (da martedì a venerdì 17-22, sabato e domenica 10-12 e 17-22). La mostra documenta cinque anni di ricerca artistica in quaranta opere: dai primi lavori a grafite, inchiostro e carboncino alle creazioni a pastello secco su carta che oggi rappresentano la quasi totalità della produzione. Art director e graphic designer da oltre vent’anni Tigrini, che vive a Valsolda, ha sviluppato un linguaggio artistico che considera l’ironico e l’onirico "due facce dello stesso anagramma". L’artista costruisce così un universo figurativo dove la quotidianità si trasforma in teatro del sogno: dal grottesco ritratto di Darwin travestito da scimmia in “Charles“ alle atmosfere inquietanti di “Fase Rem“.