DANIELE DE SALVO
Cosa Fare

A Primaluna il museo nelle viscere della Grigna: opere d'arte nelle antiche miniere

Gli artisti del collettivo Tra.Me. hanno installato le loro opere nelle gallerie del parco minerario di Cortabbio

Gli artisti che hanno trasformato la miniera in un galleria d'arte

Gli artisti che hanno trasformato la miniera in un galleria d'arte

Primaluna (Lecco) 25 maggio 2025 – Una galleria d'arte in miniera. Le antiche miniere di Cortabbio a Primaluna, da cui dalla metà dell'Ottocento di estraeva solfato di bario, sono diventate una sorta di museo nelle viscere dalla Grigna. A trasformare in galleria d'arte gli angusti e bui cunicoli della miniera sono stati gli artisti del collettivo artistico Tra.Me. Ma la miniera in qualche modo è a sua volta una artista che darà il tocco finale alle opere esposte al suo interno. Le opere, in mostra per 144 giorni, come 144 anni sono stati gli anni di operatività della miniera, sono infatti in balia degli agenti naturali: acqua, umidità, ferro, aria e altri elementi che caratterizzano l'ambiente della miniera.

Gli artisti

Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Jacopo Ghislanzoni, pittore e incisore, esploratore dell’onirico e i legami tra mondi invisibili; Elisa Frigerio, artista botanica, che crea opere con pigmenti e materiali naturali; Sergio Kafke, fotografo che indaga le tracce dell’uomo e il confine tra realtà e finzione; Marta Dell’Oro, pittrice e illustratrice, che interpreta il corpo umano come riflesso dell’anima; Giada Castelnuovo, fotografa e orafa, che lavora sulla percezione e la pareidolia tramite macrofotografia e processi materici. Ciascuno di loro ha installato le proprie opere lungo i 1.200 metri di percorso in miniera.

L'allestimento è visitabile fino al 19 ottobre. Le opere poi da novembre verranno esposte a Lecco. “Complimenti a Dario Milani che da anni con costanza ed impegno gestisce la miniera e che ora, grazie agli artisti del collettivo Tra.Me. ha aggiunto un motivo in più per visitarla”, sono le parole di Fabio Canepari, presidente della Comunità montana. “Apprezzo molto - chiosa Claudia Paroli, vicesindaco di Primaluna – in questa mostra la poesia del fatto che sia la montagna l’ultimo artista che agisce sulle opere”

Le miniere

Le miniere di Cortabbio, non più attive, sono ora un parco minerario aperto ai visitatori. C'è un percorso interno, nella miniera Nuovo Ribasso: camminando lungo il primo tratto per un paio di centinaia di metri, si giunge al fondo della galleria dove si incrocia il filone mineralizzato di barite dal caratteristico colore bianco; durante il tragitto vengono presentate macchine e modalità di escavazione; si imbocca quindi una deviazione che, dopo circa cinquecento metri, conduce alla maestosa caverna da dove si è estratta la barite negli ultimi trent’anni. E c'è un percorso esterno, sempre entrando nella miniera Nuovo Ribasso, ma percorrendo poi a piedi la strada sterrata che risale il versante della montagna che passa vicino ai vari imbocchi, visitando i resti della stazione, con la teleferica, della miniera Vittoria, fino ad arrivare alle miniere più vecchie, Speranza Superiore e Virginia Superiore, dove ci si può affacciare sul profondo burrone lasciato dopo i primi scavi a cielo aperto avvenuti sugli affioramenti di barite nella seconda metà dell’800.