Il Sentiero del Viandante: 45 km di natura, arte e storia sul lago di Como

E' il primo cammino certificato dal Toriung Club Italiano

Il Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante

Lecco - Quarantacinque chilometri a piedi dal punto più a sud di quel ramo del lago di Como che volge volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, dove vien quasi a un tratto a ristringersi e a prender corso e figura di fiume, fino all'estremità più a nord, alle porte della Valtellina.

E' il Sentiero del Viandante, che unisce Lecco a Piantedo, in provincia di Sondrio, e viceversa. E' il primo cammino ad essere certificato dagli esperti del Touring Club Italiano, perché la segnaletica è impeccabile, il percorso è adatto a tutti o quasi ed perfettamente mantenuto e ci sono cartine anche digitali che tracciano ogni passaggio e indicano tutti i luoghi di interesse. Si possono raggiungere raggiungere raggiungere comodamente da Milano in treno o con i battelli della Navigazione del lago di Como o con gli altri mezzi di trasporto pubblico.

Non si tratta di un unico percorso originario, ma dell'unione di antichi camminamenti e mulattiere a mezza costa che collegano tutti i paesi che si affacciano sul lago e attraversano secoli di arte e storia, offrendo paesaggi e scorci panoramici mozzafiato unici al mondo. Di alcuni sentieri che costituiscono il Sentiero del Viandante se ne trova già traccia nei documenti del '700. Lungo il percorso però si trovano tracce anche del passaggio anche dei Lanzichenecchi arrivati dalla Svizzera tra il XIV e il XVIII secolo. Quei camminamenti sono stati utilizzati quotidianamente da chi lì abitava e doveva attraversare quei luoghi fino al 1832, quando venne inaugurata la strada militare rivierasca. Solo dagli anni '90 in poi il sistema di collegamenti è stato riscoperto e valorizzato, sebbene l'intero percorso sia stato ultimato di recente.

Il Sentiero del Viandante attraversa i territori di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Lierna, Varenna, Perledo, Bellano, Dervio, Dorioe Colico, sulla sponda orientale del Lago. Può essere sempre percorso, anche se è meglio evitare il periodo invernale quando nevica. E' sufficiente essere dotati di scarpe, abbigliamento e attrezzature da trekking con scarponcini di media montagna. Per percorrere tutti i 45 chilometri si stima ci vogliano tra le 15 e le 18 ore di cammino complessivo, ma dipende molto dal passo. Le tappe previste sono quattro, ma ognuno può organizzarsi a piacimento. Rientra anche nel progetto de Le Vie del Viandante, un reticolo di sentieri che collega il San Bernardino a Milano, attraverso la Valle Mesolcina, la Valchiavenna, il Lago di Como e il fiume Adda.

Il primo tratto è quello tra piazza XX Settembre in centro a Lecco e la chiesa di San Martino ad Abbadia Lariana. Misura 7 chilometri e si percorre in 2 ore con un dislivello di 130 metri o poco più. Dal centro di Lecco si procede verso il lungolago per imboccare la nuova ciclabile e poi salire la rampa di scale in metallo appena installata per superare il dislivello e proseguire verso il Sentiero.

Da Abbadia il Sentiero porta poi verso Lierna che dista 10 chilometri e mezzo e tre ore e mezzo di cammino. Si incrociano la chiesa di San Bartolomeo e la chiesa del IX secolo di San Giorgio a Mandello del Lario per salire poi verso Maggiana e vedere la Torre di Maggiana nota anche come la Torre del Barbarossa. A Mandello c'è anche il Museo della Moto Guzzi. Da Lierna si procede quindi verso Vezio con un tempo di percorrenza di 4 ore e mezza. Ci sono la variante bassa lungo l'antica via Ducale e la variante alta: entrambi i percorsi si ricongiungono a Varenna. Forse sono il tratti più impegnativa. Con la variante bassa si arriva al Castello di Lierna e poi a Fiumellate di Varenna. Con la variante alta si sale verso il Piano di San Pietro per raggiungere il Castello di Vezio.

La terza tappa è tra Vezio e Dervio: ci volgono 4 ore attraverso la Valle Masna, il Bosco delle Streghe e Bellano. A Bellano, il paese degli artisti tra cui ad esempio lo scrittore Andrea Vitali, c'è molto da vedere: la Madonna Addolorata, l'Orrido il cui percorso nel canyon del Pioverna è stato raddoppiato in attesa dei lavori di ristrutturazione della misteriora e tetra Ca' del Diavolo dove si narra si svolgessero baccanali, il Santuario di Lezzeno...

La quarta e ultima tappa è quella tra Dervio e Piantedo, un cammino di circa 6 ore. A Dervio non si può non vedere l'antico boro mediovale di Corenno Plinio, con le caratteristiche scalotte scavate nella roccia, il Castello, la chiesa di San Tommaso di Canterbury. E' d'obbligo anche fermarsi a Colico, per una tappa al lago di Piona, all'Abbazia cistercense e poi il Forte di Fuentes e il Forte di Montecchio, la fortificazione della Grande guerra mondiale meglio conservata in Europa. L'approdo finale è il santuario della Madonna di Valpozzo.