Musei gratis a Milano e in Lombardia domenica 3 novembre: tutte le informazioni

L'iniziativa prevede l'ingresso gratuito nei luoghi della cultura dello Stato, ogni prima domenica del mese

Visitatori alla Pinacoteca di Brera

Visitatori alla Pinacoteca di Brera

Milano, 2 novembre 2019 - Domenica 3 novembre torna la “Domenica al Museo” l’iniziativa introdotta nel luglio del 2014 dal Ministro per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini che prevede l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura dello Stato, ogni prima domenica del mese. Dall’estate del 2014 grazie alla domenica al museo sono state circa 15 milioni le persone che hanno visitato gratuitamente i musei e i parchi archeologici dello Stato. Un’iniziativa molto amata dalle famiglie italiane che hanno così riscoperto e si sono riavvicinate al patrimonio culturale italiano. 

Milano

Cenacolo
Cenacolo

Musei del Castello Sforzesco saranno visitabili al prezzo speciale di € 5 fino al termine delle iniziative legate ai 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci. Il biglietto comprenderà anche le mostre di "Leonardo mai visto". Inoltre, il Museo d’Arte Antica, che include il percorso Leonardo mai visto, sarà eccezionalmente aperto fino alle ore 19:30 (la biglietteria chiuderà alle 18:30). Tutti i musei civici saranno aperti dalle 9 alle 17.30, mentre la Collezione Permanente del MuDeC e il Museo del Novecento apriranno dalle 9.30 alle 19.30. L'ingresso alla mostra "De Pisis" al Museo del Novecento sarà a pagamento.

 

Museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica (Foto Facebook)
Museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica (Foto Facebook)
Brescia

MUPRE - Museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica - Il Museo Nazionale della Preistoria, ospitato nell’antico edificio di Villa Agostani nel centro storico di Capo di Ponte e inaugurato il 10 maggio 2014, integra, con l’esposizione dei reperti, il patrimonio di immagini incise sulle rocce e ricompone, in un insieme inscindibile, l’espressione identitaria della Valle Camonica.

Incisioni rupestri in un sito sui Monti Flinders (Foto: Bjorn Svensson/Alamy)
Incisioni rupestri in un sito sui Monti Flinders (Foto: Bjorn Svensson/Alamy)
Villa Romana a Desenzano (Foto Facebook)
Villa Romana a Desenzano (Foto Facebook)
Caccia al tesoro urbana a Sirmione
Caccia al tesoro urbana a Sirmione
L’antico complesso delle Grotte di Catullo
L’antico complesso delle Grotte di Catullo

 

Palazzo Ducale a Mantova
Palazzo Ducale a Mantova
Mantova

Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova -  Il Palazzo Ducale di Mantova è ubicato nella zona nord-orientale della città si estende tra la riva del lago Inferiore e Piazza Sordello, l'antica Piazza di San Pietro. La famiglia Gonzaga (signori, marchesi ed infine duchi della città di Mantova) ne fa la propria residenza dal 1328 al 1707, quando l'ultimo duca, Ferdinando Carlo, è costretto all'esilio. Il palazzo, inizialmente composto da corpi di fabbrica di età diverse, trova forma organica nella seconda metà del XVI secolo, quando diviene un unico imponente complesso architettonico di 35.000 metri. Con il dominio austriaco alcuni ambienti della corte sono riadattati in luoghi di rappresentanza e durante il regno di Maria Teresa d'Austria l'edificio assume la denominazione di Palazzo Reale. Il Palazzo ducale di Mantova, fu un punto di riferimento per la storia dell'arte con l'arrivo a Mantova del Pisanello già nel primo Quattrocento, e, successivamente, con la presenza di Andrea Mantegna. Dopo l'abbandono del XIX secolo, il Palazzo Ducale è dall'inizio del Novecento oggetto di restauri e diventa sede museale statale. Oltre alla galleria di pittura, alle sezioni di archeologia e scultura, di notevole importanza sono gli appartamenti e il Castello di San Giorgio, in cui si trova la famosa "Camera degli sposi", affrescata dal Mantegna, con scene di vita dei Gonzaga.

 

Palazzo Besta a Teglio
Palazzo Besta a Teglio
Sondrio

Museo di Palazzo Besta a Teglio -  Palazzo Besta sorge in un pianoro alle porte di Teglio e si affaccia sulla valle e sulle Alpi Orobie. Venne costruito verso il 1433, su preesistenti strutture medioevali, sotto ordine di Azzo I e Azzo II Besta. E' il monumento più importante della provincia di Sondrio ed uno dei più significativi esempi di dimora signorile Lombarda del Rinascimento. Il Palazzo rimase dei Besta e dei loro eredi fino al 1726 quando divenne proprietà del console di giustizia Pietro Morelli che apportò alcune modifiche interne come la costruzione delle due stue verso la valle. La proprietà fu in seguito smembrata tra diverse famiglie di contadini che si installarono nell'edificio e lo adattarono ad abitazione, stalla e fienile. Da incuria e abbandono fu salvato nel 1911 quando venne acquistato dallo Stato Italiano, che finanziò gli interventi di restauro iniziati nel 1912 e terminati nel 1927. Il palazzo è caratterizzato da un'elegante loggia e da un pozzo ottagonale in marmo. L'edificio ha tre piani fuori terra che si articolano intorno ad un cortile quadrato con due ordini di logge. La facciata principale fiancheggia la strada di accesso al paese. E' divisa in due piani da un'alta fascia decorata a rombi. Le finestre di dimensioni variabili, sono sormontate da timpani triangolari, al centro dei quali sono dipinti tondi con profili di uomini illustri. Nelle lunette del sottogronda sono affrescati gli stemmi di alcune importanti famiglie telline. All'interno del Palazzo Besta denominato "Antiquarium tellinum" sono conservate diverse steli dell'età del bronzo ritrovate dal 1940 in poi, di cui la più famosa è la "stele della Dea Madre", simbolo dell'arte dell'incisione rupestre del terzo millennio avanti Cristo.