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Delitto di Garlasco: “L’alibi di Andrea Sempio non intacca la accertata responsabilità di Alberto Stasi. Preoccupati da sistematica fuga di notizie”

Il legale della famiglia di Chiara Poggi: contro l’ex fidanzato 7 gravi elementi. Nelle scorse ore è stata svelata l’identità del misterioso “terzo uomo”

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 2 maggio 2025 – "Questi presunti sviluppi denotano solo una sistematica fuga di notizie rispetto alla attività degli inquirenti che oggettivamente preoccupa. Ma anche che, qualora detti presunti sviluppi avessero un qualche fondamento circa l'alibi di Sempio, non intaccherebbero minimamente la accertata responsabilità di Stasi". Queste le parole dell'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, uccisa nella sua abitazione a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007.

Legale famiglia Poggi

Il legale ha commentato quanto emerso negli ultimi giorni in merito alle nuove indagini della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi. "Come scritto a chiare lettere nelle sentenze, Stasi", condannato in via definitiva a 16 anni per il delitto di Garlasco, "non solo non ha un alibi - aggiunge il legale - ma ha 7 gravi elementi a proprio carico. Spero che non si debbano preoccupare di trovarsi un alibi, a distanza di 18 anni, anche tutti i cittadini di Garlasco e delle zone limitrofe. Peraltro come ogni giurista dovrebbe sapere, l'alibi mancato in assenza di seri indizi ulteriori non costituirebbe nemmeno motivo di sospetto". 

Il misterioso “terzo uomo”

Negli scorsi giorni una nuova figura è spuntata nella storia del delitto di Chiara Poggi. Ha un nome, Antonio, era vigile del fuoco a Garlasco prima di andare in pensione, e conosce la madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari. Un’identità svelata da Chi l’ha visto, dopo che i carabinieri lunedì scorso hanno fatto quel nome alla madre dell’unico nuovo indagato per il delitto della 26enne. "Non capisco cosa c’entri”, ha reagito la donna davanti ai militari, in caserma dove era stata convocata come persona informata sui fatti, prima di accusare un malore. Si tratterebbe di una persona finora non emersa, ma già ascoltata dai carabinieri nell’ambito della nuova inchiesta che vede ancora una volta indagato Andrea Sempio.