
Sabato 3 maggio in città viene ospitata la quinta edizione della Spaccagambe, evento sportivo non competitivo organizzato dalla Ginnastica Dinamica Militare Italiana 1978
Brescia, 2 maggio 2025 – Sabato 3 maggio a Brescia, tra Campo di Marte e sul Monte Maddalena sono attesi più di 2.500 atleti provenienti da tutta Italia per la 5° edizione della ‘Spaccagambe’, la gara non competitiva organizzata da Ginnastica militare dinamica italiana 1978.
“Perché si chiama così? Spaccagambe è il nome dell’ultimo esercizio della prima ora di allenamento. Un nome che fa paura solo a pensarlo, un esercizio tosto che in realtà è la combinazione di quattro attività diverse, con una funzionalità impressionante”: è così che la racconta il suo organizzatore Matteo Sainaghi, Ceo e fondatore di Ginnastica dinamica miltare italiana 1978, progetto a cui ha dato vita nel 2013 insieme a Mara Uggeri che oggi, con più di 60.000 iscritti e circa 500 centri in tutto lo stivale, è la società sportiva con più tesserati d’Italia e d’Europa, certificata e promossa come disciplina sportiva dal CONI attraverso il CSI.
“La Spaccagambe è nata ufficialmente nel 2021, dopo il Covid e, dai 500 iscritti della prima edizione siamo passati agli oltre 2.500 di quest’anno: persone che provengono da tutta Italia, donne e uomini in egual misura, pronti a sfidare sé stessi e i propri limiti in questa “gara” che gara non è - continua Sainaghi - è una manifestazione allenante, un momento inclusivo che ha l’obiettivo di consolidare disciplina e autodisciplina, in cui nessuno vince o perde (anche se, in maniera totalmente goliardica, vengono premiati i primi 3 e le prime 3 che arrivano al traguardo) ma tutti hanno modo di portarsi a casa il gran risultato di aver completato la prova e di aver trascorso una splendida giornata”.
Presentata nei giorni scorsi presso il Senato della Repubblica, l’allenamento si basa su tre principi. Ecco quali sono:
- PRIMO PRINCIPIO – Le esercitazioni sono sempre condotte in assetto antigravitario con totale assenza di marchingegni carichi in contro resistenza. Allenarsi con macchinari annulla la posizione del corpo in assetto antigravitario, la forza messa nell’esercizio per contrastare la resistenza non passa per tutte le articolazioni del corpo scaricandosi sui piedi. La conseguenza sarà un adattamento muscolo attivo del corpo che viene protocollato dal cervello come necessario e che porterà all’ipertonia ma non all’armonia e funzionalità fisiologica.
- SECONDO PRINCIPIO – Totale mancanza di comfort e, quindi, attività svolta a creare un processo adattivo importante permanente e progressivo di carattere educativo culturale fisico motorio alla propria capacità corporale di adempiere a richieste spazio-temporali in stretta relazione con le dimensioni e le pertinenze a disposizione in ambiente. Le esercitazioni proposte vengono date in forma di comando, un metodo atto a forzare con una giusta dose di autorevolezza per forzare le barriere resistenti psico-culturali che sono alla base dei processi di adattamento alla sedentarietà e alla disapplicazione fisico sportiva.
- TERZO PRINCIPIO – Totale assenza di competizione, intesa come esaltazione del primo in classifica, del singolo o del fenomeno eventuale. Chi si ferma o resta indietro incrementa il tempo di allenamento del gruppo. L’impegno del gruppo a ripetere tutti insieme l’esercizio non fatto dal singolo, serve a creare coesione secondo una metodologia scientifica comprovata.