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La famiglia Poggi, i genitori e il figlio Marco

Il papà Giuseppe e la mamma Rita Preda sono convinti della colpevolezza di Stasi e, riguardo le nuove indagini, hanno preferito non dire nulla

La famiglia Poggi, i genitori e il figlio Marco

I genitori di Chiara sono Giuseppe e Rita Preda. Il giorno del delitto si trovavano in vacanza sulle montagne di Falzes insieme al figlio Marco. Si dichiararono subito convinti dell’innocenza di Alberto Stasi, che rimase al loro fianco durante i funerali di Chiara, cambiarono idea quando il ragazzo venne indagato e oggi sono convinti della sua colpevolezza

Quando è stata annunciata la riapertura delle indagini, hanno dichiarato con semplicità: "Io e mio marito abbiamo saputo la notizia oggi guardando il Tg1. Non abbiamo e non vogliamo dire niente". Riguardo al fatto che Alberto Stasi stia oggi lavorando fuori dal carcere, Prada ha detto: "Spero di non incontrarlo mai", aggiungendo che chi ha tolto la vita a sua figlia non dovrebbe più poter vivere come se nulla fosse. A loro è stato riconosciuto un risarcimento da 700mila euro. 

Rita lavora come impiegata presso il Comune di Garlasco. Ha sempre cercato, per quanto possibile, di mantenere un equilibrio nella vita familiare, anche per il bene del figlio Marco. È una donna forte, che ha scelto il silenzio quando necessario, ma che in alcune circostanze ha fatto sentire la sua voce carica di dolore e di indignazione. Il marito, Giuseppe Poggi, è anch’egli un impiegato e si è sempre dimostrato una persona discreta, insieme a sua moglie. 

Marco Poggi è il fratello di Chiara e grande amico, dalle scuole medie, di Andrea Sempio. Laureato in Ingegneria, oggi vive a Mestre, fa l'impiegato, ed è in Veneto che, il 20 maggio 2025, è stato sentito a verbale come persona informata sui fatti, per "cristallizzare" la sua deposizione sui suoi rapporti con il nuovo indagato e con la cerchia di amici di allora. Alessandro Biasibetti, oggi frate e all'epoca fidanzato con la legale di Sempio, Angela Taccia. E poi Mattia Capra e Roberto Freddi, i cui dna verranno acquisiti nell'indagine insieme ad altri. Stando al suo legale, l'avvocato Francesco Compagna, il suo assistito si dice convinto dell’estraneità di Andrea Sempio dai fatti a lui contestati.

Marco Poggi è stato sentito diverse volte, nel corso di questi anni. La prima volta subito dopo l'omicidio della sorella e aveva parlato dei rapporti tra Chiara e Alberto dicendo che "erano buoni". Un'altra, due mesi dopo l'omicidio, a ottobre 2007, per parlare dei suoi amici. Raccontò agli investigatori delle loro visite in casa sua, dell'uso del computer che facevano, in camera di Chiara, sia lui che i suoi amici. Marco Poggi è stato inoltre sentito dai carabinieri anche nel 2016, sulle telefonate fatte da Sempio a casa Poggi il 7 e l'8 agosto, pochi giorni prima dell'omicidio. In quei giorni, Marco non c'era, ma era partito per una vacanza in Trentino insieme ai genitori e alla famiglia dell'amico Biasibetti. Alla domanda se avesse avvisato i suoi amici della sua partenza, ha sempre detto di no. "Non c’era l’abitudine fra noi ragazzi di salutarci quando uno partiva - disse a verbale Marco Poggi - anche perché era una questione di dieci giorni, quindi non mi era nemmeno venuto in mente di mandare un messaggio o fare una telefonata per salutare”. 

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