
Andrea Sempio assieme alla sua amica e avvocata Angela Taccia, 35 anni
Garlasco (Pavia) – Avvocata, l’Ordine di Milano ha richiamato «l’attenzione sull’importanza del rispetto dei principi deontologici che regolano i rapporti tra l’avvocatura, i mezzi di informazione e i social network»: era riferito a lei?
“Non mi risultano illeciti o provvedimenti disciplinari. Non ho ricevuto alcuna pec. Proprio l’altro giorno ho incontrato il presidente Antonino La Lumia e non mi ha detto niente. Anche a mia madre, pure lei avvocata, non ha detto niente. Giovedì l’ha incontrata e le ha chiesto come stessi, non l’ha invitata a redarguirmi”.
Angela Taccia, 35 anni, amica storica di Andrea Sempio, è l’avvocata che affianca Massimo Lovati nella difesa del neo indagato nel caso Poggi.
Sul suo profilo Instagram, nel giorno in cui Sempio non si è presentato all’interrogatorio, è comparsa la frase "lotta dura senza paura”. Un messaggio ai pm?
“Assolutamente no. Ho un ottimo rapporto con la Procura di Pavia e in particolare con alcuni magistrati, nel rispetto dei ruoli. Usavo quella frase anche ai tempi dell’università, me la ripetevo quando dovevo dare un esame, un po’ come la celebre parola che pronunciano i teatranti prima di andare in scena. Avevo scritto un post sul profilo privato dove posto le foto del mio cane. E quel profilo mi è stato hackerato”.
Il presidente dell’Ordine richiama al rispetto del Codice deontologico che impone all’avvocato che rilasci dichiarazioni pubbliche “l’obbligo di assumere un comportamento riservato”.
“Frequento tutti i corsi e ho il massimo rispetto del Codice deontologico. Amo questa professione e considero il Codice deontologico e il Codice penale come la mia bibbia. Non perché io speciale: perché non voglio sbagliare”.
I suoi colleghi come hanno reagito al post e alle polemiche?
“Ho ricevuto moltissima solidarietà, non me l’aspettavo. D’altra parte sanno quale rispetto porti alla professione. Lo dimostro anche con il mio abbigliamento, che in udienza è sempre rigoroso”.
C’è chi l’accusa di essere una persona che ama stare davanti ai microfoni.
“Ogni giorno sotto il mio studio ci sono capannelli di giornalisti. Siccome devo lavorare, appena posso scendo e rilascio una dichiarazione così se ne vanno e torno ai miei clienti. Eppure c’è chi mi critica per i vestiti, gli accessori o i capelli non perfettamente in piega”.
Perché questo accanimento?
“Magari perché sono donna e giovane. Di certo noto la volontà di mettere in cattiva luce la difesa di Sempio. Qualcuno mi ha consigliato di abbandonare il caso perché sarebbe troppo complicato per me; altri hanno sollevato un conflitto d’interessi perché io e Andrea siamo amici. Non esiste conflitto d’interessi per questo”.
Intende gettare la spugna?
“No, questo caso non lo mollo. Forse aveva ragione mia nonna: “Che se ne parli bene o male, purché se ne parli“. Continuerò a stare accanto ad Andrea, poi ad agosto mi godrò il meritato riposo”.