
L’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi
L'avvocato Gian Luigi Tizzoni vive e lavora a Milano. Diplomato al liceo classico Cairoli di Vigevano nel 1985, ha studiato Giurisprudenza all'Università di Pavia, conseguendo la laurea con pieni voti. Dal 1990 al 1994 ha lavorato come praticante a Milano in uno studio legale specializzato in diritto penale e civile. Dal 1995 al 1997 è stato quindi procuratore legale, sempre a Milano, per poi fondare nello stesso 1997 lo Studio Legale Tizzoni, con sede nel capoluogo lombardo. Nel corso degli anni ha rappresentato figure di rilievo come l'imprenditore Salvatore Ligresti e la società del gruppo Salini Impregil. Tuttavia, è noto al grande pubblico soprattutto per essere il legale storico della famiglia di Chiara Poggi. Nel suo libro 'Processo Garlasco: diritto alla verità', Tizzoni ha raccontato la sua lunga esperienza nel caso, sottolineando l'importanza della verità processuale. L'avvocato è stato - suo malgrado - al centro delle cronache anche nel 2015. E' infatti scampato alla sparatoria del tribunale di Milano di dieci anni fa: si trovava infatti in aula quando Claudio Giardiello aprì il fuoco causando tre morti e due feriti.
Nonostante l'ultima inchiesta su delitto di Garlasco, Tizzoni continua a ribadire la sua tesi: "Lo Stato ai Poggi ha consegnato la verità, ma oggi quella verità non la difende", difendendo la correttezza della condanna di Alberto Stasi ora che la Procura di Pavia, che ha "una tesi un po' confusa", ha indagato Andrea Sempio. "Si fatica a comprendere la direzione, non ci sono elementi negli atti che lasciano intendere un collegamento tra Stasi e Sempio, ancor meno o altrettanto non ce ne sono tra Sempio e le sorelle Cappa", ha detto. La verità per Tizzoni e per i genitori di Chiara è sempre stata solo una: Alberti Stasi è l'unico colpevole.
Il nome di Tizzoni è però tornato alla ribalta dopo la puntata de 'Le Iene', andata in onda il 20 maggio 2025 e durante la quale un supertestimone ha rilasciato dichiarazioni inedite riguardo il delitto di Garlasco. Dopo il racconto dell'uomo con nome fittizio di Carlo, l'inviato del programma gli ha domandato perché abbia deciso di parlare a distanza di quasi 20 anni. Lui ha risposto di aver voluto raccontare tutto già all'epoca ma che gli venne detto di tacere. Si sarebbe rivolto proprio a Gian Luigi Tizzoni, l'avvocato della famiglia Poggi, ma il legale gli avrebbe detto che, essendoci già un'indagine aperta su Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio di Poggi, non sarebbe stato possibile aprirne un'altra sulla pista che il testimone suggeriva. Circostanze su cui il legale ha preferito non replicare. Carlo a quel punto avrebbe desistito. Le sue dichiarazioni, ha spiegato la trasmissione, sono state raccolte qualche tempo fa e prima di essere mandate in onda sono state consegnate alla Procura di Pavia.
La trasmissione ha puntato poi su un altro elemento: le telefonate della madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari, a un giornalista della trasmissione di Italia 1. La donna chiamò per difendere il figlio dai sospetti. Con 'Le Iene' avrebbe parlato anche lei dell’avvocato Gianluigi Tizzoni, che difende la famiglia Poggi, affermando che egli avrebbe passato documenti della procura al difensore di Sempio. "Non so se glieli ha dati a pagamento o gratis". Questo episodio ha generato non pochi interrogativi, poiché se confermato indicherebbe una gestione discutibile delle informazioni sensibili relative all’indagine.