STEFANO ZANETTE
Cronaca

Garlasco, il Dna di Ignoto 3 scoperto dopo 18 anni: “La firma del killer”. “No, cercate fantasmi”

Delitto di Chiara Poggi il 13 agosto 2007. Il controesame: sul tampone oro-faringeo un profilo genetico trovato dopo 18 anni. Bocellari, avvocata di Stasi: “Conferma fondamentale”. Garofano, consulente di Sempio: “Garza contaminata prima del prelievo, non un tampone sterile"

Chiara Poggi uccisa il 13 agosto 2007: aveva 26 anni

Chiara Poggi uccisa il 13 agosto 2007: aveva 26 anni

Garlasco (Pavia), 14 luglio 2025 - Tutto confermato, soprattutto le differenze nelle interpretazioni, diametralmente opposte: "Nessuno dice che è contaminazione", anzi no, "è da contaminazione". L'esito delle ripetizioni delle analisi non ha eliminato il contrasto tra consulenti e legali delle diverse parti coinvolte nell'incidente probatorio in corso per l'indagine riaperta dalla Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007.

Approfondisci:

Garlasco, il Dna ignoto su Chiara Poggi non è degli amici di Sempio: esclusi Freddi, Capra e il ‘frate’ Biasibetti. Caccia al terzo uomo

Garlasco, il Dna ignoto su Chiara Poggi non è degli amici di Sempio: esclusi Freddi, Capra e il ‘frate’ Biasibetti. Caccia al terzo uomo

La comunicazione giunta oggi alle parti dalla genetista Denise Albani, nominata come perito insieme al dattiloscopista Domenico Marchigiani dalla Gip Daniela Garlaschelli, ha confermato quello che era stato il primo esito emerso venerdì scorso: dei cinque campioni estrapolati dal tampone oro-faringeo effettuato in fase di autopsia, tre sono risultati "illeggibili", uno è stato attribuito all'assistente del medico legale, uno è rimasto ignoto.

Spunta una terza persona nel delitto Garlasco, per cui è stato condannato Alberto Stasi (a destra) e per il quale oggi è indagato Andrea Sempio
Spunta una terza persona nel delitto Garlasco, per cui è stato condannato Alberto Stasi (a destra) e per il quale oggi è indagato Andrea Sempio
Approfondisci:

Garlasco, chi è il complice fantasma del killer? Dalla strana lesione su Chiara Poggi alla pista Sempio, ecco 18 anni di caccia all’Ignoto

Garlasco, chi è il complice fantasma del killer? Dalla strana lesione su Chiara Poggi alla pista Sempio, ecco 18 anni di caccia all’Ignoto

"Il profilo è stato confermato in toto e, allo stato, non si sa di chi sia" dice l'avvocata Giada Bocellari, che col collega Antonio De Rensis difende Alberto Stasi, già condannato in via definitiva per lo stesso omicidio e ammesso dalla Gip a partecipare all'incidente probatorio "in qualità di persona interessata all'assunzione della prova". Un profilo maschile che, in base ai confronti fatti dai consulenti delle parti, non è né di Stasi né dell'indagato Andrea Sempio.

Alcune tracce di Dna ritrovate sotto le unghie di Chiara Poggi
Alcune tracce di Dna ritrovate sotto le unghie di Chiara Poggi
Approfondisci:

Garlasco, l’incognita del Dna maschile e i due profili estrapolati dal tampone orale durante l'autopsia: “Test da ripetere, ci vuole cautela”

Garlasco, l’incognita del Dna maschile e i due profili estrapolati dal tampone orale durante l'autopsia: “Test da ripetere, ci vuole cautela”

"Nessuno dice che è contaminazione - aggiunge l'avvocata di Stasi - perché se si sapesse con certezza che è da contaminazione si dovrebbe sapere anche di chi è". Come per l'altro profilo, escluso proprio per la corrispondenza con l'assistente del medico legale che ha involontariamente "inquinato". Anche la Procura di Pavia e i carabinieri di Milano, che in questa fase di indagini preliminari con incidente probatorio in corso non rilasciano ovviamente dichiarazioni e commenti sugli esiti parziali, in base a indiscrezioni riterrebbero remota l'ipotesi che qualcun altro tra gli operatori che si avvicinarono al cadavere e lo toccarono possa aver lasciato il proprio Dna all'interno della bocca della vittima.

Approfondisci:

Garlasco, alibi, orari e sospetti: da Stasi a Sempio alle gemelle Cappa, la ricostruzione minuto per minuto del giorno del delitto

Garlasco, alibi, orari e sospetti: da Stasi a Sempio alle gemelle Cappa, la ricostruzione minuto per minuto del giorno del delitto

Tanto che sarebbe già iniziata la caccia all'Ignoto 3 (dopo gli Ignoti 1 e 2 relativi ai profili estratti dai margini ungueali della vittima, il secondo rimasto ancora ignoto e primo invece attribuibile per la difesa di Stasi e per i consulenti della Procura all'indagato Andrea Sempio, anche se l'utilizzabilità e la comparazione di quell'aplotipo Y sono oggetto di questo stesso incidente probatorio, questione che dovrà essere dipanata dai periti), con l'ipotesi di un altro assassino o complice sulla scena del crimine, che possa aver lasciato il suo Dna nella bocca della vittima cercando di tappargliela per non far sentire le sue urla e potrebbe persino essere stato morso.

Approfondisci:

Garlasco, sul corpo di Chiara la lesione provocata da una scarpa col tacco: il mistero della donna complice. “Voleva infierire?”

Garlasco, sul corpo di Chiara la lesione provocata da una scarpa col tacco: il mistero della donna complice. “Voleva infierire?”

Ma ci sono ipotesi del tutto diverse. "Nessun altro assassino, ma una garza contaminata prima del prelievo" sostiene infatti Luciano Garofano, consulente per la difesa di Sempio. "Quella garza non è un tampone sterile - spiega l'ex comandante del Ris di Parma - ma serviva a raccogliere il materiale di Chiara per confrontarlo con gli esiti delle analisi delle tracce ematiche trovate sulla scena del crimine. La spiegazione più logica, e non di parte, è che sia una contaminazione che è avvenuta prima del prelievo, anche se c'è chi vorrà andare alla ricerca di un fantasma".

Approfondisci:

Garlasco, il pasticcio delle scarpe e la traccia 44 “sporca” e mai analizzata: una strisciata di suola proprio sotto l’impronta 33 (attribuita a Sempio)

Garlasco, il pasticcio delle scarpe e la traccia 44 “sporca” e mai analizzata: una strisciata di suola proprio sotto l’impronta 33 (attribuita a Sempio)

Anche per Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, si tratta di una traccia da "inquinamento", comprovato dal fatto di essere esigua e mista con quella dello stesso assistente del medico legale. Ipotesi che non pare scartata dal perito, che avrebbe chiesto al medico legale che effettuò l'autopsia dei chiarimenti su come è stato eseguito il prelievo salivare e su chi era presente, oltre a lui e al suo assistente, nella sala autoptica.

La mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco viene trovata morta una ragazza di 26 anni: Chiara Poggi. Il corpo senza vita è riverso sulle scale che portano in taverna, nella sua abitazione in via Pascoli. Era sola in casa, perché la famiglia (padre, madre e fratello) stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in montagna, in Trentino. A fare la terribile scoperta è il fidanzato Alberto Stasi, che si era recato da lei perché non rispondeva al telefono: il giovane chiama i soccorsi e si reca in caserma dai carabinieri. Entro pochi giorni diventa il primo indiziato per il delitto della 26enne: verrà poi condannato a 16 anni con l'accusa di omicidio volontario (da aprile 2025 è in regime di semilibertà).

Oggi che c'è un altro indagato: Andrea Sempio, grande amico di Marco, fratello della vittima. Il 37enne è rientrato nelle indagini a marzo 2025, dopo che era stato scagionato nel 2017. Ma nella nuova inchiesta spuntano tanti nomi: dalle gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara, a Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio e Marco Poggi.