Vecchi sms, risalenti all’epoca dell’omicidio di Chiara Poggi, e recenti messaggi vocali, dopo la riapertura dell’inchiesta e il coinvolgimento di Andrea Sempio. Anche da qui, cioè dalle tracce testuali e vocali dei cellulari, passa la nuova indagine sul delitto di Garlasco con tutte le sue spigolature extra fascicolo.

Perché – non è una novità – anche persone mai iscritte sul registro degli indagati diventano in qualche modo protagoniste di un giallo apparentemente risolto con la condanna a 16 anni di Alberto Stasi e ciò che queste persone hanno scritto e detto nel tempo potrebbe diventare materiale d’interesse per gli inquirenti.

Agli atti della Procura di Pavia ci sono gli 280 sms scambiati all’epoca dei fatti dalle gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara Poggi, e in particolar modo di quel “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”. Ora spuntano i messaggi vocali che Paola Cappa avrebbe inviato il giorno del prelievo del dna di Andrea Sempio, lo scorso mese di marzo, a Francesco Chiesa Soprani, ex manager dello spettacolo che si interessò alle due gemelle diventate popolari in quel lontano 2007. “Se la procura me li chiede, li fornisco – ha detto l’ex impresario a Repubblica –. Io non me ne faccio niente”.
Chiesa Soprani, che è stato fra l'altro agente di Noemi Letizia ed è stato sentito come teste nel Ruby Ter, ha detto di aver conosciuto Paola "nel 2007". "Dopo l'omicidio sono io che porto Fabrizio Corona a Garlasco. Voleva ingaggiare le 'gemelle K' per interviste e passaggi tv. Da allora Paola e io diventammo amici".
Così il giorno del prelievo del Dna le ha scritto e "lei si è lasciata andare con questi vocali", che lui ha salvato in una cartellina ciascuno con un titolo. Si è parlato di un messaggio in cui lei parlerebbe di un tentativo di incastrare Stasi ma "non è come è stato raccontato. Chi lo ha riportato deve avere letto il titolino indicativo che avevo dato io nella fotografia-memo a un vocale: 'Incastrare Stasi'. Ed è venuta fuori sta cosa". Del contenuto dei vocali non parla se non per dire che "ce n'è uno in cui Paola smentisce alcuni racconti della gemella Stefania, ma non voglio parlare".
Contrastanti risulterebbero anche le versioni delle due sorelle rispetto al rapporto con la cugina uccisa il 13 agosto 2007. Paola parla ai carabinieri di una relazione piuttosto distaccata di entrambe con Chiara Poggi che aveva gusti e abitudini diverse mentre Stefania riferisce di contratti frequenti e confidenziali tra lei e la cugina, dopo maggio 2007, dunque negli ultimi mesi di vita della 26enne.