
Il palazzo di via Bisnati 7 dove viveva la vittima Silvana Damato, nel riquadro
Milano, 14 agosto 2025 – L’appartamento in ordine, nessun segno di effrazione. Ma la porta era chiusa e mancavano le chiavi di casa. È giallo sulla morte di Silvana Damato, pensionata 69enne, trovata morta nella vasca da bagno lo scorso venerdì. Il pm Valentina Mondovì intanto ha aperto un fascicolo per omicidio e sono in corso le indagini dei carabinieri.
Il suo corpo era parzialmente immerso nella vasca da bagno piena d’acqua. Il volto rivolto verso l’alto, tumefatto. Ferite evidenti sul collo. È giallo sulla morte di Silvana Damato, pensionata 69enne. A scoprire la tragedia sono stati i vigili del fuoco lo scorso venerdì entrando nella casa della donna al sesto piano nel condominio di via Bisnati 7, al quartiere Bruzzano.
L’allarme degli amici
Sono le 18 di venerdì 8 agosto quando i pompieri ricevono la segnalazione: Silvana Damato sarebbe dovuta andare qualche ora prima in un parco, per giocare a carte con alcuni amici, ma non si era presentata all’appuntamento e non rispondeva alle telefonate.
Da qui svariati tentativi di mettersi in contatto con lei, anche fisicamente. Ma tutti inutili. Quindi la richiesta di aiuto. I pompieri arrivano in via Bisnati attorno alle 19. La porta è chiusa, bisogna forzare. In un attimo sono dentro e scoprono il cadavere della donna: per Silvana Damato non c’è più nulla da fare.
Le indagini
Poi sul posto arrivano i carabinieri e scattano subito le indagini. Non ci sono segni di lotta, la casa è in ordine. Il corpo della donna è immerso nell’acqua non del tutto (aveva cercato di alzarsi? Magari per fuggire?), la vasca è colma e il rubinetto è chiuso. Il volto è verso l’alto, le ferite sono subito evidenti. Gli occhi, tumefatti.
Sul collo spicca un’altra lesione. Da un primo esame, nessuna contusione sarebbe stata mortale ma le ferite sarebbero compatibili con l’azione di una terza persona. Dall’autopsia (effettuata ieri, i cui esiti non sono ancora noti) si potrà capire se nei polmoni era presente acqua. Attesi anche i risultati degli esami tossicologici.
Gli interrogatori
Nel frattempo sono state ascoltate diverse testimonianze e, in base a quanto emerso, la donna era stata vista al mattino di venerdì. Poi nessuno l’ha più incontrata e, l’unica cosa certa, è che aveva un appuntamento per giocare a carte in un parco con alcuni amici, nel pomeriggio. Sparire senza avvertire non era da lei, quindi chi l’aspettava si è preoccupato e ha provato a rintracciarla. Ma tutti i tentativi sono andati a vuoto e la preoccupazione è aumentata nel corso delle ore, fino alla decisione di chiamare aiuto
Le piste
Silvana Damato viveva sola e aveva una figlia che abita altrove. Ora le indagini proseguono: i militari continueranno ad ascoltare la cerchia di familiari, amici e vicini di casa per avere informazioni sul suo stile di vita e per capire se stesse frequentando qualcuno. Dai sopralluoghi non è emerso che da casa sia stato portato via qualcosa (si escluderebbe quindi un tentativo di rapina): la donna ha sicuramente aperto la porta, non ci sono segni di effrazione. L’unica cosa a essere sparita sono le chiavi di casa: chi le ha portate via? Se fosse stata la donna a chiudere, il mazzo dovrebbe essere all’interno.
I carabinieri stanno anche passando al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza del condominio, per controllare chi è entrato e chi è uscito dal condominio, che è un palazzo signorile alla periferia nord della città, negli orari compatibili con la morte della signora, e i tabulati telefonici.