ANNA GIORGI
Cronaca

Il ‘ricatto’ dei costruttori: "Progetti milionari o blocchiamo gli investimenti a Milano”

Inchiesta sull’urbanistica a Milano, l’ordinanza con cui il Gip conferma gli arresti per i “big“ e la storia edilizia della città: "Meccanismi clientelari e conflitti di interesse. Un sistema in cui i privati premevano sulle istituzioni per ottenere l’ok a operazioni milionarie"

Il terremoto giudiziario che ha colpito i vertici di Palazzo Marino è partito dal progetto del "palazzo nel cortile". A dare il via alle indagini fu, nel 2022, un esposto su un edificio di tre piani abbattuto per far posto a un palazzo di sette piani, l’"Hidden garden" di piazza Aspromonte.

Ex Scalo Ferroviario Farini presentazione del progetto di riqualificazione urbana , Campus delle Arti ABA Brera
Manfredi Catella e Giancarlo Tancredi
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La Procura chiese il sequestro della palazzina, instaurando un braccio di ferro con il costruttore, il patron di Bluestone Andrea Bezziccheri, (oggi in carcere) che si è trascinato fino in Cassazione. Da questa prima inchiesta - chiusa nei mesi scorsi con 26 indagati - i fascicoli aperti dal 2022 si sono moltiplicati e dall’ipotesi di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, si è arrivati a squarciare il velo su un "sistema di speculazione selvaggia" e su un presunto "sistema di edilizia e urbanistica deviata".

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Così siamo arrivati all’inchiesta che ha portato alla richiesta di arresto per i sei indagati: l’ex assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi e il numero uno di Coima Manfredi Catella, l’ex presidente della commissione per il Paesaggio Giuseppe Marinoni, e il suo socio in affari e manager Federico Pella, l’architetto Alessandro Scandurra e il costruttore Andrea Bezziccheri. E alla convalida dei domiciliari per tutti, tranne per Bezziccheri in cella. Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella sono tra le figure chiave dell’inchiesta della guardia di finanza sulla gestione dell’urbanistica, sono due "big" del settore.

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Livornese di nascita, ma milanese d’adozione, laurea in economia alla Cattolica e master in pianificazione regionale e real estate al Politecnico di Torino, Catella è il fondatore del gruppo Coima. Con 30 anni di esperienza nei settori dell’investment management e del real estate. Tra le operazioni più rilevanti, la riqualificazione del quartiere Porta Nuova a Milano rappresenta uno dei più prestigiosi piani di riqualificazione urbana d’Europa, per un totale di 2 miliardi di euro di investimenti.

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Nella giunta del sindaco Giuseppe Sala, Giancarlo Tancredi è entrato nel 2021 come assessore alla Rigenerazione urbana, incarico da cui si è dimesso lo scorso 21 luglio in seguito all’inchiesta. Nato a Milano nel 1961 e laureato in architettura, per anni è stato un dirigente di punta dell’urbanistica milanese. Come direttore dell’Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree di Palazzo Marino, si è occupato dei progetti urbanistici "complessi più importanti della città - si legge sul sito del Comune -, tra i quali l’area Porta Nuova, il Portello, City Life. Expo 2015 e Mind, la Darsena, gli scali ferroviari dismessi, Santa Giulia e l’area dello Stadio".

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Ricostruendo l’indagine, il gip Mattia Fiorentini ha scritto nelle oltre 400 pagine di ordinanza che appare "evidente che un organismo costituito e operante come l’ex Commissione Paesaggio del Comune che rivestiva un ruolo centrale per gli operatori interessati a costruire torri e aumentare i volumi, in quanto poteva autorizzare il superamento degli indici morfologici obliterando il piano attuativo, è un generatore di meccanismi clientelari, di conflitti di interesse e, per quanto ne consegue, di mercimonio della funzione pubblica e corruttela". E ancora il gip: "Nel sistema (...) avviato, consolidato e recepito per gestire la partita della rigenerazione urbana di Milano, i privati si sarebbero permessi di esercitare pressioni sulle più alte cariche istituzionali (compreso il sindaco Sala) per ottenere l’approvazione di progetti milionari, prospettando, altrimenti, una sospensione degli investimenti e iniziative giudiziarie".