Luca Tavecchio
Cronaca

Corruzione e false dichiarazioni. Tutti i reati contestati nell’inchiesta ai sei che gestivano il "sistema"

La mappa di tutte le imputazioni degli arrestati, le presunte mazzette e i progetti finiti nel mirino della Procura. Dal "Pgt ombra" per favorire i costruttori amici alle consulenze dei membri della Commissione Paesaggio.

La mappa di tutte le imputazioni degli arrestati, le presunte mazzette e i progetti finiti nel mirino della Procura. Dal "Pgt ombra" per favorire i costruttori amici alle consulenze dei membri della Commissione Paesaggio.

La mappa di tutte le imputazioni degli arrestati, le presunte mazzette e i progetti finiti nel mirino della Procura. Dal "Pgt ombra" per favorire i costruttori amici alle consulenze dei membri della Commissione Paesaggio.

Con il salto di qualità nelle inchieste sulla gestione urbanistica, dai primi filoni in cui venivano contestati per vari interventi immobiliari i reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva e l’abuso d’ufficio, poi abrogato, e il falso, si è passati a ipotizzare anche episodi di corruzione.

Nella inchiesta che ha portato ai domiciliari cinque indagati e uno in carcere ecco le accuse della Procura: False dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri. I pm nell’istanza al gip hanno contestato questo reato al presidente, fino ad aprile, della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e all’ormai ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, in relazione alla nomina nel 2021, con riconferma a fine 2024, del primo al vertice dell’organismo al centro del "sistema deviato" per il via libera alle operazioni edili. Marinoni non avrebbe dichiarato i conflitti di interesse con progettisti e imprese per attuare "un Pgt (Piano di governo del territorio, ndr) ombra". Tancredi ne sarebbe stato consapevole e avrebbe fatto pure riconfermare la nomina al sindaco Sala, che è indagat. Un’imputazione di falso dello stesso genere viene contestata ad Alessandro Scandurra per la sua nomina di componente della Commissione.

Le corruzioni. Otto le accuse di corruzione contestate dai pm nella richiesta. La prima vede indagati Marinoni, Tancredi e Federico Pella, ormai ex manager della società di ingegneria J+S. Marinoni, in sintesi, con il contributo dell’assessore avrebbe stretto con Pella un accordo corruttivo remunerato anche attraverso contratti di collaborazione e di partenariato di fatto. E per orientare i pareri della Commissione su vari progetti, come quello Goccia-Bovisa, ad esempio, il numero uno della Commissione avrebbe incassato, attraverso Pella, presunto collettore della "mazzette-parcelle", quasi 370mila euro. Tancredi non avrebbe ricevuto utilità dirette, ma avrebbe preso parte come dimostrato dalle chat, secondo i pm, al "patto". Marinoni, inoltre, è accusato di altre tre ipotesi di corruzione anche per rapporti con altri imprenditori e progettisti per interventi come quelli sui Bastioni di Porta Nuova e sui Portali di Gioia. E poi risponde ancora in concorso delle presunte mazzette ottenute da Scandurra e versate, per i pm, dal re dei grattacieli milanesi Manfredi Catella, Ceo di Coima. Parcelle per oltre 138mila euro per i progetti Pirellino-Torre Botanica e Scalo Romana-Villaggio olimpico. Altre ipotesi di corruzione riguardano, poi, Scandurra per legami con altri imprenditori, tra cui Andrea Bezziccheri di Bluestone. Scandurra avrebbe preso in totale oltre 3 milioni di euro, tra cui più di 2,5 milioni per due progetti.

Induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo i pubblici ministeri, Tancredi, su richiesta di Manfredi Catella e dell’archistar Stefano Boeri, anche lui indagato, avrebbe interferito, tra marzo e ottobre 2023, "nelle valutazioni della Commissione per il paesaggio", inducendo "indebitamente" Marinoni ad orientarla verso un parere favorevole per l’intervento "edilizio denominato P39-Pirellino e Torre botanica, al fine di garantire utilità e soddisfazione agli interessi economici di Catella e del suo progettista Stefano Boeri". Anche in questo capitolo è stato iscritto Sala in concorso. Una ricostruzione questa non riconosciuta dal gip Mattia Fiorentini che ha scagionato tutti e 5 da tale accusa.