Milano, 16 settembre 2025 – Alla riapertura dei lavori dopo la pausa estiva, come richiesto dal capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, il Consiglio regionale della Lombardia ha ricordato con un minuto di silenzio l'attivista conservatore statunitense Charlie Kirk, ucciso durante un evento in Università nello Utah. Contestualmente l'Aula ha ricordato anche la deputata democratica del Minnesota Melissa Hortman, uccisa in casa insieme al marito il 14 giugno.
"Di opinioni politiche differenti, sono entrambi purtroppo vittime di un odio ingiustificabile che qui, oggi, vogliamo fortemente condannare tutti insieme" ha detto il presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
Dopo il minuto di silenzio, hanno preso la parola i vari consiglieri. Il gruppo della Lega ha esposto dei cartelli con scritto 'Charlie Kirk uno di noi' con una foto dell'attivista. "L'ondata di odio c'è in Occidente e quello che colgo dalle reazioni a questo omicidio è che qualcuno ha tentato di far passare la cosa come se Kirk se la fosse cercata, qualcuno ha estrapolato frasi per dipingerlo con un estremista che se l'è cercata - ha detto il capogruppo del Carroccio Alessandro Corbetta -. Attenti a dare patentini di nazismo e fascismo a chi non la pensa allo stesso modo, si può armare la mano di qualcuno".

"Mi sembra più un dibattito politico che una commemorazione, è la prima volta che vedo in una commemorazione strumenti di propaganda come i cartelli - ha commentato il capogruppo del Pd in Regione Pierfrancesco Majorino -. Mi auguro che sia un'occasione in cui si rifletta sul linguaggio dell'odio in politica: riflettete su quello che la destra ha fatto in questi anni perché il linguaggio violento è stato così tanto rappresentato dai vostri leader, a partire da Matteo Salvini".
Secondo il capogruppo di Fratelli d'Italia Christian Garavaglia "demonizzare l'avversario tanto da renderlo nemico porta sempre a conseguenze tragiche come l'omicidio del giovane Kirk. Ma noi siamo convinti che le idee non possano essere uccise". Anche secondo il capogruppo di Forza Italia Fabrizio Figini "l'avversario politico non è mai un nemico da distruggere".