
Carabinieri fuori dalla villetta di Garlasco
Garlasco (Pavia), 27 maggio 2025 – Un agricoltore, che 18 anni fa lavorava i campi vicino a casa Poggi, potrebbe aver "sentito un litigio" o "conversazione (...) tra la vittima ed il suo assassino". È un dettaglio che emerge dalle carte relative all’omicidio di Garlasco. Si tratterebbe di un testimone di un "evento sconosciuto agli inquirenti".
A raccontare del teste inedito è un rapporto di un investigatore privato che nove anni fa, nell'ambito di indagini difensive disposte dai legali di Stasi, il fidanzato di Chiara che sta finendo di espiare 16 anni di carcere, aveva ricevuto mandato di pedinare Andrea Sempio, l'amico di Marco Poggi su cui la Procura di Pavia ha acceso i riflettori.
L'agenzia che aveva ricevuto il compito di pedinare Sempio è finita successivamente nell'inchiesta su Equalize. Lo 007 nei verbali delle investigazioni che si sono svolte dal 26 ottobre al 3 dicembre 2016, spiega che il 12 gennaio di quell'anno un anziano si era recato nel negozio di autoricambi della famiglia Stasi "asserendo di conoscere la verità" sull'omicidio di Chiara Poggi.
Durante il servizio è stata effettuata una ricognizione dei luoghi che ha suggerito, per via dei campi vicini a via Pascoli, che ci sia stato un "presunto agricoltore che, all'epoca dei fatti, poteva coltivare i campi prospicienti" la villetta dei Poggi e che avrebbe potuto
sentire una ipotizzata discussione tra Chiara e il suo killer e fornire "ogni altro dettaglio".
La mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco viene trovata morta una ragazza di 26 anni: Chiara Poggi. Il corpo senza vita è riverso sulle scale che portano in taverna, nella sua abitazione in via Pascoli. Era sola in casa, perché la famiglia (padre, madre e fratello) stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in montagna, in Trentino. A fare la terribile scoperta è il fidanzato Alberto Stasi, che si era recato da lei perché non rispondeva al telefono: il giovane chiama i soccorsi e si reca in caserma dai carabinieri. Entro pochi giorni diventa il primo indiziato per il delitto della 26enne: verrà poi condannato a 16 anni con l'accusa di omicidio volontario (da aprile 2025 è in regime di semilibertà).
Oggi che c'è un altro indagato: Andrea Sempio, grande amico di Marco, fratello della vittima. Il 37enne è rientrato nelle indagini a marzo 2025, dopo che era stato scagionato nel 2017. Ma nella nuova inchiesta spuntano tanti nomi: dalle gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara, a Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio e Marco Poggi.