
Il ponte di via Ludovico il Moro collega viale Repubblica e Città Giardino
Pavia – Talmente malconcio da non poter essere recuperato. L’impresa Fratelli Marotta di Avellino che ha vinto l’appalto per la manutenzione del ponte di via Ludovico il Moro sembra non abbia iniziato i lavori di manutenzione del collegamento tra viale Repubblica e Città Giardino non per un lassismo, quanto per diversi problemi oggettivi. Lo si evince dalla fitta corrispondenza intercorsa tra la ditta e il Comune venuta a galla grazie a un accesso agli atti del consigliere comunale di opposizione Nicola Niutta. “L’intera struttura in acciaio versa in un avanzato stato di degrado generalizzato, causato principalmente dall’ossidazione degli elementi costitutivi, oltre che da deformazione, svergolamento e assottigliamento diffuso dei singoli profili - si legge in una lettera inviata al Comune il 23 luglio -. La condizione rilevata impedisce qualsiasi forma di recupero dell’esistente struttura e in particolare delle travi reticolari. Reputiamo, in sostanza, non fattibili le operazioni di disassemblaggio dei singoli elementi”.
La ditta propone una soluzione alternativa che rispetti il progetto, ma il direttore lavori il 24 luglio ha risposto proponendo l’interruzione dei termini contrattuali mediante sospensione dei lavori e il 30 luglio alla ditta è arrivata una diffida ad adempiere con intimazione di risoluzione contrattuale. Di fronte al diktat la Fratelli Marotta ha risposto elencando una serie di criticità, dallo smantellamento del ponte non poteva essere eseguito con il taglio a fiamma fino alle prove di carico annullate a causa si una richiesta di carichi più che raddoppiati. “Nonostante le criticità emerse - ha scritto Marotta - siamo disponibili a cercare di risolvere le problematiche e a intervenire”. Ma in realtà i lavori non sono ancora iniziati perché il Comune sostiene che il ponte si possa recuperare e la ditta no.
“A Città Giardino - ha detto Nicola Niutta di Fratelli d’Italia - ci sono attività che hanno perso il 70% del proprio fatturato. I residenti sono esasperati e guardano con preoccupazione alla riapertura delle scuole, quando il traffico aumenterà. In Consiglio comunale l’assessora ai lavori pubblici Alice Moggi ha sempre detto che, se i lavori non fossero stati completati entro il 24 agosto, sarebbero scattate le penali e avrebbero appaltato l’opera ad altre ditte che avevano concorso. Invece non scatteranno penali, alla ditta che ha vinto l’appalto il 21 agosto sono stati assegnati altri 105 giorni per completare l’intervento”. Quindi solo un ritardo? Non sembra. “Abbiamo immediatamente provato a contattatare telefonicamente il direttore lavori - ha replicato la ditta il 26 agosto - per definire le opere di cantiere senza ricevere alcuna risposta. Aspettiamo per organizzare al meglio le attività propedeutiche all’espletamento dei lavori”. “Difficilmente l’intervento potrà essere completato tra 105 giorni, Moggi abbia il coraggio di dirlo apertamente in Consiglio comunale dove porterò di nuovo la questione”.