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Sala difende le scelte: “Se ci sono errori, la colpa è mia ma Milano è meglio di prima. Da quando abbiamo paura dei grattacieli?”

Il sindaco e il terremoto urbanistica: “Resta il problema delle famiglie che sono senza casa: serve un tavolo condiviso. San Siro? È un mio obiettivo e a settembre voterò a favore in consiglio”

Il sindaco Beppe Sala in Consiglio Comunale

Il sindaco Beppe Sala in Consiglio Comunale

Milano, 5 agosto 2025 – “La commissione paesaggio? Nel mio caso il gip ha negato che io abbia fatto pressione per approvare delle cose, rimane un'accusa, che ho firmato la nomina”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala intervenendo a Rtl.102.5, in merito alle inchieste sull'urbanistica.

Inchiesta urbanistica a Milano, i sei indagati interrogati a Palazzo di Giustizia: Alessandro Scandurra, Giuseppe Marinoni,  Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Andrea Bezziccheri e Federico Pella
Inchiesta urbanistica a Milano, i sei indagati interrogati a Palazzo di Giustizia: Alessandro Scandurra, Giuseppe Marinoni, Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Andrea Bezziccheri e Federico Pella

La commissione 

Il sindaco, a riguardo, a poi spiegato: "Quando fai un bando pubblico, e di questo si tratta, una commissione del Comune, con dirigenti del Comune, sceglie in base a una valutazione tecnica i componenti di questa commissione e il sindaco firma.

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Cosa pensiamo, che il sindaco nel momento in cui qualcuno ha fatto questo lavoro si mette lì e fa un'analisi sua uno per uno dei componenti? Firma. La giustizia farà il suo corso, ci mancherebbe altro, però per dare una dimensione delle cose, stiamo parlando di questo. Io ho firmato rispetto a una proposta che mi è fatta da una commissione che ci ha lavorato per mesi".

Il rendering del nuovo Pirellino con la Torre Botanica di Boeri
A sinistra, il rendering del nuovo Pirellino con la Torre Botanica di Boeri e il Ponte Serra della Diller Sopra, il sindaco Giuseppe Sala

Errori e orgoglio

“A Milano possono esserci state operazioni non corrette ma nella stragrande maggioranza le operazioni che sono state fatte hanno un senso, anzi le rivendico. È inutile che mi nasconda dietro un dito, che dica non me ne sono accorto. Milano secondo me è meglio di anni fa.

Con ciò, alcuni errori possono esserci stati, ma se il tema è per non sbagliare stare fermi e lasciare le cose come sono, non è credo il motivo per cui i milanesi mi hanno eletto. Lungi da me dire “non è colpa mia”: se ci sono errori la colpa è mia. Poi vediamo la forma della colpa”.

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Grattacieli

Se costruisci in orizzontale consumi suolo, se costruisci in verticale ne consumi di meno, se adesso ci è venuta tutta di colpo la paura dei grattacieli, io mi dissocio - ha aggiunto - probabilmente io e chi è venuto prima di me fino ad Albertini allora siamo stati tutti dei sindaci sbagliati. Adesso abbiamo paura dei grattacieli?".

Il sindaco ha poi lamentato che “tutti sono diventati analisti, tutti ti dicono cosa non va, ma non c'è uno che riesca a fare una proposta seria” e poi ha ricordato che quando è diventato sindaco Milano che era sempre stata attrattiva per le opportunità di lavoro, stava cambiando.

Milano meglio di prima 

“Le grandi aziende non c'erano più. Dove si trovava lavoro? - ha detto -, aumentando turismo, puntando sulle università, attraendo investimenti stranieri e questi vogliono spazi, uffici case. Quindi - ha ribadito il sindaco -. lo rivendico, se poi il giudizio sul mio operato sarà negativo, sarà negativo, ma non posso dire che da questo punto di vista preferivo la Milano di prima”.

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Il tavolo  

Durante l’intervista il sindaco Sala ha poi raccontato che a causa delle inchieste sull'urbanistica ora  “il rischio è che Milano si fermi, la situazione poi c'è la situazione delle persone che hanno versato anticipi per le costruzioni che sono ferme”.

Le famiglie "le ho incontrare anche venerdì e mi sento di dire quello che ha detto il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, cioè che serve un tavolo in cui ci sono tutti i protagonisti - ha aggiunto -, ci devono essere anche i costruttori e l'accordo deve essere siglato dalla Procura, noi ci stiamo lavorando con l'avvocatura del Comune. C'è bisogno che tutti ci diamo una mano, non è un tema che si risolve tra Comune e cittadini”.

San Siro

Sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan "vedremo a settembre cosa succederà, dobbiamo passare dal Consiglio comunale. San Siro è uno di miei obiettivi per dignità personale ci sto lavorando da parecchi anni. Vedremo se la politica seguirà questa via, quello che noto avendo viaggiato per il mondo è che le grandi città hanno stadi nuovi, San Siro invece non è nuovo. Qui mi fermo perché so che sarà motivo di polemiche, a non fare nulla apparentemente va tutto bene ma la contemporaneità spinge al cambiamento soprattutto una città come Milano. Io voterò a favore in aula, perché voto anch'io, e vedremo quello che succederà", ha concluso Sala.