
Le 'famiglie sospese' hanno incontrato il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino il primo agosto
Milano, 4 agosto 2025 – Il terzo tempo in Cassazione non è neppure iniziato. Green Stone Sicaf spa, l’immobiliare che ha sviluppato il progetto Scalo House in zona Farini, ha rinunciato al ricorso contro i due decreti del gip che nel novembre 2024 hanno disposto il sequestro tra via Lepontina e via Valtellina del cantiere per la costruzione di due torri di 8 e 13 piani e di uno studentato universitario già abitato. Dal verdetto emerge che l’11 giugno la società ha fatto dietrofront sull’impugnazione dell’ordinanza del Riesame che il 17 dicembre ha confermato i provvedimenti.
Una scelta diametralmente opposta a quella di Nexity Milano Parco delle Cave srl, che proprio dalla Cassazione si è vista confermare, non più tardi del 21 luglio, lo stop alla costruzione di tre torri residenziali tra i 9 e i 13 piani. Quello di Scalo House è uno dei casi più emblematici delle inchieste milanesi sull’urbanistica. Che conta cantieri sequestrati, edifici già realizzati e abitati per i quali sono in corso procedimenti giudiziari e altri 13 progetti citati nell’ultima tranche, quella che ha portato in carcere l’immobiliarista Andrea Bezziccheri e ai domiciliari il re del mattone Manfredi Catella, l’ex assessore Giancarlo Tancredi, gli ex componenti della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni (in qualità di presidente) e Alessandro Scandurra e il costruttore Federico Pella.

E all’elenco delle opere nel mirino dei magistrati si potrebbero aggiungere presto altri interventi contro i quali si sono mobilitati comitati e cittadini. A comporre una mappa alternativa – disegnata dalla procura – della rigenerazione urbana che ha trasformato la città negli ultimi anni. Una mappa segnata – almeno stando alla ricostruzione dei pm – da un sistema corruttivo e da conflitti di interesse di professionisti travestiti da funzionari pubblici.
I cantieri sigillati sono, appunto, Scalo House in via Valtellina e le Residenze Lac al parco delle Cave. Quelli sotto processo, per i quali l’iter giudiziario è già iniziato o sta per iniziare, sono Hidden Garden di piazza Aspromonte, il primo caso finito sotto la lente dei magistrati, Torre Milano di via Stresa, Park Towers di via Crescenzago e Lambrate Twin Palace in via Massimiano. Ai quali si aggiungono i due progetti che hanno visto coinvolto in diverse vesti Stefano Boeri: Bosconavigli in via San Cristoforo, per il quale l'archistar "padre" del progetto andrà a processo a fine settembre per lottizzazione abusiva e abuso edilizio; il maxi cantiere della Beic (Biblioteca europea di informazione e cultura) a Porta Vittoria, per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio del professionista, che in quel caso era presidente della giuria del concorso, con l'accusa di turbativa d'asta.
Nelle carte dell’inchiesta, compaiono però anche progetti che promettono di cambiare il volto di interi quartieri, come il Pirellino di via Gioia e il Villaggio Olimpico all’ex Scalo ferroviario Romana, entrambi firmati Coima, la società guidata da Catella. Senza contare i sospetti sull’area infrastrutturale intorno al PalaItalia a Santa Giulia, uno dei nuovi impianti portati in dote dalle Olimpiadi invernali dell’anno prossimo.