
Lo stadio di San Siro al centro del dibattito politico
Milano, 31 luglio 2025 – Il consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi non ci gira intorno: “La maggioranza di centrosinistra non ha i numeri per far approvare la delibera su San Siro in Consiglio comunale. Quindi la cessione del vecchio Meazza sarà approvata con i voti del centrodestra. Altro che discontinuità! Non voglio neanche pensare che sulla delibera più importante di questo mandato la componente ambientalista del centrosinistra venga sostituita dal centrodestra. Sarebbe un fatto politicamente gravissimo e inaccettabile”.

I conti
Monguzzi, pallottoliere alla mano, fa i conti: “I consiglieri comunali sono (sindaco compreso) 49. La maggioranza è dunque 25. I consiglieri eletti con il centrosinistra sono 31: 7 hanno detto che voteranno contro. E 31 meno 7 fa 24”.
I sette progressisti che, a meno di sorprese a settembre, dovrebbero votare contro la delibera su San Siro sono due consiglieri del Pd – Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo –, tre di Europa Verde – lo stesso Monguzzi oltre a Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara –, l’ambientalista (del gruppo Misto) Enrico Fedrighini e il capogruppo della lista Sala Marco Fumagalli. “Quindi servono i voti del centrodestra”, chiosa Monguzzi.
La stoccata del Pd
Una previsione contestata con una nota dalla capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni e dal presidente della commissione Rigenerazione urbana del Comune Bruno Ceccarelli, anche lui del Pd.
“Almeno dal 2019 le profezie dell’opposizione, dei consiglieri Monguzzi e Fedrighini, vengono smentite dai voti del Consiglio comunale: tutti i documenti, gli ordini del giorno con i quali abbiamo definito i paletti entro i quali deve muoversi la partita dello stadio sono sempre stati votati e approvati in aula dalla maggioranza, rispettati dalla Giunta e fatti osservare alle squadre”.
Non è finita: “Monguzzi e Fedrighini sono gli ultimi titolati a parlare a nome della maggioranza. Da anni vivono sui giornali esclusivamente opponendo il loro “no“ a ogni proposta. Un atteggiamento che ha portato Fedrighini a ritrovarsi da solo nel gruppo Misto e Monguzzi ad essere messo in minoranza, e spodestato da capogruppo, addirittura dai suoi stessi colleghi dei Verdi”.
Il dossier
Intanto il Comitato SìMeazza di Luigi Corbani e Claudio Trotta, supportato proprio da Fedrighini e Monguzzi, ieri mattina in Comune ha presentato un dossier di 32 pagine per sostenere che lo stadio di San Siro potrebbe sopravvivere anche senza Milan e Inter: “Chi dice che per il Comune mantenere il Meazza senza le due squadre di calcio avrebbe un costo esagerato racconta bugie, anzi balle”.
L’attacco
Di più, Corbani afferma che “quella concordata tra Giunta e club è solo ed esclusivamente un’operazione immobiliare perché con lo stadio non si guadagna. In realtà Palazzo Marino ha la possibilità senza ricorrere alle casse comunali di pagarsi l’ammodernamento dello stadio. Ha tutte le misure e gli atti amministrativi per pagarselo, senza tirare fuori un quattrino e se non lo fa è una scelta politica e non legata a scelte economiche”.
Il portavoce del Comitato SìMeazza non spiega nei dettagli come potrebbe fare il Comune per finanziare il restyling della Scala del calcio (“questo tema sarà affrontato in un’altra conferenza stampa”) mentre Trotta, storico promoter milanese, afferma che “numeri alla mano, Milan e Inter hanno avuto lo stadio Meazza praticamente gratis dal Comune”.
I soldi
Trotta, probabilmente, si riferisce agli introiti su cui i due club, che gestiscono San Siro tramite la società M-I Stadio a fronte di un canone di concessione annuale di circa 10 milioni di euro, possono contare grazie alla concessione dell’impianto: 6,8 milioni di euro dagli ingressi al Museo di San Siro nel 2024, 11,9 milioni di euro dall’affitto del Meazza per i concerti estivi la scorsa estate, 2,4 milioni di euro da bar e servizio ristoro. Fondi che fanno sì che M-I Stadio possa gestire il Meazza senza problemi economici, la tesi portata avanti dal Comitato.
L’ambientalista Fedrighini, infine, ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere al sindaco e alla Giunta di svolgere ulteriori analisi a profondità maggiore sul Parco dei Capitani, dove Milan e Inter vorrebbero costruire il loro nuovo stadio, in modo da approfondire il tema della bonifica dei terreni.