SARA BALDINI
Cronaca

Terzo fungiatt morto in pochi giorni in Valtellina: Albaredo piange Tomaso Furlini

L’incidente fatale per l’85enne nel giorno del funerale del fratello 90enne. Nei giorni scorsi stessa sorte per Giorgio Bellotti e Attilio Bianchini

Sul posto uomini del Soccorso alpino e l’elicottero da Bergamo

Sul posto uomini del Soccorso alpino e l’elicottero da Bergamo

Albaredo per San MArco (Sondrio), 17 settembre 2025 – In un piccolo paese dove tutti si conoscono, quando accade una disgrazia, è un macigno che colpisce tutti, non soltanto i parenti più stretti. Così è stato nel tardo pomeriggio di oggi, quando ha cominciato a circolare la notizia della tragica fine di Tomaso Furlini, un “figlio” di Albaredo come ben rivela lo stesso cognome.

Classe 1940, 85 anni compiuti a gennaio, l’uomo, vedovo da appena un anno, padre di tre figli, nonno e pure bisnonno, era ancora in buona forma e ieri aveva approfittato delle temperature miti di questi ultimi giorni d’estate per uscire nei boschi, e non pensare, dopo un grave lutto. Tutto, infatti, nel giorno del funerale del fratello 90enne. Due passi in quella natura tanto familiare con la prospettiva, per nulla remota, di tornare a casa anche con qualche fungo che continuano a spuntare numerosi e a ingolosire tantissimi cercatori.

Cosi però non è stato, perché Furlini dalla passeggiata non è più tornato. Non vedendolo, alcuni amici poco prima delle 18 hanno deciso non fosse il caso di aspettare oltre e hanno allertato i soccorsi. Sono così scattate le ricerche, che hanno visto impegnati tecnici del Soccorso Alpino di Morbegno e del SAGF della Guardia di Finanza e la squadra di Morbegno dei Vigili del Fuoco. Sul posto si sono portati anche un’ambulanza e l’elisoccorso dell’Areu Bergamo.

Il corpo senza vita dell’anziano è stato individuato a quota 700 metri in fondo a un dirupo che si trova poco sopra il cimitero del paese. Il decesso in seguito a una scivolata fatale di un centinaio di metri. Quella di Furlini purtroppo è una sciagura che va ad allungare una lista già troppo lunga di incidenti mortali in montagna che si sono verificati in provincia e hanno mietuto vittime sia tra gli escursionisti esperti, che tra i cercatori di funghi o, comunque, persone uscite come Furlini per una passeggiata come migliaia di altre volte prima.

Soltanto negli ultimi giorni la stessa fine è toccata in Alta Valdidentro a Giorgio Bellotti, 76 anni, precipitato e trovato senza vita a quota 1480 metri in zona Palancana Raglion, mentre lunedì è deceduto a causa di una scivolata in Val Malasca, località La Bianca, zona assai impervia e caratterizzata da canali e salti di roccia, a circa 1.000 metri di quota, il talamonese di 75 anni Attilio Bianchini.