REDAZIONE MILANO

Urbanistica a Milano, gli interrogatori. Marinoni non risponde al gip, Tancredi: “Ho sempre agito nell'interesse del Comune”. Catella si difende dalle accuse per due ore

A Palzzo di Giustizia sono stati ascoltati i protagonisti dell'inchiesta che ha scosso il Comune. La decisione del gip sulle richieste d'arresto arriverà probabilmente la prossima settimana

Urbanistica a Milano, gli interrogatori. Marinoni non risponde al gip, Tancredi: “Ho sempre agito nell'interesse del Comune”. Catella si difende dalle accuse per due ore

Milano, 23 luglio 2025 – È il giorno degli interrogatori preventivi. A una settimana di distanza dal terremoto che ha scosso Milano su un presunto “sistema urbanistico edilizio deviato” – come lo definiscono i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, nell’inchiesta coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano – i sei indagati che rischiano gli arresti si difenderanno, depositando memorie o rispondendo alle domande, davanti al gip Mattia Fiorentini. Intanto, il sindaco Beppe Sala prende tempo per la scelta del nuovo assessore all'urbanistica, dopo le dimissioni di Tancredi: per ora le deleghe vanno alla vicesindaca Anna Scavuzzo.

Inchiesta urbanistica a Milano, i sei indagati interrogati a Palazzo di Giustizia: Alessandro Scandurra, Giuseppe Marinoni,  Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Andrea Bezziccheri e Federico Pella
Inchiesta urbanistica a Milano, i sei indagati interrogati a Palazzo di Giustizia: Alessandro Scandurra, Giuseppe Marinoni, Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Andrea Bezziccheri e Federico Pella

Dvanti al gip, il primo a comparire è stato l'ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, che si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo legale ha depositato una memoria difensiva. Dopo di lui è toccato all'ex membro della stessa Commissione, Alessandro Scandurra e all'ex assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, che ha risposto al gip: “Ho sempre agito nell’interesse del Comune” e ha anche rinunciato al suo ruolo dirigenziale in Comune.

Hanno parlato anche Federico Pella, che proprio ieri ha lasciato i suoi incarichi nella societa' J+S e il mattatore dell'edilizia milanese dell'ultimo decennio, Manfredi Catella, che ha fatto sapere di aver rimodulato le sue deleghe di Coima. Ultimo sentito l'immobiliarista di Bluestone Andrea Bezziccheri.

Non ci sono termini previsti per la decisione del giudice che dovrebbe arrivare non prima della prossima settimana.

16:23
Manfredi Catella agli stakeholder: "Rimodulate le mie deleghe Coima"

Terminato l'interrogatorio in Tribunale, Manfredi Catella ha diramato la seguente nota: "Cari stakeholders, a valle della conclusione dell’interrogatorio in data odierna da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, di seguito una breve sintesi nel rispetto di un aggiornamento regolare. In qualità di Amministratore Delegato ho deciso di rispondere a tutte le domande dell’interrogatorio del Giudice per le Indagini Preliminari. L’interrogatorio mi ha consentito di fornire tutte le risposte e tutti i chiarimenti fondamentali per una corretta ricostruzione dei fatti. Come anticipato, abbiamo provveduto insieme ai miei avvocati difensori a consegnare al Giudice una memoria, previamente condivisa anche con gli avvocati difensori di Coima SGR. La relazione messa a disposizione del Giudice è stata corredata di tutte le evidenze documentali fattuali a supporto dell’insussistenza dei presupposti dei capi di imputazione promossi dalla Procura. Inoltre, con senso di responsabilità e ferma volontà nel far prevalere innanzitutto gli interessi dell’organizzazione aziendale, nel rispetto della qualità della struttura e dei professionisti che la compongono e nel tutelare gli investitori e in generale tutti gli stakeholders di Coima, che hanno sempre fatto pieno affidamento sulla competenza di tutta l’organizzazione aziendale e sulla stabilità della sua operatività, in data 22 luglio 2025 ho proposto al Consiglio di Amministrazione di Coima SGR di rimodulare le deleghe assegnatemi in qualità di Amministratore Delegato, escludendo tutte le attività esecutive aventi ad oggetto rapporti con la Pubblica Amministrazione, ivi inclusi professionisti che rivestano anche ruoli nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione di Coima SGR. esprimendo apprezzamento, ha deliberato positivamente in tal senso. Sarà nostra premura aggiornarVi nel merito non appena il Giudice per le Indagini Preliminari scioglierà le proprie riserve. RingraziandoVi per la fiducia che ci avete espresso anche con le migliaia di messaggi di solidarietà e stima ricevuti da tutto il mondo, che alimentano la nostra determinazione nel rappresentarVi con il massimo senso di responsabilità, Vi preghiamo gradire i nostri cordiali saluti".  

15:34
Catella: "Ho risposto a tutte le domande del gip"

"Ho risposto a tutte le domande e il giudice mi ha dato l'opportunità di spiegare, ho risposto come volevo, tutto quello che potevo dire l'ho detto". Sono le poche parole, rilasciate ai cronisti lasciando il Palazzo di Giustizia di Milano, da Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima, che per due ore circa è rimasto davanti al gip Mattia Fiorentini, per difendersi dalle accuse di corruzione e induzione indebita mosse dalla Procura nella maxi indagine sull'urbanistica. I pm hanno chiesto per lui gli arresti domiciliari. 

IMAGOECONOMICA_2476299-97616165
Manfredi Catella
15:28
Probabile decisione del gip la prossima settimana

La decisione del gip Mattia Fiorentini sulle sei richieste di arresto maturate nell'inchiesta sull'urbanistica dovrebbe arrivare la prossima settimana. E' quanto si apprende in ambienti giudiziari. In un comunicato firmato dal presidente del Tribunale Fabio Roia viene comunicato che "il giudice, all'esito degli odierni incombenti, avrà a sua disposizione il materiale probatorio raccolto dalla Procura della Repubblica di Milano nel corso delle indagini e il materiale difensivo introdotto dalle difese degli indagati, con memorie o dichiarazioni degli stessi indagati. Sulla base di tutti questi elementi, in un tempo congruo rispetto alla complessità del procedimento e alle valutazioni giuridiche ad esso sottese, non essendovi un termine fissato dalla legge, il giudice provvederà a definire con ordinanza il giudizio cautelare, accogliendo o rigettando le richieste di misure formulate dalla pubblica accusa. In caso di accoglimento l'ordinanza sarà eseguita dalla Procura della Repubblica e solo in quel momento sarà notificata alle parti".

14:36
Iniziato l'interrogatorio di Manfredi Catella

Manfredi Catella, Ceo e fondatore di Coima, è entrato nella stanza al settimo piano del Tribunale per l'interrogatorio preventivo. Per lui la Procura chiede i domiciliari.

13:52
Alessandro Scandurra a Palazzo di Giustizia

Presente a Palazzo di Giustizia per l'interrogatorio anche Alessandro Scandurra, architetto ed ex componente della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano, accusato di corruzione e falso. Stando alle carte dell'inchiesta, Scandurra avrebbe ricevuto come "utilità" da parte di Coima incarichi remunerati con parcelle per 138.873 euro "piegando", secondo le accuse, "l'esercizio della sua funzione valutativa in seno alla commissione in favore" di Coima. 

Inchiesta urbanistica, al via interrogatori davanti al gip
L’architetto Alessandro Scandurra a Palazzo di Giustizia
13:18
Anche Federico Pelle risponde al gip

Il fondatore della società d'ingegneria J+S, Federico Pella, che ieri ha rassegnato le dimissioni da ogni incarico societario, ha risposto alle domande del gip di Milano, Mattia Fiorentini, nell'interrogatorio preventivo sulla richiesta di custodia cautelare in carcere con le accuse di corruzione, induzione indebita e falso per i suoi presunti rapporti illeciti con Giuseppe Marinoni nell'ambito dell'inchiesta sull'urbanistica. Come chi lo ha preceduto anche la difesa di Pella ha depositato una memoria. 

13:02
Tancredi: "Ho sempre agito nell'interesse del Comune"

 

"Ho sempre agito nell'interesse del Comune": è questa la linea difensiva dell'ex assessore Giancarlo Tancredi, interrogato oggi dal Gip Mattia Fiorentini nell'ambito dell'indagine sulla gestione dell'urbanistica a Milano. Tancredi, da quanto si è appreso, ha affermato di non aver mai voluto favorire intenzionalmente il presidente della Commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, e di non avere inoltre mai lavorato "per i propri interessi", di non aver mai preso "utilità". Nel corso dell'interrogatorio, a quanto si è saputo, l'ex assessore non ha scaricato alcuna responsabilità sul sindaco Sala, di cui avrebbe invece difeso l'operato. 

12:09
Tancredi lascia anche il suo ruolo dirigenziale in Comune

Giancarlo Tancredi, dopo le dimissioni da assessore all'Urbanistica, ha chiesto la sospensione anche dal suo incarico dirigenziale nel comune di Milano. Lo fa sapere la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, al termine dell'interrogatorio dell'ex assessore alla Rigenerazione urbana durato oltre un'ora davanti al Gip del tribunale di Milano Mattia Fiorentini. La richiesta emerge all'interno della memoria depositata da Tancredi, assistito dall'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni. 

11:52
Tancredi ha risposto a tutte le domande del gip

Diversamente dall'ex presidente della commissione Paesaggio Marinoni, l'ex assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, ha risposto a tutte le domande del gip Mattia Fiorentini, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta degli arresti domiciliari formulata dai pm per l'ex componente della giunta di Palazzo Marino. L'interrogatorio di Tancredi, indagato per corruzione, induzione indebita e falso, è durato circa un'ora e mezza. L'ex assessore della giunta Sala, assistito dall'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, ha respinto le accuse, ribadendo la correttezza del proprio operato. "Si è difeso e ha depositato una memoria", è stato riferito. 

11:29
Marinoni, il legale spiega la memoria difensiva

Per la difesa, che ha chiesto il rigetto dell'istanza dei pm, "l'insistenza" della Procura "nell'enfatizzare il giudizio morale sugli indagati e nel descrivere i comportamenti degli stessi con espressioni fortemente connotate, come l'affermazione che essi sarebbero guidati da una 'crescente avidità'" o ancora "nel sostenere che tali comportamenti 'si commentano da soli'", lascia "trasparire un evidente tentativo di attribuire una rilevanza cautelare alla sola gravità dei fatti ipotizzati". Per i pm, scrive il legale, "la sola narrazione" basta "a dimostrare l'esistenza di esigenze cautelari". Tanto che per "oltre 400 pagine" viene descritto solo "il presunto sistema illecito".  È "evidente", per la difesa Marinoni, "che il Pubblico Ministero sovrappone il ruolo della pena definitiva con quello dell'esigenza cautelare, che non è esprimere lo sdegno della Procura o della società civile per comportamenti eticamente discutibili, bensì prevenire un pericolo concreto ed attuale, laddove sia precisamente individuabile".

Sull'inquinamento probatorio, "non si rinvengono nelle attività di indagine del Pm circostanze da cui si evinca che l'arch. Marinoni abbia agito o intenda agire per ostacolare la ricerca di prove". Al contrario, Marinoni si è dimesso ad aprile come gli altri componenti della Commissione per "affrontare con correttezza processuale e trasparenza le gravi accuse". E "per meglio esercitare" il diritto "alla difesa in tutte le sedi opportune". In più, il fatto che "l'arch. Marinoni abbia avuto interlocuzioni con clienti non italiani e si sia recato due volte all'estero per impegni professionali (una volta a Dubai, una volta in Azerbajan) non è in alcun modo indicativo del fatto che egli voglia o abbia la possibilità di espatriare". E "il Pm non si è neanche documentato sul concreto svolgimento" di incontri "perfettamente legittimi, che tuttavia non hanno condotto al conferimento di alcun incarico". Pure, per la difesa, sul "rapporto professionale con uno studio svizzero" i pm hanno "elaborato una narrazione assai articolata", senza elementi "reali". "Carente", infine, il pericolo "concreto ed attuale" che Marinoni, che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere, "possa commettere reati della stessa specie", anche perché lui non riveste "attualmente" alcuna "carica pubblica, ed in particolare non fa più parte della Commissione per il Paesaggio". 

11:20
L'arrivo di Federico Pella a Palazzo di Gisutizia

Anche Federico Pella è arrivato a palazzo di Giustizia. Proprio ieri l'architetto ha rassegnato le dimissioni da ogni carica sociale e operativa in J+S, dimissioni accolte dalla società che, in relazione all'indagine in corso avviata dalla Procura di Milano che ha travolto come un terremoto l’urbanistica a Milano. La società si è divchiarata "del tutto estranea ai fatti oggetto di indagine" e ha affermato "l'assoluta correttezza dell'operato aziendale, costantemente improntato al rispetto della legalità". Contemporaneamente, si legge in una nota, l'azienda ha avviato una revisione straordinaria dei propri Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 e ha rafforzato le competenze e i poteri dell'Organismo di Vigilanza interno, in coerenza con il proprio modello gestionale, improntato all'integrità e alla massima trasparenza.

Inchiesta urbanistica, al via interrogatori davanti al gip
Federico Pella ex manager di J+S, accusato di corruzione, arriva al Palazzo di Giustizia di Milano
10:58
Memoria difesa Marinoni: da pm giudizi morali e processo a città di Milano

La Procura ha riportato negli atti "giudizi morali" più che "elementi concreti" e la "sproporzionata ampiezza dell'indagine" è stata "impostata come un processo alla speculazione edilizia nei confronti dell'intera città di Milano". Lo scrive il legale Eugenio Bono, difensore di Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio, in una memoria depositata stamani al gip di Milano Mattia Fiorentini nell'inchiesta sull'urbanistica. Il documento difensivo contesta, in particolare, le esigenze cautelari dei pericoli di inquinamento probatorio, fuga e reiterazione del reato per cui i pm hanno chiesto il carcere.  

 

10:17
L'assessora al Verde Grandi: "Su San Siro sempre astenuta e continuerò"

 

"Su San Siro mi sono sempre astenuta e continuerò a farlo". Lo ha spiegato l'assessora all'Ambiente e Verde del Comune di Milano, Elena Grandi, rispondendo ai giornalisti che le hanno chiesto come si comporterà quando la vendita dello stadio arriverà in giunta a settembre. "I Verdi hanno sempre votato contro e il sindaco questa cosa l'ha sempre saputa", ha concluso l'assessora che è esponente di Europa Verde nella giunta. Poi, riguardo il futuro della città, ha ricordato le tematiche che si stanno perseguendo con grande determinazione: "Sul tema verde, periferie, quartieri e fragilità abbiamo appena concluso una ricerca importante che ha identificato tutte le isole di calore della città. in base alla fragilità economica e sociale, culturale, anagrafica della città, e questo ci sta già aiutando a progettare i prossimi interventi in quelle aree che sappiamo essere più fragili". Infatti secondo l'assessora "noi dobbiamo intervenire prima che su piazza San Babila", molto criticata perché è stata riqualificata senza alberi a causa della presenza dei sottoservizi, "sulle piazze delle periferie, dove la fragilità sociale si lega strettamente alla povertà energetica e alla povertà di raffrescamento". "Chi non può permettersi nulla in una casa deve almeno avere sotto casa dei luoghi accoglienti e accessibili - ha rimarcato -. Le risorse economiche sono sempre troppo poche, depavimentare una piazza e farla diventare verde costa molti soldi. Io sto premendo anche sul nostro bilancio per avere più risorse e sto lavorando tanto con il mondo delle imprese perché anche da loro può venire un bel supporto".

09:21
L'arrivo di Tancredi a Palazzo di Giustizia

L'ex assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, è arrivato al Palazzo di Giustizia per l'interrogatorio preventivo davanti al Gip Mattia Fiorentini che dovrà decidere sulla richiesta di domiciliari avanzata dai pm che indagano sulla gestione dell'urbanistica in città. Tancredi si trova al settimo piano davanti all'Ufficio Gip, dove a breve sosterrà il suo esame. Con lui il suo legale, l'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni. 

L'ex assessore Giancarlo Tancredi
L'ex assessore Giancarlo Tancredi
09:06
Gup: "Sei a processo per Park Towers"

La gup di Milano Alessandra Di Fazio ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati sul caso delle Park Towers, il progetto di tre torri per 113 appartamenti, in zona Crescenzago, finito al centro di uno dei filoni delle indagini sulla gestione urbanistica per accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Vanno a processo l'immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni. Il processo, come fissato nel decreto di rinvio a giudizio, inizierà il 12 novembre davanti alla decima penale. 

Per la Procura quella sulle Park Towers, zona parco Lambro, sarebbe stata, come in altri casi, una "operazione speculativa a favore dell'investitore privato", realizzata attraverso un'autocertificazione veloce per una ristrutturazione e non nuova costruzione, ossia la Scia, e non con un piano attuativo, come sarebbe stato necessario, con annessi servizi per i cittadini della zona, come verde e parcheggi. Contestate anche violazioni di leggi urbanistiche e paesaggistiche e, come in altri filoni, oneri di urbanizzazione pagati dai costruttori ma al ribasso. Questo è il quarto processo scaturito dalle indagini sull'urbanistica: sono già avviati quello sulla Torre Milano di via Stresa, dove è stato citato come testimone dalle difese anche il sindaco Sala, quelli del progetto immobiliare di via Fauchè e sul Bosconavigli, complesso residenziale che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo e firmato da Stefano Boeri, tra gli imputati. 

Migration
08:40
Attesa sul verdetto Torri di Crescenzago

Oltre agli interrogatori preventivi dei 6 indagati per i quali la Procura sta chiedendo l’arresto al gip Mattia Fiorentini per ipotesi di corruzione, induzione indebita e falso nelle dichiarazioni sui conflitti di interesse, è in arrivo un'altra notizia sempre dal VII piano del Palazzo di Giustizia di Milano, ma da un’altra poco distante stanza di un’altra giudice: quella che dovrà decidere se rinviare a giudizio o prosciogliere altri 6 indagati per l’ipotesi di lottizzazione abusiva delle 'Park Towers' a Crescenzago, due torri di 23 e 16 piani alte 81 e 59 metri, uno stabile alto 10 metri, 113 appartamenti, 50 box e 50 posti auto, sulle ceneri di due demoliti fabbricati di soli due piani e un piano. 

La gip Alessandra Di Fazio dovrà decidere se mandare a processo i sei costruttori, progettisti e funzionari pubblici per il progetto affacciato sul Parco Lambro, uno dei primi finiti nelle oltre 20 inchieste della Procura per violazioni delle leggi urbanistiche ed edilizie, autorizzato con una Scia e non con il permesso a costruire. Secondo l’accusa ipotizzata dai pm che si stanno occupando dei fascicoli sull’Urbanistica lo stabile industriale al posto del quale sorgono le torri sarebbe stato realizzato in violazione delle norme edilizie che per le nuove costruzioni prevedono, fra l’altro, l’obbligo di potenziare le dotazioni di opere e servizi “anche quando si debba edificare in una zona già urbanizzata”. Palazzo Marino, intanto, ha chiesto circa 1,3 milioni di euro alla società Bluestone per i mancati oneri di urbanizzazione nella costruzione delle Park Towers. Sul fronte penale i pm Filippini-Petruzzella-Clerici, con l’aggiunta Tiziana Siciliano, contestano le “monetizzazioni” che sarebbero avvenute sottocosto. 

08:13
Marinoni non risponde al gip, il legale deposita memoria difensiva

Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip Giuseppe Marinoni, l'ex presidente della Commissione Paesaggio del comune di Milano, uno degli indagati nell'inchiesta sull'urbanistica per cui la Procura ha chiesto il carcere. Marinoni, difeso dall'avvocato Eugenio Bono, è accusato di corruzione. "Non c'e' nessun episodio corruttivo di alcun tipo, chiariremo la nostra posizione nel dibattimento. Il sistema delineato dalla Procura non è quello descritto nell'atto che avete letto, non c'era alcun sistema", ha affermato il legale. "Ci siamo limitati all'aspetto delle esigenze cautelari per cui abbiamo presentato una breve memoria, la nostra difesa verrà meglio articolata in fase dibattimentale", ha concluso Bono. 

Urbanistica a Milano, gli interrogatori. Marinoni non risponde al gip, Tancredi: “Ho sempre agito nell'interesse del Comune”. Catella si difende dalle accuse per due ore

 

08:01
Marinoni: "Sono sereno, nessun conflitto di interessi"

"Sono sereno, mi fido della giustizia italiana". Sono le parole che Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio, ha detto prima di entrare a Palazzo di giustizia dove sarà sentito dal gip di Milano Mattia Fiorentini per l'interrogatorio di garanzia (la procura ha chiesto l'arresto in carcere) nell'inchiesta sull'urbanistica. Il conflitto di interesse sarà al centro dell'interrogatorio. "Per la Procura c'è, sarà mio compito dimostrare che non è così". A chi gli chiede se è intenzionato a rispondere su tutto, Marinoni non si sbilancia: "Vedremo". E ai giornalisti che seguono l'inchiesta, l'uomo ritenuto centrate nell'indagine sul presunto sistema corruttivo aggiunge: "Qualora si dovesse risolvere tutto, tra cinque anni vi voglio qui quando le acque si saranno calmate e probabilmente si saranno chiarite molte cose". 

INCHIESTA URBANISTICA
L'architetto Giuseppe Marinoni
07:30
I sei indagati pronti a parlare

Chi sono i sei indagati? Oggi il primo a sedersi davanti al giudice è Giuseppe Marinoni, l'ex presidente della Commissione paesaggio, che rischia il carcere per corruzione, falso e induzione indebita. Poi Giancarlo Tancredi, l'ormai ex assessore alla Rigenerazione urbana, indagato anche lui per concorso in corruzione, falso e induzione indebita e per il quale i pm chiedono i domiciliari. Seguirà Federico Pella, l'ormai ex manager di J+S, accusato di corruzione (chiesto il carcere). Sempre di corruzione - e anche di induzione indebita (richiesta di domiciliari) - deve rispondere Manfredi Catella, Ceo di Coima. E ancora Andrea Bezziccheri di Bluestone (chiesto il carcere), indagato per corruzione. Infine l'interrogatorio di Alessandro Scandurra ex numero due della Commissione paesaggio accusato di corruzione e falso. 

Inchiesta urbanistica: Giuseppe Marinoni, Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella interrogati oggi
Inchiesta urbanistica: Giuseppe Marinoni, Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella interrogati oggi
07:28
La decisione del gip arriverà la prossima settimana

Il gip non deciderà oggi, ma fisserà un termine, a sua discrezione, in cui scrivere l’ordinanza e pronunciarsi. Fiorentini potrà decidere di convalidare o di respingere le richieste della procura. Intanto c’è ancora una buona parte della indagine da sviluppare, perché la decisione del gip avverrà sulla base delle prove ad oggi rese note, poi ci sono gli esiti delle 24 perquisizioni che dovranno essere vagliate dagli investigatori.

07:26
Il giorno degli interrogatori

A Palazzo di Giustizia a Milano oggi è il giorno degli interrogatori preventivi per l'inchiesta sull'urbanistica. In giornata i sei indagati che rischiano gli arresti si difenderanno, depositando memorie o rispondendo alle domande, davanti al gip Mattia Fiorentini. Nuovo strumento processuale introdotto un anno fa dalla riforma Nordio, consentirà agli indagati di avere una risposta più veloce sulla pendenza della richiesta di carcere o domiciliari, i sei saranno sentititi tutti oggi e potranno depositare memorie. 

Palazzo di giustizia a Milano
Palazzo di giustizia a Milano, il giorno degli interrogatori inchiesta urbanistica