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L’assessore Tancredi fra rabbia e rassegnazione: “Io, capro espiatorio su cui scaricare ogni responsabilità”. E ora parte il totosuccessori

Parole intrise di amarezza quelle pronunciate davanti al Consiglio dall’ormai dimissionario assessore, che afferma di avere “la coscienza pulita” e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Ora vedremo come cambierà l’urbanistica a Milano...”

L’assessore Tancredi fra rabbia e rassegnazione: “Io, capro espiatorio su cui scaricare ogni responsabilità”. E ora parte il totosuccessori

Milano, 21 luglio 2025 – Un discorso intriso di rassegnazione, amarezza, delusione, ma anche di orgoglio per il proprio operato – sapendo “di avere la coscienza pulita” – e in un certo momento anche di “sfida”, per così dire, nel fare intendere che i nodi che l’inchiesta della magistratura ha portato a galla non si scioglieranno magicamente con la sua uscita di scena. Ci sono stati tutti questi sentimenti, e non è nemmeno mancato un momento di commozione, nel discorso dell’assessore dimissionario alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi coinvolto nell’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano, questo pomeriggio in Consiglio comunale. 

L'assessore comunale all'Urbanistica Giancarlo Tancredi e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala
L'assessore comunale all'Urbanistica Giancarlo Tancredi e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala

"Ho la coscienza pulita” 

"Nella mia attuale posizione, con indagini in corso – ha detto Tancredi – mi limito ad aggiungere poche considerazioni. Sull'estraneità del mio operato da qualsiasi intento illecito o per qualsiasi interesse personale non posso che rimettermi agli organi giudiziari. Ci tengo a dire che la mia vita, professionale e non, è sempre stata improntata a valori etici e morali, sempre a me riconosciuti da più parti, in più contesti, anche nella mia attività di assessore degli ultimi quasi quattro anni. La mia coscienza è pulita, ho prestato la mia opera con passione, impegno, rispetto per tutte e tutti, leale confronto, e con amore profondo per la mia città". 

L'assessore comunale Giancarlo Tancredi e l'archistar Stefano Boeri
L'assessore comunale Giancarlo Tancredi e l'archistar Stefano Boeri

Tancredi, che prende la parola dopo il sindaco Sala, a un certo punto non nasconde la sua amarezza. "Questo mio gesto – sottolinea – spero sia di aiuto per una maggiore serenità, e per giungere il prima possibile ad una dimensione di chiarezza e giustizia. Vorrei aggiungere anche alcune considerazioni che sono proprie di questa sede, una sede politica e pubblica. Oltre che amareggiato per questa inchiesta e per il lavoro che non potrò portare a termine, sono sconfortato e molto deluso per quella che in questi giorni è stata la posizione espressa da alcune forze di maggioranza di questa città".

Giancarlo Tancredi, assessore alla rigenerazione urbana comune di Milano, all’uscita di Palazzo Marino dopo l’incontro con il sindaco Sala venerdì 18 luglio
Giancarlo Tancredi, assessore alla rigenerazione urbana comune di Milano, all’uscita di Palazzo Marino dopo l’incontro con il sindaco Sala venerdì 18 luglio

"Con buona pace del principio di garantismo civile e democratico, l'unico principio è mettere da parte chi ora costituisce un peso ingombrante, offrire un sacrificio a chi chiede quei cambiamenti cui in realtà con il nuovo Piano di governo del Territorio stavo già lavorando", ha sottolineato Tancredi che ha rivendicato il suo operato: "Alcuni esempi, già resi pubblici in diverse occasioni: l'Atlante dei Quartieri, un progetto di riqualificazione e rafforzamento della città pubblica, della mobilità sostenibile, di strade e piazze più verdi; l'incremento di housing sociale negli interventi privati, già motivo di tensioni con gli operatori e i costruttori”. 

La protesta in Consiglio comunale durante il discorso di Sala
La protesta in Consiglio comunale durante il discorso di Sala

“Volevate un capro espiatorio...” 

"La sostanziale riforma delle regole morfologiche – ha continuato – con l'eliminazione di deroghe e la regolazione delle altezze; il rispetto rigoroso di requisiti ambientali e sociali per poter superare l'indice base di edificabilità; una salda regia pubblica e un rapporto ancora più stretto con i municipi. Tutte proposte del sottoscritto nella revisione in corso del Pgt, condivise con i colleghi di Giunta, che andavano proprio nella direzione di una nuova fase urbanistica. La discontinuità che si chiede era, è, già in atto. Ma ancora una volta si cerca di ridurre temi complessi al tatticismo politico e all'individuazione di un capro espiatorio su cui scaricare ogni responsabilità". 

Il guanto di sfida  

"Sarà interessante vedere, tolto di mezzo l'assessore alla partita caduto in disgrazia, e ancora in assenza di quella legge nazionale di riforma organica complessiva di cui ho sempre auspicato la definizione e l'approvazione, come cambierà 'l'urbanistica di Milano', se mai abbia un senso questa definizione. Come se a governarla non fosse un insieme composito di strategie politiche, valori ideali, necessità talvolta in rapida evoluzione, interessi pubblici e privati. Un insieme di cui è poi compito dell'amministrazione pubblica fare sintesi, nell'interesse primario del bene comune collettivo", ha concluso Tancredi. 

Fra i nomi che già circolano come sostituto di Tancredi c'è la docente di Analisi della città e del territorio e di Geografia urbana al Politecnico di Milano
Fra i nomi che già circolano come sostituto di Tancredi c'è la docente di Analisi della città e del territorio e di Geografia urbana al Politecnico di Milano

Il curriculum 

Giancarlo Tancredi, classe 1961, una laurea in architettura al Politecnico, tecnico “puro” senza nessuna esperienza politica alle spalle, esce dunque di scena dopo aver gestito e coordinato i principali piani di riqualificazione che hanno ridisegnato gran parte del volto della città in quest'ultimo decennio. Come si legge nel suo curriculum ufficiale, sul portale del Comune di Milano, Tancredi si è occupato con “particolare competenza” dei progetti urbanistici “complessi più importanti della nostra città, tra i quali l'area Porta Nuova, il Portello, City Life. Expo 2015 e Mind, la Darsena, gli scali ferroviari dismessi, Santa Giulia e l'area dello stadio. Nominato assessore nel 2021 con la seconda giunta Sala, prendendo le redini del dipartimento da Pierfrancesco Maran (Pd), Tancredi era stato a lungo dirigente del Settore Urbanistica di Palazzo Marino.  

L’assessore Tancredi fra rabbia e rassegnazione: “Io, capro espiatorio su cui scaricare ogni responsabilità”. E ora parte il totosuccessori

Il totonomine e l’ipotesi Elena Granata 

E proprio dal Politecnico potrebbe arrivare il suo successore. Per quanto oggi sia prematuro parlarne, l’inchiesta in corso che promette nuovi sviluppi e i dossier caldi, anzi bollenti, lasciati da Tancredi sulla sua scrivania, non concedono a Sala troppo tempo per scegliere chi dovrà occuparsene. Una nomina che andrà fatta mercoledì al più tardi. All’insegna dell’imparzialità politica e della neutralità.

Un nome come quello di Elena Granata, docente al Politecnico di Milano di Analisi della città e del territorio e di Geografia urbana, che rafforzerebbe tra l’altro la "quota rosa” all’interno della Giunta ed esperta in analisi delle città. Potrebbe rappresentare quel segnale di discontinuità nella gestione del territorio e dell’urbanistica chiesto dal Pd domenica nel corso del vertice con il sindaco. Granata si era espressa, a ridosso della bufera scatenata con gli avvisi di garanzia, criticando un modello di sviluppo della città basato sullo sviluppo in verticale: “L’ambizione di Milano non può essere quella di costruire grattacieli nei cortili”.