
L'assessore comunale Giancarlo Tancredi e l'archistar Stefano Boeri
Milano, 19 luglio 2025 – La copia forense del contenuto dei cellulari e computer e poi l'analisi del contenuto verosimilmente effettuata attraverso l'individuazione di “parole chiave” alla ricerca di conversazioni ritenute d'interesse investigativo.
Si tratta dei prossimi passaggi dell'inchiesta della procura di Milano sull'urbanistica dopo le perquisizioni eseguite eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza lo scorso mercoledì nei confronti dei sei destinatari di misure cautelari, tra cui l'assessore comunale Giancarlo Tancredi e lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella, e altri 15 indagati a piede libero, tra cui l'architetto Stefano Boeri (il cui cellulare era già stato preso, una prima volta, dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf nel 2023, nelle indagini sul caso della Biblioteca europea di informazione e cultura).
Gli inquirenti predisporranno un elenco di parole chiave per andare ad effettuare le ricerche su messaggi, mail e documenti. Un lavoro di analisi che, dunque, non sarà breve, ma che potrebbe portare ad ulteriori sviluppi proprio andando a verificare, ad esempio, i contenuti del telefono dell'assessore, dei costruttori indagati e di Boeri.
Le attività tecniche - come da prassi - verranno svolte con i legali e gli eventuali consulenti tecnici di parte degli indagati accusati, a vario titolo, di falso, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilita' sul fenomeno legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia nella citta' di Milano. Agli investigatori delle Fiamme gialle e' stata delegata anche l'analisi di tutto il materiale cartaceo, acquisito sempre nel corso delle perquisizioni.
Intanto, dalle perquisizioni del 16 luglio a carico dell'imprenditore Andrea Bezziccheri di Bluestone sono stati trovati, oltre a 120mila euro in contanti, anche documenti ritenuti di interesse investigativo, come alcuni appunti.
Giornata di riflessione per il sindaco Sala
Per quanto riguarda il sindaco Beppe Sala, anche lui indagato, è una giornata di riflessione a casa. Non sarà, infatti, a Palazzo Marino, la sede del Comune dove per tre giorni ha incontrato senza sosta gli esponenti dei partiti che lo sostengono, in primis il Pd, e l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, dopo gli ultimi sviluppi delle inchieste sull'urbanistica.Al momento non sono previsti nuovi incontri. Il sindaco si prepara a riferire nell'aula del Consiglio comunale lunedì, quando saranno con molta probabilità anche comunicate le dimissioni di Tancredi. Lo stesso Sala starebbe riflettendo sul passo indietro. L'indagine a suo carico lo ha molto provato per le accuse che gli vengono rivolte e che lui rigetta.