
Da sinistra, Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi
Garlasco, 12 giugno 2025 – È cominciata a Milano la fase preliminare dell'incidente probatorio disposto dal gup di Pavia, Daniela Garlaschelli, nell'ambito della nuova indagine sull'omicidio di Chiara Poggi nella quale è indagato Andrea Sempio.
Attorno alle 10 sono entrati nella caserma di via Moscova a Milano, per la consegna dei reperti da analizzare, i periti nominati dalla giudice, la genetista Denise Albani e Domenico Marchigiani, e tra gli altri i consulenti di difesa e parte civile della famiglia Poggi, Luciano Garofano e Marzio Capra. Nel pomeriggio altri reperti sono stati ritirati all'istituto di medicina legale di Pavia.

I reperti
Tra i reperti da analizzare la confezione di Fruttolo, sacchetti e scatole di biscotti e di cereali e il brick del tè freddo, residui dell’ultima colazione di Chiara Poggi. Ma anche il frammento del tappetino del bagno e la sessantina di “paradesivi” delle impronte, compresa la numero 10 “sporca” sulla porta d’ingresso. E i vari campioni biologici prelevati anche nell’autopsia e nelle prime fasi delle indagini sul delitto di Garlasco del 13 agosto 2007.
Il consulente della difesa di Sempio
"È stato ripetuto un lavoro già fatto nel 2014 e 2015 nel corso del processo d'appello bis che ha portato alla condanna di Alberto Stasi, ma ben venga una verifica che consenta di asseverare e consolidare i risultati già ottenuti”, ha detto l'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, consulente della difesa di Andrea Sempio, a proposito del sopralluogo di lunedì nella villetta di Garlasco.

Entrando oggi pomeriggio all'istituto di Medicina Legale di Pavia per assistere al ritiro dei reperti che dovranno essere analizzati, Garofano ha aggiunto: “Parlare oggi di importanza dei reperti è inutile. Facciamo le analisi e vediamo se aggiungeranno elementi importanti, o invece se sarà confermato quanto è già emerso da una sentenza passata in giudicato”. Con il generale sono presenti anche l'avvocato Gianluigi Tizzoni e Marzio Capra, legale e consulente della famiglia Poggi. “Le tecniche di analisi del Dna hanno aumentato moltissimo la loro sensibilità - ha aggiunto Garofano -. Può darsi che alcuni risultati saranno diversi, nel senso che aggiungeranno altro rispetto a quanto è già emerso. Gran parte dei risultati saranno confirmatori rispetto al profilo della povera Chiara; magari ne usciranno altri. Ma attenzione, tutti i risultati andranno interpretati con grande cautela, perché noi potremmo evidenziare tracce di persone che hanno frequentato quell'ambiente e che non hanno nulla a che fare con l'indagine. E questo potrebbe essere proprio il caso di Andrea Sempio”.
L’impronta 10
"Risultati dall'impronta 10? No, siamo veramente al limite del limite del limite". Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, parla così dell'impronta sulla parte interna della porta d'ingresso della villetta di Garlasco, che secondo alcuni potrebbe essere stata lasciata dalla "mano sporca" dell'assassino di Chiara Poggi prima di fuggire.
I dubbi
“Sono degli atti formali. Non è successo nulla. Non c'è nulla da dire, non è stato fatto nulla di particolare. È stato richiesto un incidente probatorio con l'esecuzione di certe analisi, che in alcuni casi sono state già fatte, in altri erano state omesse perché non ritenute importanti, e mi riferisco alla spazzatura, vedremo cosa emergerà. Se i nuovi strumenti possono portare risultati diversi? Non credo”.
La tecnologia
"Non c'è nessuna novità. Laser e scanner 3D erano già stati utilizzati - aggiunge Garofano –. Sulla dinamica dell'omicidio attraverso la lettura delle tracce di sangue lavorarono con una perizia il dottor Testi con ingegneri del Politecnico di Torino e di Bologna.
Sui reperti l'aumentata sensibilità delle tecniche può consentire di favorire l'individuazione di altri profili, che significa secondo me la conferma in gran parte del materiale di Chiara Poggi e di tutti coloro che frequentavano quella casa, ma che non hanno alcuna responsabilità nell'omicidio. Sono convinto che la dottoressa Albani", la genetista nominata nell'ambito dell'incidente probatorio dal Gip Daniela Garlaschielli, "farà tesoro di questa cautela in un'attenta interpretazione dei risultati".