
Voghera, perquisizioni a casa di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi
Garlasco (Pavia), 15 maggio 2205 – Nel decreto con cui è stata disposta ieri, mercoledì 14 maggio, la perquisizione “locale, personale e informatica” a carico di Andrea Sempio - il 37enne indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi (dopo la riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco avvenuto il 13 agosto del 2007 e per il quale è stato condannato in via definitiva l’ex fidanzato Alberto Stasi) i pm di Pavia motivano la necessità dell'attività investigativa anche alla luce “in particolare, dei tabulati telefonici dell'abitazione dei Poggi, delle sommarie informazioni assunte da Andrea Sempio e dai suoi familiari e amici” ed evidenziano “l'urgenza” nell'esecuzione del provvedimento che consenta “di agire in modo tempestivo, una volta valutata la positività del momento contingente”.

Telefonate, foto, chat e email
Il riferimento ai tabulati dei Poggi dovrebbe riguardare le telefonate che l'indagato fece a casa della famiglia della vittima nei giorni precedenti al crimine. Il decreto è stringato, due paginette, ma le ricerche che vengono disposte sono capillari e finalizzate a “rivenire corpi del reato e/o cose pertinenti al reato e in particolare: documenti cartacei e/o informatici, quali fotografie, filmati, file audio, appunti, chat ed email attinenti al periodo in cui si sono verificati i fatti e/o comunque utili a ricostruire i rapporti tra la vittima, l'indagato e la sua cerchia di amici, le abitudini di vita dell'indagato all'epoca dei fatti, la frequentazione di casa Poggi, e ogni altro elemento utile a collocare l'indagato sulla scena del crimine in eventuale concorso con terzi”. Quindi, ieri, dopo nove ore, i carabinieri di Milano sono andati via dalla casa di Voghera di Sempio con uno scatolone di cose su cui lavorare, altre sono state acquisite nell'abitazione dei genitori.
Andrea Sempio
Dallo scorso marzo Sempio è indagato in una nuova indagine nata anche su input della difesa del condannato che punta a rendere utilizzabile il profilo maschile trovato sulle unghie della vittima, uno attribuibile a loro parere (e della procura) a Sempio, l'altro ancora ignoto.
Contro il 37enne, nel decreto di perquisizione che ha riguardato anche l'abitazione di due amici, è citata proprio la relazione sul presunto match della traccia biologica firmata dal genetista Carlo Previderé nella consulenza tecnica voluta dalla Procura di Pavia; gli atti di indagine “in particolare, i tabulati telefonici dell'utenza Poggi (abitazione), le sommarie informazioni assunte da Andrea Sempio, nonché dai suoi familiari e amici e i verbali di sommarie informazioni assunte dai genitori dell'indagato” e infine “il verbale di interrogatorio reso da Sempio nell'ambito del procedimento penale del 2016” conclusosi con l'archiviazione dalle accuse come chiesto dalla stessa Procura di Pavia.
Alberto Stasi
Per il delitto di quasi 18 anni fa è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l'allora fidanzato Alberto Stasi a cui solo un processo positivo di revisione (già bocciato due volte) potrà togliere il marchio di assassino. E, qualche settimana fa, gli è stata concessa la semilibertà.