
Si prevede di migliorare ancora il dato di 334mila presenze del 2024. Per accogliere la marea dei fan sono raddoppiati i posti prato. A disposizione del pubblico un totale di 34 tribune e 36 maxischermi.
Il conto alla rovescia è partito. Monza è pronta ad accogliere il popolo della Formula 1. Appuntamento con la sedicesima prova del Mondiale, edizione numero 96 del Gran premio d’Italia. Che, quest’anno, è destinata a mettere a referto un altro record di presenze: dai 334mila del 2024 all’attesa dei 370mila per questo fine settimana. "Promette di essere un’edizione di grande successo. Nei tre giorni di gara, venerdì, sabato e domenica, infatti, infrangeremo il record stabilito lo scorso anno", assicura Tullio Del Sette, commissario straordinario di Aci.
"Dimostrazione della passione che ruota attorno a questo evento – sottolinea il sub-commissario Giovanni Battista Tombolato –. In questa stagione abbiamo visto dominare le McLaren, ma da italiano mi auguro che, come un anno fa, la Ferrari sappia compiere un’impresa. Ci auguriamo anche un grande fine settimana da parte del pilota che ha riportato il tricolore in pista, Andrea Kimi Antonelli, sulla cui crescita Aci ha investito molto, tramite le proprie strutture sportive e di ciò siamo davvero orgogliosi".
Orgoglio dell’italianità. Questo è il Gran premio d’Italia. "Patrimonio della Formula 1 e del Paese", sottolinea Stefano Domenicali, presidente di Formula 1. Del resto "questo autodromo ormai ultra centenario è il Tempio della Velocità per antonomasia – le parole del governatore della Lombardia, Attilio Fontana –. I lavori di adeguamento e miglioramento della pista e delle strutture, a cui ha dato un contributo concreto anche Regione Lombardia, sono opere sotto gli occhi di tutti. Certo, resta da risolvere il nodo della concessione tra Consorzio Villa Reale e Aci, perché entro la fine del 2026 l’Automobile Club dovrà confermare agli organizzatori la possibilità di svolgimento del Gran Premio anche dopo il 2028 (a fronte peraltro di un accordo con Formula 1 fino al 2031, ndr). Sono convinto che si troverà una soluzione adeguata, raggiunta con lo spirito di squadra tra diverse istituzioni, unite dalla ferrea volontà di mantenere a Monza un evento di caratura internazionale".
Perché per l’intera Lombardia "il Gran premio significa turismo, economia, visibilità globale – evidenzia Martina Riva, assessora allo sport del Comune di Milano –: un patrimonio che cresce edizione dopo edizione e che testimonia come lo sport sia una leva strategica per lo sviluppo". Un Gran premio che diventa idealmente un ’ponte’ con l’altro evento sul territorio lombardo: "Oggi (ieri, ndr) mancano 157 giorni alla cerimonia inaugurale a San Siro per le Olimpiadi di Milano-Cortina, stiamo parlando di 300mila presenze nel fine settimana per la F1, parleremo di due milioni di presenze fisiche nell’arco degli eventi olimpici, ma soprattutto di tre miliardi di telecomandi che nel mondo si sintonizzeranno sulle montagne italiane e lombarde e sulle nostre città", la prospettiva del vice premier Matteo Salvini.
Che sottolinea l’importanza di continuare a investire sull’autodromo per restare al passo con i moderni circuiti nel resto del mondo. "Per accogliere al meglio il pubblico abbiamo investito significativamente nel miglioramento dei servizi e delle infrastrutture – fa il punto Giuseppe Redaelli, presidente dell’Autodromo di Monza –: oltre 4.000 nuove gradinate per i posti prato (più che raddoppiati), un totale di 34 tribune e 36 maxischermi. Anche l’attenzione all’inclusione è un valore centrale dell’evento motoristico: tribune dedicate e aree attrezzate per persone diversamente abili, acqua e crema solare gratuite grazie alla collaborazione con BrianzAcque e Lilt".