Max.Ming.
Cronaca

Nuovo stadio di Milan e Inter: eseguita l’analisi dei terreni. A chi spetta pagare le bonifiche?

Resi noti i risultati degli accertamenti preliminari sulla presenza di idrocarburi e metalli: valori anomali solo dentro e appena fuori il Meazza. Il sindaco Sala: “I club hanno scelto Foster per il progetto? Opzione positiva”

L’immagine della nuova area di San Siro contenuta nel piano di Milan e Inter

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Milano, 12 giugno 2025 – Una lunga e articolata nota comunale per comunicare le condizioni del terreno di San Siro dove Milan e Inter vorrebbero realizzare il loro nuovo stadio firmato Norman Foster da 71.500 posti e rifunzionalizzare il Meazza per creare un’area commerciale. Il Comune fa una mossa in direzione dei club e fa capire che sul fronte delle bonifiche non paiono esserci particolari criticità.

Il comunicato di Palazzo Marino, però, non entra nel merito né del costo stimato per le bonifiche – una spesa ragionevole, par di capire – né di chi, eventualmente, dovrebbe prendersene carico dal punto di vista economico: il Comune, i club oppure entrambi?

L’amministrazione municipale parla di “indagini preliminari” su cinque aree limitrofe relative alla Grande Funzione Urbana San Siro: Parco dei Capitani, parcheggio Nord e parcheggio Sud, piazzale di ingresso dello stadio “Meazza“, stadio “Meazza“ e la zona di accesso che lo circonda. Distinzione opportuna, perché – come noto – il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFap) presentato da Diavolo e Biscione lo scorso 11 marzo prevede un piano in due fasi: prima la realizzazione del nuovo impianto nell’area attualmente occupata dal Parco dei Capitani e dal parcheggio del Meazza (entro il 2030–2031); dopo, la rifunzionalizzazione della Scala del calcio (entro il 2035).

La nota di Palazzo Marino parte con l’analisi dell’area dove i club pensano di costruire il loro nuovo tempio calcistico: “Nell’area del Parco dei Capitani, che coincide con quella dell’ex palazzetto dello sport (crollato a causa della storica nevicata del gennaio del 1985, ndr), sono state condotte indagini volte a definire le caratteristiche geotecniche dei terreni per la progettazione dei successivi interventi e ad escludere l’eventuale presenza nel sottosuolo di fondamenta e manufatti del vecchio palazzetto, demolito alla fine degli anni ’80. Questo tipo di analisi non ha comportato manomissioni o prelievi di suolo del parco che non presenta contaminazioni superiori ai limiti di legge per i siti a uso verde pubblico e residenziale”. L’area del nuovo stadio non risulta inquinata.

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L’attenzione del Comune, subito dopo, si sposta sui parcheggi: “Le indagini ambientali preliminari eseguite nelle aree del parcheggio Nord e del parcheggio Sud, del piazzale di ingresso dello stadio, del Meazza e nella zona di accesso che lo circonda, sono state in totale 58. In 24 casi è stata riscontrata la piena conformità ai limiti di legge per l’uso residenziale e a verde pubblico. I risultati dei restanti 34 sondaggi rientrano nei limiti di legge per le aree a uso industriale e commerciale”.

Più critica la situazione dentro e appena fuori il Meazza: “Dodici sondaggi sono stati eseguiti all’interno dei cancelli dello stadio e di questi, 4 rispettano i limiti previsti per le aree ad uso residenziale e verde pubblico. Nei restanti 8 sono stati riscontrati superamenti lievi dei limiti per IPA Idrocarburi Policiclici Aromatici (in sette campionamenti), idrocarburi (in un campionamento), metalli pesanti (in due campionamenti). Proprio per le caratteristiche d’uso della citata area, come richiesto dalla normativa ambientale, in considerazione dei superamenti rilevati relativamente agli 8 sondaggi, il Comune ha notificato agli enti competenti (Comune di Milano-Area Bonifiche, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Ats e Arpa) l’esito delle indagini. Si tratta di superamenti che, vista la tipologia di contaminanti, il valore dei superamenti e la pavimentazione dell’area, ad oggi non richiedono interventi di interdizione né di prevenzione”.

Nessuna necessità di bonifica immediata, dunque, ma dal Comune fanno capire che la situazione potrebbe cambiare nel momento in cui si iniziasse a scavare sotto l’area dello attuale stadio.

Nota comunale a parte, il sindaco Giuseppe Sala risulta sorpreso, ma favorevolmente, per la scelta di Foster, e indica nel prossimo 10 novembre (“prima che scatti il vincolo sul secondo anello”) la deadline per concludere la vendita dell’area comunale di San Siro a Milan e Inter.