
Popillia e Takahashia japonica: i due insetti che proliferano nel verde di Milano
Milano – Ci sono due insetti “alieni“ che si stanno diffondendo a macchia d’olio anche a Milano e che stanno creando non pochi danni, soprattutto alle piante ornamentali. Il primo - che si può incrociare facilmente anche in pieno centro e nei parchi - è un coleottero: si chiama Popillia Japonica, è di colore verde metallizzato brillante, col corpo bronzo ramato e peli bianchi ai lati. “È partita da Malpensa quattro anni fa dopo essere arrivata in volo dal Giappone – spiega Carlo Lozzia, entomologo, già professore all’Università Statale – e ha raggiunto anche Milano, spostandosi sugli automezzi”.
Vola sì, ma raggiunge le lunghe distanze salendo a bordo di camion e macchine. Di qui la decisione di alcune regioni - Piemonte in primis - di posizionare cartelli a bordo strada, spiegando di controllare l’abitacolo prima di partire e di farla “scendere dall’auto”. “È un grande defogliatore, si nutre delle foglie delle piante e, nel caso colpisca le viti, i danni si ripercuotono anche nella produzione vitivinicola, perché influisce sul contenuto zuccherino”, spiega Lozzia. Che ricorda un altro danno collegato alla sua presenza nelle aree lombarde dove sono diffusi i cinghiali. “I cinghiali hanno imparato a riconoscere l’odore delle larve di Popillia che vivono nel terreno – prosegue l’entomologo –: scavano e creano altri problemi a prati e campi coltivati”.

In Lombardia è stato sconsigliato l’uso di trappole in orti o giardini privati “in quanto il loro potere attrattivo è di molto superiore alla capacità di cattura e di conseguenza la vegetazione che si vuole proteggere, foglie, fiori e frutti, subisce danni ancora più rilevanti”, ricordano dal servizio fitosanitario della Regione, che aggiorna la mappa delle catture.
Al 9 luglio, solo su Milano città, si era arrivati a 16.829 esemplari, 43.524 a Zibido San Giacomo. Ed è impressionante notare la curva rispetto a un anno fa. Se contro altri insetti che avevano infestato la Lombardia (come il cinipide del castagno) sono stati introdotti degli antagonisti, “al momento la Popillia japonica qui non ne ha – spiega Lozzia –: si stanno utilizzando droni per identificare i punti più colpiti, ma è complicato contenerla”.

Il secondo insetto sorvegliato speciale si chiama Takahashia japonica, è una cocciniglia e crea dei filamenti bianchi tra gli alberi. “Molto evidenti in primavera – sottolinea il professore –: ora le nealidi sono uscite dalle uova e stanno succhiando foglie e prati”. Era stata segnalata per la prima volta nel 2017 in un parco di Cerro Maggiore, ma è ormai presente in altri comuni in provincia di Milano, Varese, Monza Brianza e Como. Il servizio fitosanitario sta raccogliendo le segnalazioni di Takahashia japonica tramite l’app FitoDetective e ha elaborato delle linee guida.
Se all’inizio di questa estate le zanzare avevano dato un po’ di tregua, con gli ultimi temporali “è prevedibile un aumento delle problematiche”, sottolinea Lozzia, ricordando che in città c’è però un aspetto da tenere in considerazione: “I ristagni sotto i condizionatori: lì le larve di zanzare trovano un terreno fertile, più che nei tombini”.