
Il Villaggio olimpico occupa una parte dell’ex scalo ferroviario Romana
L’indagine, partita da un palazzo costruito all’interno di un cortile in piazza Aspromonte, con la battaglia dei residenti per bloccare il progetto, tocca maxi-operazioni immobiliari approvate dalla Commissione per il paesaggio del Comune di Milano che hanno modificato il volto della città. Sono almeno 13 i casi di "conflitto di interesse non segnalato" da parte dell’ex presidente Giuseppe Marinoni, che ora rischia l’arresto nell’ambito del nuovo filone d’inchiesta che sta terremotando l’urbanistica milanese, con la richiesta di misure cautelari avanzata anche nei confronti dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e del fondatore di Coima Manfredi Catella. Marinoni avrebbe dovuto astenersi quando venivano discussi progetti che lo vedevano coinvolto come consulente.
Una "mancata astensione" che gli avrebbe fruttato "utilità", ossia le parcelle corrisposte dai costruttori che secondo i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici sarebbero corruzione per "un atto contrario ai propri doveri d’ufficio". L’architetto Marinoni ha ricevuto, emerge dall’inchiesta, 369.596 euro dalla società J+S di Federico Pella, altro indagato, che "ha curato la progettazione e lo studio di fattibilità" di interventi finiti davanti alla commissione come la Goccia, il campus in Bovisa del Politecnico di Milano, Gardella 2, Palizzi 89, Pisani 16 e 20, Livraghi 19, il maxi-impianto Arena Santa Giulia.

Una società, la J+S, di cui Marinoni era "di fatto partner commerciale" senza averlo mai segnalato al Comune. Altri 10.040 euro sarebbero stati corrisposti, secondo le accuse, dallo studio di architettura Acpv di Antonio Citterio e Patricia Viel che ha "curato la progettazione di interventi" come I Portali-Gioia 20 e Tortona 25.
La società di architettura e ingegneria Lombardini22 lo avrebbe remunerato, inoltre, con 26.901 euro, portando davanti al gruppo di lavoro presieduto da Marinoni grosse operazioni come Porta Nuova 19 e Corti di Bayres. Società che, ieri, sono state perquisite dalle Fiamme gialle. Un "potenziale compenso allo stato non individuato" sarebbe stato versato anche dalla società svizzera Arch Group Sa. Il conflitto d’intessi di Marinoni avrebbe riguardato "anche la vicenda delle opere relative allo stadio Meazza e alle aree limitrofe del quartiere di San Siro", sempre attraverso il legame tra lui e la J+S di Pella.
Nel caso di Alessandro Scandurra, altro architetto ed ex membro della Commissione per il paesaggio per cui è stato chiesto l’arresto, sono nove i casi di presunto conflitto di interesse "non segnalato", perché avrebbe dovuto astenersi su pratiche che riguardavano progetti di operatori privati con cui era in rapporti. Nel suo caso, le "utilità" raggiungono importi record. Oltre 2.579.127 euro versati dalla società Kryalos Sgr di Paolo Massimiliano Bottelli, che ha "curato lo sviluppo" degli interventi Verziere 11/Cavallotti 14.

Coima Sgr lo avrebbe retribuito con 138.873 euro. Scandurra avrebbe dovuto astenersi quando la commissione ha vagliato il Pirellino e anche il progetto che sta trasformando l’ex scalo Porta Romana: il Piano Integrato di Intervento Zona Speciale Porta Romana-Accordo di programma Scali ferroviari. Su quell’area sorge il villaggio per lo Olimpiadi Milano-Cortina 2026, che al termine dell’evento verrà trasformato in uno studentato. Avrebbe agito "piegando", secondo le accuse, "l’esercizio della sua funzione valutativa in seno alla commissione in favore" di Coima.
La società Castello Sgr, invece, avrebbe versato a Scandurra 321.074 euro: il suo interesse era focalizzato sul progetto Torre Futura in via Calvino 11. Una mappa che torna dove tutto è iniziato, il civico 13 di piazza Aspromonte. Egidio Holding, società "riconducibile in parte" al gruppo Bluestone di Andrea Bezziccheri (plurindagato e anche a lui a rischio arresto), lo avrebbe retribuito con 279.136 euro. Scandurra non si è astenuto quando sono stati trattate le pratiche su Salomone 77, Grazioli 59, le Park Towers a Crescenzago, East Town in via Folli e via Sbodio. E, infine, l’Hidden Garden, quel palazzo nel cortile in piazza Aspromonte.