CECILIA DANIELE
Editoriale e Commento
Editoriale

Immersi nelle parole

Libri (foto di repertorio Ansa)

Libri (foto di repertorio Ansa)

Mondi fatti di carta ma non solo. Presìdi culturali, luoghi di aggregazione, ma anche e soprattutto spazi dove poter sognare liberamente. Le librerie sono parte del tessuto culturale e umano della città. E Milano non fa eccezione. Eppure perfino all’ombra della Madonnina (dove si legge più che nel resto del Paese) i librai fanno fatica. Colpa di una serie di fattori che hanno messo in crisi tante realtà commerciali, anche storiche, del territorio. 

Nonostante il presente complesso e le difficoltà che stanno affrontando molte attività, c’è chi è ancora pronto a scommettere sulla cultura e sull’importanza del contatto umano, sul legame con il territorio. Come Marianna e Valentina, due amiche trentenni, che hanno aperto insieme una libreria nell’hinterland di Milano, per amore dei libri ma anche perché secondo loro era importante che il territorio non restasse “sguarnito”.

Una piccola storia che ci ricorda come, in un mondo che corre e non ha mai tempo, immergersi tra le parole sia ancora oggi un’opportunità preziosa, in grado di spalancare la mente. E portarti altrove.