
Erika Ferini Strambi, 53 anni, trovata cadavere tra i campi di Pantigliate e i rilievi dei carabinieri
Pantigliate (Milano), 17 luglio 2025 – Sabato 5 luglio Erika Ferini Strambi aveva trascorso la serata con alcuni amici in un locale di Segrate. All’una di notte una telecamera di sorveglianza ha ripreso il passaggio della sua auto, una Mini Cooper nera del 2011, a Peschiera Borromeo, in via 2 Giugno, in direzione di Pantigliate. Poi più nulla.
Sono questi gli ultimi spostamenti della donna milanese di 53 anni che è stata trovata morta ieri pomeriggio nelle campagne di Pantigliate, dopo che il padre ne aveva denunciato la scomparsa il 7 luglio ai carabinieri di Milano Monforte. L’uomo non riusciva più a mettersi in contatto con la figlia. Peraltro, anche i colleghi della 53enne, che lavorava nel settore “risorse umane” di una multinazionale, erano preoccupati perché lunedì 7 luglio Erika non si era presentata al lavoro, né aveva dato notizie di sé.

Lo strano percorso della Mini Cooper
Stando alla mappa dei suoi spostamenti, al termine della serata a Segrate, in un locale di karaoke, la donna si è diretta esattamente dalla parte opposta rispetto al percorso che avrebbe dovuto seguire per rincasare a Milano. Si è forse sbagliata? O aveva appuntamento con qualcuno? Gli inquirenti (l’indagine è in capo ai carabinieri di Milano Monforte) sono al lavoro per cercare di rispondere a questi interrogativi, in attesa degli esiti dell’autopsia che, disposta sul corpo della 53enne, ne chiarirà le cause del decesso.
La serata al Karaoke
Per ora ci sono le dichiarazioni del titolare del locale segratese, l’InGordo, ascoltato dagli inquirenti. Secondo le testimonianze, la donna era in compagnia di un amico; entrambi avevano raggiunto il pub con mezzi propri, ossia con le rispettive auto. “Erika si è divertita, sembrava serena. Ha cantato diverse canzoni, il clima della serata le metteva allegria – racconta il proprietario del locale, Elecito Groyon, di origine filippina –. Poi lei ha manifestato l’intenzione di andarsene ed è uscita, mentre l’amico è rimasto da noi fino all’una circa”. “Poco prima dell’una di notte, Erika ha detto che voleva andare via e si è avviata da sola – conferma la cantante Lucy Fisch, che il 5 luglio si è esibita all’InGordo -. L’avevo già vista altre volte: le piaceva il karaoke, frequentava i locali che propongono questo genere di eventi”.

Il ritrovamento del corpo
Il cadavere della donna è stato ritrovato alle 14.30 di ieri in aperta campagna, dopo che un agricoltore ha segnalato la presenza di un’auto – poi rivelatasi la Mini Cooper nera di Erika – in un fossato. A duecento metri dal veicolo è stato poi rinvenuto il cadavere. Accanto al corpo c’erano le stampelle che la donna usava per muoversi; le portiere dell’auto erano chiuse, ma non con la chiave, rimasta inserita nel quadro elettrico.
Le immagini delle telecamere
Quando è arrivata la segnalazione dell’agricoltore, i carabinieri e i nuclei di polizia locale di Pantigliate e Peschiera Borromeo erano già alla ricerca della donna. Dopo la denuncia di scomparsa, infatti, i militari dell’Arma sono andati all’InGordo chiedendo di poter accedere ai filmati delle telecamere del pub. “Abbiamo messo a disposizione quanto richiesto – osserva Groyon –. Quando ho saputo che lei risultava scomparsa e non si trovava neppure la sua auto, ho pensato ad un incidente in un luogo impervio”. L’ultima cella telefonica agganciata dal cellulare della donna si trova nel territorio di Pantigliate. Dai primi accertamenti, il corpo non presenterebbe segni riconducibili a una violenza. Una valutazione che dovrà però essere avvalorata dall’autopsia, anche alla luce dell’avanzato stato di decomposizione del cadavere.