GIAMBATTISTA ANASTASIO e ANDREA GIANNI
Cronaca

Il sindaco Sala, le ombre e la reazione allo scandalo urbanistico: “Noi non ci riconosciamo in questa lettura dei fatti”

Accuse dai pm a Tancredi: ignora la trasparenza, subordinazione e favori a privati. Le chat di Marinoni e il "Pgt ombra". Nelle carte anche Masseroli e Maran

Da sinistra l’assessore comunale Giancarlo Tancredi 64 anni e il sindaco Giuseppe Sala 67 anni

Da sinistra l’assessore comunale Giancarlo Tancredi 64 anni e il sindaco Giuseppe Sala 67 anni

Un’ora di confronto a Palazzo Marino con Giancarlo Tancredi, il suo assessore alla Rigenerazione Urbana, quello sul quale pende la richiesta di arresto della Procura di Milano. Poi, intorno alle otto di ieri sera, il sindaco Giuseppe Sala decide di diramare una nota con la quale fa capire che in Giunta si fa quadrato, si va avanti insieme. Per ora, perlomeno. In attesa di eventuali altri sviluppi dell’inchiesta.

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"Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l’amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata – rivendica il primo cittadino –. Da diversi mesi l’amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso. Nel contempo l’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa".

Parole che chiudono una giornata nella quale da destra (FdI e Lega) ma anche da sinistra (M5S) sono state avanzate richieste di dimissioni rivolte allo stesso Sala e al suo assessore. Cgil e Fp di Milano, intanto, chiedono di "fare chiarezza in tempi brevi su quanto accaduto in questi anni nello sviluppo urbanistico della città" perché "Milano ha conosciuto un modello di sviluppo iniquo che spesso abbiamo criticato".

Un presunto sistema illecito che avrebbe avuto come perno politico, secondo le accuse, l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi (accusato di concorso in corruzione, falso e induzione indebita) che attraverso i suoi interventi "in conflitto d’interessi", ignora "i principi basilari della trasparenza e dell’interesse pubblico che l’azione amministrativa e quella di un assessore devono perseguire, per favorire gli operatori privati prescelti".

Una "subordinazione" a società e professionisti, come Coima di Manfredi Catella e l’archistar Stefano Boeri, a cui "non è possibile o non conviene dire di no". Emerge un contesto che getta ombra sulla Giunta guidata da Giuseppe Sala e anche sullo stesso sindaco, qualora davvero, come si sostiene, abbia condiviso e appoggiato, in linea con Tancredi, le "strategie di Marinoni" e delle società "coinvolte" nelle operazioni immobiliari. Al punto che, come si evince dalle chat di due anni fa "se riuscissimo a concludere anche solo metà" dei progetti che "abbiamo avviato in questi 6 mesi avremmo lavori per il prossimo lustro... Stiamo attuando un pgt (Piano di governo del territorio) ombra (..) e con alte parcelle", diceva allora il presidente della Commissione Paesaggio e architetto. Il quale non avrebbe mai dichiarato alcun conflitto di interessi, anzi lo avrebbe negato pur di raggiungere i "suoi obiettivi verso i più contesi ed appetibili terreni di conquista a Milano e nell’hinterland" e accettare "incarichi" dai privati poi valutati dall’organismo che guidava.

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Un cortocircuito che per i pm vede l’assessore intervenire per convincere gli uffici comunali "spaventati" per le volumetrie e le altezze proposte e li porta a ipotizzare "un’azione amministrativa viziata da una corruzione circolare, edulcorata all’esterno attraverso il ricorso a fantasiosi e raffinati metodi di maquillage giuridico". Secondo gli inquirenti, tra l’altro, nel 2024 Marinoni e il costruttore Federico Pella avrebbero portato avanti anche "trattative per coinvolgere Carlo Masseroli, ex assessore di Milano" all’epoca della Giunta Moratti e "attuale manager di Nhoods", grosso gruppo del real estate. Ci sono riferimenti anche ad "interferenze" su alcuni progetti immobiliari da parte dell’ex assessore alla Casa Pierfrancesco Maran, ora eurodeputato del Pd, legate all’Hidden Garden in piazza Aspromonte e alle Park Towers a Crescenzago. In un messaggio, riportato nelle carte, del dicembre del 2020 l’imprenditore Bezziccheri della Bluestone scriveva ad Alessandro Scandurra, componente della Commissione paesaggio, che "Maran ha fatto forti pressioni anche sulla commissione".